Ai nostri tempi  moderni , per un adulto - mister non  è piu' sufficiente allenare per il gusto di farlo o per propria passione, specialmente se si allena nel settore giovanile. Io insisto che il mister deve essere preparato, e non solo sotto l'aspetto tecnico tattico ma deve capire chi sta allenando . Le nuove generazioni hanno ,rispetto ad altre un infinità di distrazioni e di altre attività , inoltre nei nostri giovani sono molte più diffuse le motivazioni ESTRINSICHE influenzate dalla televisione, dai social, dai media, e da una comunicazione cosidetta tecnologica ,  dove tutto è possibile e facile da raggiungere. .Rinforzi esterni poco consistenti e poco automotivanti. Nasce così una motivazione di giocare a calcio poco convincente con basso senso di autoefficacia, aggravata dal fatto che molti mister allenano alla vecchia maniera, molto superficialmente. Se il mister non è informato, preparato e attento provoca , al giovane giocatore la sensazione di non potercela fare e

misterEzio: articolo 2013 molto odierno e originale I nostri ragazzi Giovanissimi 2000 del Real Valdagno, hanno vinto la coppa disciplina della stagione 2012/2013 guadagnando il primo posto tra170 squadre.  Noi allenatori di questo gruppo, misterezio e mister Franco, siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato, perchè rappresenta i valori genuini dello sport,  che abbiamo cercato di trasmettere ai ragazzi:  il rispetto degli avversari, dell'arbitro, del risultato, il coraggio io,  ci  ha premiato nel gioco I  partecipanti del gioco, arbitro e avversari non sono solo    partecipanti del gioco, arbitro e avversari non sono  mai stati visti come nemici  ma componenti naturali  del gioco con i quali competere in un clima  sereno, rispettoso e di conseguenza stimolante. Il  gruppo e la sua coesione ha fatto la differenza ....  Il nostro "stile" di allenare ci sembrava all'inizio della stagione un po' controcorrente, spesso durante le partite di campio

ALLENARE LA PRESTAZIONE  Programma formativo "ATTIVITA' DI BASE"  Cosa insegnare? IL GIOCATORE E' IL CENTRO DEL PROGRAMMA E DELL'INSEGNAMENTO  Il gioco del calcio chiede un "GIOCATORE DISPONIBILE CHE  SI ADATTA AD UN   GIOCO IMPREVEDIBILE  CREATIVO SITUAZIONALE  E COLLABORATIVO"                              USD PONTE DEI NORI Programma  GENERALE orientato alla Formazione del giovane giocatore: CONOSCENZA - COMPETENZA  TATTICA  COLLETTIVA SITUAZIONALE. : - Cultura e filosofia del possesso palla, responsabilità , provare. - L'inizio della azione, l' avvio,   e lo sviluppo iniziale del gioco , dal basso, avviene dal portiere, libera iniziativa del giocatore. - Cultura e filosofia del gioco "MANOVRATO" in ogni zona del         campo, con difensori ,centrocampisti e attaccanti, favorire la circolazione della palla, cambi di gioco frequenza , ricerca di porzioni di campo favorevoli, "libero spaz

"ALLENARE LA PRESTAZIONE" L'obbiettivo è sempre quello: vincere. Nel 2020 mi rendo conto quanto dispiacere  e male  ha fatto al calcio questa strampalata convinzione. Le società hanno sempre progammato con la pancia e solo il presente e senza pazienza.... Chiediamolo a quanti ragazzi , in prospettiva bravi, hanno abbandonato, magari  perchè  non giocavano  mai o poco , i famosi ultimi 5 minuti....e  si doveva o si deve sempre e comunque  vincere. Oltre  i giovani chi ne ha fatto le spese?  purtroppo anche i bacini, cioè i settori giovanili, le attività di base e infine le società.  Mi chiedo ancora ma chi sono i veri macellai di questo autentico fallimento social sportivo calcistico? purtroppo mi dispiace ammetterlo ma  noi adulti abbiamo fatto la nostra disastrosa parte   e la nostra arroganza ci ha portato di uscire dalla rotta.Il sistema calcio, i vai settori giovanili così come sono fanno acqua da tutte le parti e sono la dimostrazione del fallimento social sportiv