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SPERIMENTARE... VERIFICARE IN CAMPO.....RIFLESSIONI ...

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  Nella mia carriera (dilettantistica) ho avuto la fortuna di allenare squadre con gruppi - squadre i che mi hanno permesso di vincere anche dei campionati. Ora alleno nella attività di base , con soddisfazione e per scelta, in una società di quartiere. Il livello qualitativo calcistico dei ragazzi che non è uniforme. Nel gruppo squadra c'è di tutto quello bravo e quello meno bravo espressione di vari livelli di maturità. Una qualità eterogenea, i giocatori che vengono a giocare  non sono scelti o filtrati e  i cancello del campo per iscriversi è sempre aperto. Una scelta coraggiosa ma importante. Molte altre società della nostra vallata hanno il numero degli iscritti chiuso. Anche il numero dei componenti della squadra che alleno è numerosa: gli esordienti provinciali abbiamo due squadre e sono circa 33 ragazzi. Anche le altre squadre della nostra attività di base  superano  tranquillamente i 18 componenti.  Il mio gruppo così numeroso  rappresenta un...

1° Allenamento situazionale del 2022 ispirato al metodo: "ALLENARE LA PRESTAZIONE"

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   MODELLO DELL' ALLENAMENTO SITUAZIONALE  1° ALLENAMENTO DEL 2022 RIEPILOGO DEL METODO "ALLENARE LA PRESTAZIONE Allenamento situazionale Le  tre fasi dell'allenamento situazionale: TEMPISTICA DELL'ALLENAMENTO L'obiettivo  di ogni allenamento situazionale è di  creare alta intensità e mantenerla il più  a lungo possibile attraverso le situazioni di gioco. E' importante osservare (Occhiometro del mister) il coinvolgimento e partecipazione dei giocatori. Possibilmente non provocare file  lunghe e soste e spiegazioni lunghe e noiose. Il clima durante l'allenamento deve essere sereno e motivato.    L'accoglienza consiste nel invitare a giocare  i giocatori  in  tre campi con tre diverse partite a ranghi e spazi variabili. Le squadre vengono  formate seguendo l'ordine d'arrivo degli atleti. Alla fine all' arrivo definitivo di tutti gli atleti In ogni campo all'arrivo di tutti i giovani giocatori  si gioca un 5 vs 5 o ...

Esercizi o situazioni? L' evuzione del metodo....

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Quando ho iniziato ad allenare nel lontano 1989 dalla  seconda categoria dilettanti  la metodologia  classica consigliava di allenare il giocatore e quindi  la squadra  con la corsa continua il cosiddetto "fondo". Veniva consigliato di iniziare  dall' inizio stagione, durante la  preparazione. Per poi riprendere questo allenamento nella pausa invernale. C'era chi consigliava un richiamo anche durante la stagione. Inoltre l'allenamento comprendeva  l'esercizio, per richiamare le capacità condizionali quali F. V. R.. Esercizi   il più possibile  secco,( dopo poche ripetizioni diventava noioso e poco formativo) era presente e consigliato da ogni metodo classico. Esercizi di intervall training erano presenti in tutti gli allenamenti e  dedicavo molto tempo dell'allenamento a questi lavori specifici. Eseguivo  allenamenti dettagliati  fisici condizionali con attività  anaerobica alla  Forza. Resistenza e Vel...

Le linee guida per il mister nella attività di base

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Gli obiettivi  del  mister che   allena nella attività di base devono essere raggiungibili e credibili. Nell'allenare deve tenere presente alcuni indicatori -  conoscenze che sono  delle linee guida  che facilitano la comunicazione con la squadra . Chiariscono quale possono essere le modalità pedagogiche e comunicative  da seguire. Deve prima di tutto riconoscere la fisiologia e il grado di maturità psicologica di ogni singolo della squadra che allena. Comprendere i fattori di crescita del giovane giocatore è fondamentale.  Ne elenco qualcuno: 1.    Il mister deve riconoscere e rispettare  i gradi di       maturazione in ogni momento di ogni giovane giocatore .   Il suo linguaggio il suo comportamento è contagioso.   Il mister non deve mai generalizzare ne in allenamento ne in partita . 2 .                              ...