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ESERCIZIO o SITUAZIONE??????

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  Da sempre, da quando alleno mi faccio regolarmente la seguente domanda: “ Durante l'allenamento quale è il mezzo lo strumento più formativo ed efficace   fra Esercizio e  Situazione ? ” Incide nell'apprendimento più un esercizio con o senza palla, senza contatto dell'avversario oppure una situazione come la partita a ranghi e spazi variabili con l'avversario sempre presente e frequentemente a contatto.  L'esercizio serve per comprendere e sviluppare le basi della tecnica della tattica e l'attività motoria.  Nell'esercizio il movimento risulta essere,  dopo due e o tre ripetizioni, meccanico ripetitivo e uguale e spesso  prevedibile lineare e alla lunga scontato, monotono. Dopo poche ripetizione si attenua l' attenzione e la concentrazione e l'esercizio perde di efficacia. Spesso non esprime la variabilità l'imprevedibilità degli elementi presenti in partita. L'esercizio per essere efficace e formativo deve essere breve chiaro

AVVERSARIO : "La cellula impazzita"

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  Per capire compiutamente il mio metodo che  metto in pratica negli allenamenti che si intitola  “Allenare la Prestazione”, dobbiamo comprendere e osservare la prestazione (la partita) e le azioni di gioco  da un altra angolazione, da un altro punto di vista. In anzitutto parto con una definizione che è concetto approvato dalla letteratura calcistica:   "  Il  gioco del calcio è a prevalenza SITUAZIONALE".  Il termine Situazionale  prevede la presenza continua dell'avversario. Nel caso del mio metodo sono le situazioni definite  "Partite a ranghi e spazi variabili". L'avversario deve essere accettato come componente inevitabile del ogni azione di gioco.   Il punto di partenza della creazione del mio metodo. E' un gioco fortemente imprevedibile e con uno sviluppo incerto. Si evolve in un ambiente complesso . E' la parte situazionale che lo rende instabile nella creazione e nello svolgimento. Le azioni di gioco difficilmente prevedibili non sono  mai

Secondo allenamento allievi

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  2° ALLENAMENTO CATEGORIA ALLIEVI: SVOLGIMENTO 1°FASE  Riscaldamento UEFA + 11 Il carico fra i birilli della stazione di  5 metri SENZA PALLA: Vari skip Vado - ritorno e riprendo Corsa laterale nelle due file di coni Salti laterali Corsa all'indietro Con palla: Doppia Finta sopra la palla Finta e cambio direzione Cambi di verso DI TACCO Cambi di verso con rullatura

Regolamento di condotta di base . Attività di base.

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    Regolamento di base  per  Atleti & Genitori    ATTIVITA' DI BASE - SETTORE GIOVANILE Stagione 2022/2023 del  GIOCATORE & del GENITORE Il COMPORTAMENTO CORRETTO , in campo e fuori dal campo, è estremamente importante perché, oltre ai principi basilari di buona educazione, è la prova del valore della Società Sportiva che rappresenti.

Considerazioni a campo aperto...Allenamento - Il gioco- Attività di base

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Considerazioni , riflessioni a ruota libera: Alleno la categoria esordienti , ragazzi dai dieci ai dodici anni che hanno attraversato la pandemia con tutte le controversie che ha portato  a lunghe di pause che ha impedito a loro  il movimento il gioco e fare calcio. Soste imposte a tutto lo  sport giovanile. Per lunghi tratti il gioco si è trasformato in "non movimento" con l'uso senza controllo  di schermi, televisioni e computer. Prima del covid,  le  giovani generazioni già avevano a disposizione  pochi spazi spontanei  per giocare e pochi  momenti di gioco, di   movimento e di ritrovo . In pandemia "e' piovuto nel bagnato". Da molti anni per i ragazzi venire agli allenamenti rappresentano  gli unici momenti di svago e di gioco. Per molti ragazzi gli allenamenti sono   gli unici momenti di movimento. Giocare a calcio appartenere ad un gruppo sviluppa al singolo molte potenzialità come il progressivo decentramento da sè , da un egoismo centrato dal "I

Modello di allenamento categoria Esordienti

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ALLENARE NELLA ATTIVITA' DI BASE

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L’attività di base deve essere affidata ad allenatori e  Istruttori regolarmente abilitati dal Settore Tecnico Federale  o  comunque  a mister aggiornati con esperienza e competenza. Il ruolo dell’istruttore giovanile non può essere improvvisato dal momento che gli verranno affidati incarichi della massima delicatezza come accompagnare il giovane giocatore nel percorso di crescita sia calcistica che umana. Per farlo si  richiede al mister competenze che spaziano sia a livello tecnico-tattico, organizzativo ed educativo -pedagogico. Tutte conoscenze che  devono essere trasmesse  con una comunicazione efficace  tale da evitare il pericolo di non soddisfare i bisogni dei bambini, dei fanciulli o degli adolescenti a lui affidati. Deve evitare di cadere nell’inutile utopia del risultato a tutti i costi  ma  di voler privilegiare gli aspetti educativi.  Nel lungo tragitto, cammino  che il ragazzo deve percorrere durante l’attività del Settore Giovanile, l’istruttore come detto ricopre un ru

I canti incantatori delle sirene...

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  Vorrei fare una riflessione che ha come titolo: "Le sirene di ULISSE" Ci risiamo, arrivano le sirene di Ulisse. "Il loro oscuro e melodioso canto risuona ancora oggi....." Anche quest'anno a fine stagione assistiamo ad esodi calcistici di ragazzi e bambini dalla nostra società che scelgono di giocare altrove. Un trasferimento un cambiamento che avviene in società che si presentano con facili proclami e promesse vane, incantando genitori e ragazzi. Il tutto avviene con molta facilità, nel disinteresse totale di cosa si lascia, senza preoccuparsi delle conseguenze negative (di numero) che si possono creare nella squadra di origine. Vorrei ribadire un concetto per me importante. Alcuni dei nostri ragazzi andranno a giocare la prossima stagione in un altra società (di turno) che promette "mari e monti", sulla carta più blasonata e più, nelle apparenze, "importante" che proclama promesse di possibili risvolti futuri da professionisti.