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Principi morali ed etici per poter allenare. Principi fondamentali: ''La Carta del Grassroots della UEFA"

Dal documento N°1 della F.G.C.I. 2010-2011: L’attività calcistica giovanile viene regolata tenendo presente in maniera prioritaria quanto riportato dalla “Carta dei diritti dei bambini” (New York – Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 20/11/1989) e dalla “Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport” (Ginevra 1992 - Commissione Tempo Libero O.N.U.): . • IL DIRITTO DI DIVERTIRSI • IL DIRITTO DI FARE SPORT; • IL DIRITTO DI BENEFICIARE DI UN AMBIENTE SANO; • IL DIRITTO DI ESSERE CIRCONDATO ED ALLENATO DA PERSONE COMPETENTI; • IL DIRITTO Dl SEGUIRE ALLENAMENTI ADEGUATI AI SUOI RITMI; • IL DIRITTO DI MISURARSI CON GIOVANI CHE ABBIANO LE SUE STESSE POSSIBILITÀ DI SUCCESSO; • IL DIRITTO DI PARTECIPARE A COMPETIZIONI ADEGUATE ALLA SUA ETÀ; • IL DIRITTO DI PRATICARE SPORT IN ASSOLUTA SICUREZZA; • IL DIRITTO DI AVERE I GIUSTI TEMPI DI RIPOSO; • IL DIRITTO DI NON ESSERE UN CAMPIONE . Anche l’U.E.F.A., riunitasi in più occasioni con le 53 Federazioni calcisti

L'IMPORTANZA E LA RESPONSABILITA' DEL MISTER

...ancora sul mister.... I l termine 'coach' corrisponde all'inglese 'wagon' cioè carro, carrozza ,vettura ; cosi' il coach è letteralmente un veicolo che trasporta, accompagna, un gruppo di giocatori da un luogo di partenza a un luogo di arrivo desiderato cioè i tre punti domenicali, questo avviene se ad ogni allenamento le metodologie del mister o coach sono orientate alla ricerca del goal e quindi del risultato, senza pero' eccessive esasperazioni ed esagerazioni , ma con equilibrio e  ha come fine la crescita  del  gruppo e  dello spirito  di  compattezza della  squadra stessa. In questo percorso l'allenatore con il suo intervento (osservazione, atteggiamento,.) porta l'espressione delle capacità dei giocatori al livello più alto per raggiungere l'obiettivo della vittoria. Ad esempio, a mio parere, è importante che la squadra capisca che la porta va cercata già dal primo momento di gioco e che l' azione va conclusa con il goal:

tipico allenamento x pulcini e esordienti di mister ezio

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                                                              ALLENARE LA PRESTAZIONE Inanzitutto desidero elencare quali sono per me i requisiti  principali per la riuscita della seduta di allenamento: 1) Un clima sereno  2)Il ritmo  incalzante e, possibilmente, con meno soste possibili. 3)Se  il tempo diventa tiranno, fare dei tagli  che si riproporranno  al succesivo allenamento 4) Il gioco non deve ledere la tecnica, ma ci deve essere una giusta mescolanza. 5)E' fondamentale la 'CREATIVITA' del Mister nel proporre giochi ed esercitazioni 6) Lavorare  in  piccoli gruppi 7)Almeno due ore di allenamento 8) Creare  un programma di carico graduale sulle capacita' motorie & sullo sviluppo delle capacita' cognitive sia del singolo e del gruppo & infine  sulle capacita' tattiche.   In questo articolo desidero descrivere un   allenamento  con i miei esordienti .Divido i ragazzi in due gruppi Inizio il risc

PIù DI 30 anni in panchina, misterEzio

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Ho 57    anni, mi chiamo EZIO LORENZI alias  misterezio e abito a Valdagno in provincia di Vicenza, sono in possesso del patentino ' istruttore calcio calcio', FGCI-CONI e UEFA B. Purtroppo ho smesso presto di giocare a calcio a causa di un grave infortunio che ho avuto quando giocavo in seconda categoria. Da ben 30 anni alleno a livello dilettantistico. Ho allenato molte squadre, sia del settore giovanile come  :allievi ;Pulcini, esordienti juniores provinciali (castelgomberto) vincendo il campionato,  ora alleno gli esordienti del REAL VALDAGNO,ho allenato  i pulcini,  in seconda e terza categoria AC AGNO ,BROGLIANO LA CONTEA ,vincendo il campionato con il CORNEDO e in ACS,,  sempre con buoni risultati.  Ho anche sostituito un allenatore a campionato già in corso (2° cat.) Ho vinto dei campionati. Sono un allenatore che ha una convinzione: non importa che tipo di squadra si alleni, èla  passione e la convinzione di riuscire a tirar fuori da ogni giocatori il massimo che c

Struttura di un allenamento di calcio

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Ho frequentato panchine di ogni categoria e continuo a tenermi aggiornato;  ho notato che molti allenatori hanno gelosia delle proprie conoscenze e del proprio lavoro. C'è quasi una chiusura, una paura a rendere comune ad altri le proprie conoscenze e convinzioni. Sembra che l'unica cosa che conti sia il risultato e non invece come si riesca ad ottenerlo! Dobbiamo invece non dimenticare che il gioco del calcio pur essendo finalizzato al risultato è fortemente collaborativo , situazionale e creativo. All'interno di una squadra vincente e dietro ad ogni risultato positivo c'è sempre un gruppo compatto, di ragazzi fortemente amalgamati, anche diversi fra loro caratterialmente ma sicuramente complementari fra loro, affrancati da un legame forte con il mister. Sarebbe molto  stimolante se all'interno della propria società   i mister di tutte le squadre del settore giovanile e non potessero incontrarsi x parlare di tattica, preparazione fisica, psicologica ecc...Pe

Considerazioni sulla preparazione fisica

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I fattori della prestazione calcistica: capacita coordinative e capacita condizionali Capacità coordinative : possono essere  definite come capacità di organizzare e regolare il movimento. Queste capacità hanno la loro base nella capacità funzionale del sistema senso motorio cioè degli organi di senso, del sistema nervoso e della muscolatura. Le partite a ranghi e spazi ridotti , se eseguite  con continuità alla squadra durante gli allenamenti , possono e allenano le capacità condizionali e coordinative alla pari di un buon lavoro a secco. Capacità condizionali : quel gruppo di capacità fisiche determinate da fattori energetici, cioè dalla disponibilità di energie. Esse sono: 1) la forza massima (massima, veloce, resistente); 2) la velocità o rapidità di rezione dei movimenti singoli, di accelerazione max, la resistenza alla velocità; 3) la resistenza (di breve, di medio e di lungo periodo). Lo sviluppo di queste capacità motorie permette la possibilità ad una squadra di c

9° esempio di allenamento

FASI DELL'ALLENAMENTO : -IL RISCALDAMENTO ACCOGLIENZA   : PARTITE A RANGHI RIDOTTI -IL CARICO: CIRCUITO Le fasi di un allenamento, sono essenzialmente due: la parte iniziale rappresentata dal riscaldamento, la parte centrale cioè il carico.Il carico può essere svolto, a seconda degli obbiettivi, con esercizi addominali, con es.di pliometria, con allunghi, con corse in salita, con situazioni di tiri in porta, circuiti…ecc. . In questo articolo desidero evidenziare l’importanza che hanno due componenti importanti come le partite a ranghi ridotti e il circuito. RISCALDAMENTO è la prima fase dell'allenamento e si definisce come l'adattamento progressivo allo sforzo.  I carichi sono leggeri e sviluppano la RESISTENZA GENERALE. E' molto importante la gradualità e il volume dello sforzo, in questa fase si deve permettere al giocatore ,dopo uno sforzo ,di recuperare  completamente. Il recupero avviene con corsa blanda, con ampi esercizi di respirazione e con esercizi di stretc

Libere considerazioni su alcuni movimenti con e senza palla:.......

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Prima di entrare nel merito vorrei spiegare cosa intendo con il termine 'gioco finalizzato': ogni esercitazione , situazione o partita durante gli allenamenti deve avere come obbiettivo quello di finalizzare l'azione con un tiro in porta. Ribadisco ancora una volta che il calcio è un gioco situazionale e fortemente collaborativo, che ha nei giocatori gli assoluti protagonisti, questo comporta di avere la capacità di essere disponibili al nuovo,e avere uno spiccato senso alla collaborazione sia con i propri compagni che con il mister. La tattica di una squadra è tanto più efficace quanto più le conoscenze comuni fra i giocatori sono ben assimilate, solo così si possono delineare obbiettivi chiari e desiderabili primo fra tutti il massimo della posta in paglio di ogni partita: i tre punti. Come ogni gioco di squadra la componente che fa la differenza è la creatività che una squadra esprime, come la capacità di adattarsi ad ogni situazione , ad in ogni azione di gioco, riusce

Prima della partita

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In questo nuovo articolo vorrei dire come, secondo me, si dovrebbe esprimere un allenatore con la propria squadra sia in allenamento che in partita. In anzitutto ogni atteggiamento e ogni sforzo dovrebbe essere in prospettiva dell'obiettivo principale cioè 'i tre punti' e quindi il goal. Ogni intervento dovrebbe essere centrato sulla soluzione e orientato verso il risultato e non verso il problema! Come prima cosa è necessario tirar fuori e rafforzare le abilità di ciascun giocatore con un incoraggiamento appropriato, che stimolerà il giocatore a dare il meglio di sé; significa quindi aiutarlo e consigliarlo nelle varie situazioni di gioco . L'azione del mister dovrebbe essere efficace, mirata agli obiettivi, in sintonia con il giocatore. Innanzitutto e' importante durante gli allenamenti e la partita, trasformare le critiche in affermazioni 'in positivo' . SI devono evitare frasi particolarmente pesanti, dirette al singolo giocatore , come facilmente accade

mister ezio: 20 anni da allenatore: 20 anni in panchina

QUESTO E' IL MIO CALCIO

a) fare il mister......l'insegnante....l'educatore.......nel settore giovanile.......

...ancora sul mister.... Il termine 'coach' corrisponde all'inglese 'wagon' cioè carro, carrozza ,vettura ; cosi' il coach è letteralmente un veicolo che trasporta, accompagna,  un gruppo di giocatori da un luogo di partenza a un luogo di arrivo desiderato cioè i tre punti domenicali, questo avviene se ad ogni allenamento le metodologie del mister o coach sono orientate alla ricerca del goal e quindi del risultato. In questo percorso l'allenatore con il suo intervento (osservazione, atteggiamento,.) porta l'espressione delle capacità dei giocatori al livello più alto per raggiungire l'obiettivo della vittoria. Ad esempio, a mio parere, è importante che la squadra capisca che la porta va cercata già dal primo momento di gioco e che l' azione va conclusa con il goal: il mister non deve avere però seguire un metodo "direttivo" in cui il giocatore diventa un esecutore passivo delle indicazioni ricevute, ma un metodo "collaborativo&quo

10° esempio di un allenamento: altre considerazioni

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Come tutti ben sanno all'inizio dell'allenamento e' prevista una fase di riscaldamento, che si definisce adattamento proggressivo allo sforzo, ATTIVAZIONE E ACCOGLIENZA. In questo momento vanno tenuti in considerazione sia la temperatura che il numero di giocatori presenti: se fa molto freddo infatti il riscaldamento deve essere particolarmente curato. I primi 5 minuti sono dedicati alla cosiddetta accoglienza dei giocatori: giocatori e mister possono chiaccherare tra di loro e al tempo stesso effettuare a ritmo blando i primi esercizi. Successivamente e' importante alzare gradualmente l'intensità degli esercizi e ottenere così una maggiore concentrazione, che deve essere mantenuta per tutta la durata dell'allenamento. Come dev'essere il ritmo dell'allenamento? Quanto influisce psicologicamente l'allenamento sulla partita di campionato? La mia esperienza di allenatore mi porta a dedurre che più ci sono intensità e ritmo elevati, maggiori sono

tecnici ....non basta.....

Cos'è x me il calcio? e' un gioco, situazionale, e fortemente collaborativo , non pero' fine a se stesso, ma con obbiettivi ben precisi: vincere , anzi creare le condizioni x farlo, mi spiego meglio: molti allenatori usano la frase 'oggi bisogna vincere ! frase infelice e quanto mai retorica, infatti sfido chiunque a trovare un giocatore che vada in campo x perdere! e inoltre la frase è troppo generica e non spiega come realmente ci si deve comportare per vincere. Cio' che conta non è la volontà di vincere, visto che ce l'hanno tutti; ciò che conta è la volontà di prepararsi a vincere ! e che cosa deve avvenire prima della performance. Infatti nei momenti che precedono la partita il giocatore è già sottoposto, a tensione e a pressione psicologia e deve cercare la giusta concentrazione ecc. percio' questa frase rischia di creare nella testa del giocatore ulteriori preoccupazione! Se invece viene corretta in: 'oggi dobbiamo creare, tutti ASSIEME, le con