Il Mister nel settore giovanile: competenza, equilibrio, entusiasmo e coraggio
Il calcio è un gioco finalizzato alla vittoria ma in verità è più espressione del singolo e della squadra intesa come gruppo!
Dopo tanti anni in campo provo ora a definire quali caratteristiche debba avere un Mister che allena nella attività di base
Il Mister...se
Ha letto il comunicato n° 1 del settore giovanile e scolastico della FIGC;
E' coraggioso;
E' coerente;
E' creativo;
E' fantasioso;
E' empatico;
E' equilibrato, fiducioso, deve rafforza e rassicurare il ragazzo - giocatore
E' fortemente comunicativo;
Riconosce il calcio come un gioco e accetta i tre risultati senza esasperazione;
Prepara, durante gli allenamenti, il gruppo a vincere è sa anche perdere;
Crea un clima sempre positivo sia negli allenamenti che in partita, senza farsi influenzare dal risultato;
Riesce a creare un rapporto interpersonale con ciascun giovane giocatore durante gli allenamenti;
Riesce a mettersi in discussione serenamente;
E' autorevole; e fa rispettare le regole ,
Non esclude i meno abili chi è è più immaturo sotto l aspetto della crescita e non esalta i più abili
Rispetto e attenzione .e rende ogni componente della squadra visibile con interventi personalizzati sempre positivi.
Sposa il concetto: "Dove c'è divertimento, c'è apprendimento";
Deve prediligere l allenamento di formazione prestativo,e e sulla persona e non solo all' allenamento di rendimento rivolto solo alla vittoria
Mette al centro del gioco del calcio il giocatore (come persona) e il pallone;
Impara a gestire l'errore; vederli, capire la causa, trovare la soluzione giusta assieme al giocatore
Riesce a dare, nell'errore del giocatore, una svolta positiva; e non un senso di colpa al giocatore
Insegna ai giocatori che le regole del gioco vanno assolutamente rispettate;
E' portatore sano dei valori che lo sport insegna; rinforza i comportamenti positivi ,incoraggia e gratifica ,deve riuscire a parlare a tutti...'''sono convinto che RIESCI puoi farcela ...''evita le battute e le umiliazioni dirette al ragazzo-. giocatore . specialmente in gruppo..il mister deve rispettare la personalita di ciascun ragazzo - giocatore , deve motivarlo sempre !
Sviluppa la socializzazione e l'aggregazione tra i componenti del gruppo;
Riconosce che i risultati si raggiungono soltanto creando un gruppo coeso, compatto, unito ed equilibrato;
Trasmette entusiasmo, divertendosi con sincera spontaneità;
Evita e prevede eventuali abbandoni (Es. "me ne vado perché non sono bravo");
Sostiene con convinzione che il giovane giocatore ha il diritto di poter giocare;
Riesce a motivare i ragazzi a giocare con passione; mettendo al centro del progetto il giocatore ,ragazzo , la persona al centro del processo di crescita.
il rispetto delle regole non è il punto di partenza ma un obbiettivo costante del lavoro
Non improvvisa ed è aggiornato e competente;
Insiste sul fair play e sul gioco corretto, non tollerando gioco scorretto e linguaggio scurrile:
Riesce a trasmettere ai giovani calciatori che le vittorie più belle sono quelle che si riportano su se stessi e nei propri progressivi miglioramenti;
Deve riportare il modello della partita al modello dell'allenamento
Non dà durante gli allenamenti solo soluzioni da ricordare , ma pone problemi tattici e tecnici da ricordare:
VEDERE:RACCOLTA DATI
Capire la differenza fra pubertà e adolescnza
CAPIRE:ELABORAZIONE DATI
SCEGLIRE ,DECIDERE:DARE UNA SOLUZIONE , E nella velocita di lettura del gioco la svolta per ogni giocatore, assenza di tempi morti
Ripete gli esercizi che propone; progresione dal piu facile al più difficile
Accoglie i ragazzi ad ogni allenamento e in partita con gioia riconoscendo a ciascuno la propria unicità;
Riesce a trasmettere che non bisogna mollare mai e trasmette : sacrificio, rispetto e impegno
Accetta la eterogeneità del gruppo;
Deve mettere il giocatore nella condizione ideale per "dare qualcosa in più";
Sa ascoltare senza pregiudizi;
Crede nella forza del gruppo; e che riesce essere :
ISTRUTTORE
INSEGNANTE
FACILITATORE DI APPRENDIMENTO
ORGANIZZATORE
PROGRAMMATTORE
ANIMATORE
EQUILIBRATO (COERENTE)
POSITIVO
QUALIFICATO
EDUCATORE
Non si comporta "come uno struzzo" ma fa emergere i comportamenti non idonei e non in sintonia con le regole del gruppo;
Sa accompagnare, aggiustare e incoraggiare la crescita dei singoli e del gruppo;
Allena e sviluppa la creatività dei singoli;
Non soffoca la fantasia dei singoli;
Insegue obiettivi di prestazione e non solo di risultato;
Crea allenamenti mantenendo un ritmo incalzante; stimolando il difendere e il riconquistare palla cioè migliore la velocità del pensiero ,attacco e difesa ,possesso e non possesso palla .il clcio è un gioco intermittente.
Usa sempre il pallone nei suoi allenamenti; come l avversario.
Allena con intenzioni educative;
Che lo spogliatoio è una palestra di vita , un momento importante di socializzazione
Crea un allenamento che rispecchia la partita
che è la partita ,la prestazione il vero istruttore per impare a giocare a calcio.
Fa giocare in partita tutti i giocatori;
Sa educare alla competizione in modo equilibrato;
Ha rispetto dell'arbitro e degli avversari;
Si aggiorna creando sempre novità negli allenamenti;
Allena e stimola l'"abitudine al nuovo"; al non calciare a caso
Crede in quello che fa con fermezza e convinzione;
Considera i genitori come risorsa positiva;
deve prediligere l esaltazione del dribbligh al gioco a pochi tocchi
Che il giocare e appartenere ad il gruppo squadra può dirsi riuscito quando è fondato nel rispetto per altro cioè quando ogni giocatore accetta con convinzione di voler imparare e accettare il confronto con le diverse personalità ( il gruppo squadra è sempre eterogeneo) e prospettive dei propri compagni.
Nel suo programma pone degli obiettivi in virtù anche delle sue capacità valutative;
Si mette in discussione con umiltà e serenità;
E' convinto che il calcio sia lo sport più bello del mondo.
Che gli allenamenti sono saldamente ispirati : al correre ( con palla e senza) al Saltare e al rotolare.....agli schemi motori coordinativi
E' fondamentale sottolineare, pur essendo un concetto banale, che allenare nel settore giovanile ci vuole un grande senso di responsabilità e preparazione e conoscenza della materia.
Lo sviluppo e la crescita dei calciatori di oggi dipendono anche dal modo di agire e di porsi dell'allenatore nei loro confronti. Il Mister deve quindi accompagnare la crescita del giocatore.
Per i ragazzi l'allenatore è un punto di riferimento importante (esterno alla famiglia), da imitare e da seguire, con il quale condividere la passione per il gioco del calcio.
E' molto diffusa nei giovani che si avvinano allo sport , al calcio , avere spesso motivazioni ESTRINSICHE, influenzati dalla televisione o quant altro che trasmette a loro rinforzi poco consistenti ,convincenti e poco auto motivanti quindi molto fragili.
Quando la motivazione che noi mister trasmettiamo è solo orientato al risultato con esasperazione , andiamo a colpire e diminuire l' auto efficacia del ragazzo e viene a mancare la convinzione ' di potercela fare' di riuscire a superare l ostacolo. L'autostima diminuisce e la motivazione risulta debole e successivamente crolla alle successive difficoltà e può manifestarsi con l abbandono.
Un bravo mister deve trasmettere PASSIONE e fare affascinare il giovane giocatore al il gioco del calcio coinvolgendo tutti i ragazzi e l intero gruppo, Sono le motivazioni INTRINSICHE che permettono di riscoprire la giocosità del gioco del calcio.
Il gioco del calcio è prima cosa un luogo educativo dove sono importanti il divertimento ,il poter giocare , la condivisione anche di insuccessi o anche successi senza nutrire rabbia e false ambizioni .
il mister ha il compito DI ALLINEARE il percorso di cresita di ogni ragazzo - giocatore.
IL LINGUAGGIO DEL MISTER E' MOLTO CONTAGIOSO SE E' EMPATICO E DEVE ESSERE POSITIVO
IL MISTER E' ESPRESSIONE DI TANTI RUOLI E COMPETENZE. COMPOSTO DA TANTE RESPONSABILITA' DA NON SOTTACIERE e non sottovalutare.
'il tempo non conta ,conta il raggiungimento dell obbiettivo.'
Noi mister e le societa della attivita di base devono dobbiamo riprendere a proggrammare a lungo termine , mettendo al centro il ragazzo.
Dopo tanti anni in campo provo ora a definire quali caratteristiche debba avere un Mister che allena nella attività di base
Il Mister...se
Ha letto il comunicato n° 1 del settore giovanile e scolastico della FIGC;
E' coraggioso;
E' coerente;
E' creativo;
E' fantasioso;
E' empatico;
E' equilibrato, fiducioso, deve rafforza e rassicurare il ragazzo - giocatore
E' fortemente comunicativo;
Riconosce il calcio come un gioco e accetta i tre risultati senza esasperazione;
Prepara, durante gli allenamenti, il gruppo a vincere è sa anche perdere;
Crea un clima sempre positivo sia negli allenamenti che in partita, senza farsi influenzare dal risultato;
Riesce a creare un rapporto interpersonale con ciascun giovane giocatore durante gli allenamenti;
Riesce a mettersi in discussione serenamente;
E' autorevole; e fa rispettare le regole ,
Non esclude i meno abili chi è è più immaturo sotto l aspetto della crescita e non esalta i più abili
Rispetto e attenzione .e rende ogni componente della squadra visibile con interventi personalizzati sempre positivi.
Sposa il concetto: "Dove c'è divertimento, c'è apprendimento";
Deve prediligere l allenamento di formazione prestativo,e e sulla persona e non solo all' allenamento di rendimento rivolto solo alla vittoria
Mette al centro del gioco del calcio il giocatore (come persona) e il pallone;
Impara a gestire l'errore; vederli, capire la causa, trovare la soluzione giusta assieme al giocatore
Riesce a dare, nell'errore del giocatore, una svolta positiva; e non un senso di colpa al giocatore
Insegna ai giocatori che le regole del gioco vanno assolutamente rispettate;
E' portatore sano dei valori che lo sport insegna; rinforza i comportamenti positivi ,incoraggia e gratifica ,deve riuscire a parlare a tutti...'''sono convinto che RIESCI puoi farcela ...''evita le battute e le umiliazioni dirette al ragazzo-. giocatore . specialmente in gruppo..il mister deve rispettare la personalita di ciascun ragazzo - giocatore , deve motivarlo sempre !
Sviluppa la socializzazione e l'aggregazione tra i componenti del gruppo;
Riconosce che i risultati si raggiungono soltanto creando un gruppo coeso, compatto, unito ed equilibrato;
Trasmette entusiasmo, divertendosi con sincera spontaneità;
Evita e prevede eventuali abbandoni (Es. "me ne vado perché non sono bravo");
Sostiene con convinzione che il giovane giocatore ha il diritto di poter giocare;
Riesce a motivare i ragazzi a giocare con passione; mettendo al centro del progetto il giocatore ,ragazzo , la persona al centro del processo di crescita.
il rispetto delle regole non è il punto di partenza ma un obbiettivo costante del lavoro
Non improvvisa ed è aggiornato e competente;
Insiste sul fair play e sul gioco corretto, non tollerando gioco scorretto e linguaggio scurrile:
Riesce a trasmettere ai giovani calciatori che le vittorie più belle sono quelle che si riportano su se stessi e nei propri progressivi miglioramenti;
Deve riportare il modello della partita al modello dell'allenamento
Non dà durante gli allenamenti solo soluzioni da ricordare , ma pone problemi tattici e tecnici da ricordare:
VEDERE:RACCOLTA DATI
Capire la differenza fra pubertà e adolescnza
CAPIRE:ELABORAZIONE DATI
SCEGLIRE ,DECIDERE:DARE UNA SOLUZIONE , E nella velocita di lettura del gioco la svolta per ogni giocatore, assenza di tempi morti
Ripete gli esercizi che propone; progresione dal piu facile al più difficile
Accoglie i ragazzi ad ogni allenamento e in partita con gioia riconoscendo a ciascuno la propria unicità;
Riesce a trasmettere che non bisogna mollare mai e trasmette : sacrificio, rispetto e impegno
Accetta la eterogeneità del gruppo;
Deve mettere il giocatore nella condizione ideale per "dare qualcosa in più";
Sa ascoltare senza pregiudizi;
Crede nella forza del gruppo; e che riesce essere :
ISTRUTTORE
INSEGNANTE
FACILITATORE DI APPRENDIMENTO
ORGANIZZATORE
PROGRAMMATTORE
ANIMATORE
EQUILIBRATO (COERENTE)
POSITIVO
QUALIFICATO
EDUCATORE
Non si comporta "come uno struzzo" ma fa emergere i comportamenti non idonei e non in sintonia con le regole del gruppo;
Sa accompagnare, aggiustare e incoraggiare la crescita dei singoli e del gruppo;
Allena e sviluppa la creatività dei singoli;
Non soffoca la fantasia dei singoli;
Insegue obiettivi di prestazione e non solo di risultato;
Crea allenamenti mantenendo un ritmo incalzante; stimolando il difendere e il riconquistare palla cioè migliore la velocità del pensiero ,attacco e difesa ,possesso e non possesso palla .il clcio è un gioco intermittente.
Usa sempre il pallone nei suoi allenamenti; come l avversario.
Allena con intenzioni educative;
Che lo spogliatoio è una palestra di vita , un momento importante di socializzazione
Crea un allenamento che rispecchia la partita
che è la partita ,la prestazione il vero istruttore per impare a giocare a calcio.
Fa giocare in partita tutti i giocatori;
Sa educare alla competizione in modo equilibrato;
Ha rispetto dell'arbitro e degli avversari;
Si aggiorna creando sempre novità negli allenamenti;
Allena e stimola l'"abitudine al nuovo"; al non calciare a caso
Crede in quello che fa con fermezza e convinzione;
Considera i genitori come risorsa positiva;
deve prediligere l esaltazione del dribbligh al gioco a pochi tocchi
Che il giocare e appartenere ad il gruppo squadra può dirsi riuscito quando è fondato nel rispetto per altro cioè quando ogni giocatore accetta con convinzione di voler imparare e accettare il confronto con le diverse personalità ( il gruppo squadra è sempre eterogeneo) e prospettive dei propri compagni.
Nel suo programma pone degli obiettivi in virtù anche delle sue capacità valutative;
Si mette in discussione con umiltà e serenità;
E' convinto che il calcio sia lo sport più bello del mondo.
Che gli allenamenti sono saldamente ispirati : al correre ( con palla e senza) al Saltare e al rotolare.....agli schemi motori coordinativi
E' fondamentale sottolineare, pur essendo un concetto banale, che allenare nel settore giovanile ci vuole un grande senso di responsabilità e preparazione e conoscenza della materia.
Lo sviluppo e la crescita dei calciatori di oggi dipendono anche dal modo di agire e di porsi dell'allenatore nei loro confronti. Il Mister deve quindi accompagnare la crescita del giocatore.
Per i ragazzi l'allenatore è un punto di riferimento importante (esterno alla famiglia), da imitare e da seguire, con il quale condividere la passione per il gioco del calcio.
E' molto diffusa nei giovani che si avvinano allo sport , al calcio , avere spesso motivazioni ESTRINSICHE, influenzati dalla televisione o quant altro che trasmette a loro rinforzi poco consistenti ,convincenti e poco auto motivanti quindi molto fragili.
Quando la motivazione che noi mister trasmettiamo è solo orientato al risultato con esasperazione , andiamo a colpire e diminuire l' auto efficacia del ragazzo e viene a mancare la convinzione ' di potercela fare' di riuscire a superare l ostacolo. L'autostima diminuisce e la motivazione risulta debole e successivamente crolla alle successive difficoltà e può manifestarsi con l abbandono.
Un bravo mister deve trasmettere PASSIONE e fare affascinare il giovane giocatore al il gioco del calcio coinvolgendo tutti i ragazzi e l intero gruppo, Sono le motivazioni INTRINSICHE che permettono di riscoprire la giocosità del gioco del calcio.
Il gioco del calcio è prima cosa un luogo educativo dove sono importanti il divertimento ,il poter giocare , la condivisione anche di insuccessi o anche successi senza nutrire rabbia e false ambizioni .
il mister ha il compito DI ALLINEARE il percorso di cresita di ogni ragazzo - giocatore.
IL LINGUAGGIO DEL MISTER E' MOLTO CONTAGIOSO SE E' EMPATICO E DEVE ESSERE POSITIVO
IL MISTER E' ESPRESSIONE DI TANTI RUOLI E COMPETENZE. COMPOSTO DA TANTE RESPONSABILITA' DA NON SOTTACIERE e non sottovalutare.
'il tempo non conta ,conta il raggiungimento dell obbiettivo.'
Noi mister e le societa della attivita di base devono dobbiamo riprendere a proggrammare a lungo termine , mettendo al centro il ragazzo.