Considerazioni d'estate ... personali su varie nostre Nazionali.. maschili e femminili .estate 2019
Dopo aver assistito il mondiale di calcio femminile di questa estate piacerebbe allenare nella attività di base femminile.
E' stata una svolta storica e positiva per tutto il movimento femminile calcistico e mi fa fatto molto piacere. Hanno avuto le giocatrici e il loro movimento grande risalto e attenzione , giustamente e meritatamente sopra ogni aspettativa .
E' stato interessante il messaggio del calcio femminile anche dopo il mondiale francese , coronato con l'invito da parte del Presidente della Repubblica , alle partecipanti del torneo femminile, o meglio alla Nazionale femminile.
E' stato molto significativo l'incontro con il presidente della nostra repubblica, che pur loro non avendo vinto nulla , sono state ricevute dal Presidente . Invito , per le ragazze, molto meritato e merito della loro genuinità, sincerità e credibilità. L'incontro si è dimostrato intelligente e formativo.
Si giocava in contemporanea anche il campionato, ospitato in italia, l'europeo dell'Italia under 21, che pur essendo anche testa di serie , sono usciti malamente e prematuramente, ma meritata mente
Ho notato alcune novità tattiche , nel gioco femminile, come, ad esempio tenere una linea difensiva molto alta nelle punizioni e nei traversoni , spesso difendevano nella linea dell'area grande, puntando al fuorigioco. Mantenendo le attaccanti lontane dal portiere.
Anche se questa tattica difensiva , se non fatta bene avvantaggia, pericolosamente , gli attaccanti avversari.
Al contrario in queste occasioni di gioco fermo , ho notato che il portiere era molto statico, fermo fra i pali. Pericolo evitato per la bravura tattica dei giocatori difensivi.
Portiere (sia nel femminile che nel maschile) se chiamato in causa nello sviluppo dell'azione si è dimostrato capace di giocare anche con i piedi , dotato una buona tecnica individuale. Non giocando la palla mai a caso.
Specialmente nel calcio femminile ho notato una particolare attenzione negli schemi di gioco a palla ferma, in gioco offensivo, angoli punizioni, traversoni ecc..
La mancata , successiva, non qualificazione della Nazionale dell'under 21 maschile , uscita dall'europeo molto prematuramente e maldestramente mi ha sorpreso molto.
Desidero fare un ulteriore osservazione , ricordo che spesso , in tempi non sospetti, i mas media sportivi avevano, anni or sono, denigrato e attaccato il gioco , falsamente definito "catenacciaro Italiano " sia ai tempi di G. Trappattoni, che di Bearzot e prima ancora da N. Rocco, grande mister e valorizzatore di G. Rivera, un autentico fenomeno calcistico e grande creativo.
In realtà ho visto che spesso, molto spesso, gli avversari dell'Italia e anche la Nazionale campione , la Spagna, spesso svolgevano il cosi detto catenaccio, e puntando al contropiede .
Ho contato nel gioco difensivo anche tutti e undici giocatori che si chiudevano per difendersi nella propria area di rigore , in atteggiamento eccessivamente difensivo. A dimostrazione, secondo me, non sinonimo di tattica collettiva ma di autentica paura di perdere . Riconosco un solo fatto, sintomo di un cambiamento tattico, tutti i giocatori hanno partecipato al gioco difensivo, attaccanti compresi. Come del resto viene richiesto ad ogni giocatore, più compiti, più cose da fare.
Come del resto ha dimostrato e messo inn campo la Polonia maschile che , chiusa nella propria area , in contropiede ha raccolto con il minimo sforzo il massimo rendimento.
Purtroppo in entrambi i casi sia femminile che maschile, alla fine , a parer mio le Nazionali sono stati ingabbiate , forse bloccate, da una eccessiva ansia , che si è trasformata in prestazioni mediocri (mi rivolgo alle ultime) frutto di più di paura del risultato che altro. Ben condita di una eccessiva troppa fretta e frenesia nel giocare dei giocatori maschili. Forse anche troppo lamentosi e capricciosi!
Se aggiungo che nell' under giocavano minimo 4/5 giocatori che gravitano nella Nazionale maggiore mi obbliga a considerare questa che è la dimostrazione che nel movimento giovanile manca giocatori validi. Questo risultato è frutto di un movimento giovanile non proprio in salute. Questo è da recuperare in entrambi i movimenti giovanili, se pur diversamente: l'attività femminile si deve rilanciare mentre il movimento del calcio maschile , specie l'attività di base deve fare dei cambiamenti coraggiosi, rimettendo al centro il gioco e il voler giocare del giovane giocatore.
Mentre nel calcio femminile , bisognerebbe che migliorasse la qualità dei convocati , intendo dal 11^ in poi , intendo come movimento. Migliorare maggiormente la qualità tecnico tattica di più giocatrici possibili che solo aumentando il bacino dei settori giovanili potrà dimostrarsi un arma vincente.
Ho avuto la sensazione che tutto l'ambiente , le giocatrici femminili, erano più preoccupate promulgare il movimento femminile calcistico , invece di preoccuparsi della partita con l'Olanda. In finale non si è dimostrata una grande avversaria e certamente non all'altezza della Nazionale Americana.
Di questa Nazionale campione , le americane, mi è piaciuto il gioco offensivo , la volontà , e l'atteggiamento psicologico, vincente e di voler giocare la partita , nonostante la posta importantissima in palio.
Inoltre in entrambi i tornei, femminile e maschile ho notato la volontà di fare girare la palla fra un fronte e l'altro con la collaborazione del portiere.
Dal centrocampo , in poi, il gioco offensivo ha avuto ragione le verticalizzazioni e i dribbling. Purtroppo lo stesso "giropalla" , e cambio di gioco , di fatto si è visto ,anche in zona del centrocampo e attacco, non ha avuto che il risultato un gioco lento con un gioco spesso diventato sterile e inoffensivo , lento e prevedibile .
In entrambe le nazionali nelle prime partite hanno attaccato il possessore palla in maniera ossessionante , di continuo, con alta intensità. Evitando e impedendo la sq. avversaria di giocare e di avvicinarsi al portiere avversario. Successivamente , nelle partite successive anche i dribbling e le iniziative personali sono andati scemando , calando partita dopo partita.
La nazionale maschile , dopo l'ottima partita con la Spagna , erano convinti di aver vinto l'Europeo .......atteggiamento sbagliato dai giocatori e probabilmente dal mister.....che hanno pagato puntualmente.
Non credo alla sfortuna o alla fortuna ma alla autentica capacità e volontà di voler vincere o meglio prepararsi per vincere .
Mi ha anche colpito, in negativo, la ricerca della migliore capigliatura dei giocatori della nazionale maschile ....... e la loro poca convinzione .....forse bisognerebbe osannarli di meno e farli correre di più. Per me sono mancati , dopo la spagna , i dribbling , la fantasia e creatività e lasciatemi l'osservazione, forse è mancata anche la precisione sotto porta.
Bello il goal tedesco partito con palla al piede, partito, dal proprio centrocampo:
Poi continuando la conduzione e dribbling
E favorito da una incapacità dei avversari di attaccare la palla e marcare stretto, in pressing di conseguenza riesce andare al tiro con goal meritatissimo e bellissimo, creando anche un tre contro uno ,sfruttato a proprio vantaggio e giocato benissimo:
Con la palla ormai in porta, è innegabile che il dibling sia devastante per l'avversario.
Mai, era successo di vedere una Nazionale maschile Italiana under 21, sulla carta così potenzialmente forte .
Per vincere però ci vuole convinzione e la giusta dose di spensieratezza nel confronto della posta in palio, del risultato. Un gruppo , un mister, non può dipendente da un solo giocatore : Chiesa .Un vero gruppo veramente coeso ed unito.
Spesso l'ansia , la preoccupazione del risultato può diventare autentico sabotatore, pericoloso, nell' under maschile ha avuto il sopravento.
Per me l'autentico e unico strumento e ispiratore per vincere è la coesione del gruppo, che diventa la forza aggiunta.
Evidentemente questa magia non è avvenuta, vedi anche l'esclusione dei due ragazzi arrivati in ritardo alla riunione tecnica, non conosco i motivi ma è stato un episodio ben chiaro e dimostrativo, di un gruppo poco unito......
Ascoltando in questo periodo il tour di Francia , ho scoperto che alcuni , tra i più forti ciclisti , vincenti, a fine tappa staccano la spina e fanno e pensano ad altro, per disintossicarsi psicologicamente , in maniera disinvolta, lontano da tutto e da tutti e dalle tensioni della tappa successiva.
Nel mondiale femminile la posta più importante era di mostrare all'Italia e agli Italiani che esiste anche un movimento calcistico femminile, obbiettivo centrato.
L'unica cosa che mi auguro che questa nuova ventata genuina di idea, di calcio, il femminile, non imiti il calcio maschile e mantenga una mentalità collettiva e curi , in particolare, l'attività di base.
Nel mondo maschile , l'attività di base i settori giovanili , spesso è poco convincente , molle e disastroso, con mancanza di idee e programmazione, e con figure di mister e di adulti in genere disastrosi.
Ultima cosa personale; non esistono due valori diversi di calcio , maschile o femminile , ma esiste e sopravvive e vince chi dei due mondi , programma e a il coraggio di mettere al centro di tutto il giovane calciatrice o calciatore e l'attività di base. Per me il valore calcistico che sia femminile o maschile non fa differenze , per me vince , solo ed esclusivamente il GIOCO DEL CALCIO.
Palla al centro
grazie
invertiamo la rotta !
misterEzio
E' stata una svolta storica e positiva per tutto il movimento femminile calcistico e mi fa fatto molto piacere. Hanno avuto le giocatrici e il loro movimento grande risalto e attenzione , giustamente e meritatamente sopra ogni aspettativa .
E' stato interessante il messaggio del calcio femminile anche dopo il mondiale francese , coronato con l'invito da parte del Presidente della Repubblica , alle partecipanti del torneo femminile, o meglio alla Nazionale femminile.
E' stato molto significativo l'incontro con il presidente della nostra repubblica, che pur loro non avendo vinto nulla , sono state ricevute dal Presidente . Invito , per le ragazze, molto meritato e merito della loro genuinità, sincerità e credibilità. L'incontro si è dimostrato intelligente e formativo.
Si giocava in contemporanea anche il campionato, ospitato in italia, l'europeo dell'Italia under 21, che pur essendo anche testa di serie , sono usciti malamente e prematuramente, ma meritata mente
Ho notato alcune novità tattiche , nel gioco femminile, come, ad esempio tenere una linea difensiva molto alta nelle punizioni e nei traversoni , spesso difendevano nella linea dell'area grande, puntando al fuorigioco. Mantenendo le attaccanti lontane dal portiere.
Anche se questa tattica difensiva , se non fatta bene avvantaggia, pericolosamente , gli attaccanti avversari.
Al contrario in queste occasioni di gioco fermo , ho notato che il portiere era molto statico, fermo fra i pali. Pericolo evitato per la bravura tattica dei giocatori difensivi.
Portiere (sia nel femminile che nel maschile) se chiamato in causa nello sviluppo dell'azione si è dimostrato capace di giocare anche con i piedi , dotato una buona tecnica individuale. Non giocando la palla mai a caso.
Specialmente nel calcio femminile ho notato una particolare attenzione negli schemi di gioco a palla ferma, in gioco offensivo, angoli punizioni, traversoni ecc..
La mancata , successiva, non qualificazione della Nazionale dell'under 21 maschile , uscita dall'europeo molto prematuramente e maldestramente mi ha sorpreso molto.
Desidero fare un ulteriore osservazione , ricordo che spesso , in tempi non sospetti, i mas media sportivi avevano, anni or sono, denigrato e attaccato il gioco , falsamente definito "catenacciaro Italiano " sia ai tempi di G. Trappattoni, che di Bearzot e prima ancora da N. Rocco, grande mister e valorizzatore di G. Rivera, un autentico fenomeno calcistico e grande creativo.
In realtà ho visto che spesso, molto spesso, gli avversari dell'Italia e anche la Nazionale campione , la Spagna, spesso svolgevano il cosi detto catenaccio, e puntando al contropiede .
Ho contato nel gioco difensivo anche tutti e undici giocatori che si chiudevano per difendersi nella propria area di rigore , in atteggiamento eccessivamente difensivo. A dimostrazione, secondo me, non sinonimo di tattica collettiva ma di autentica paura di perdere . Riconosco un solo fatto, sintomo di un cambiamento tattico, tutti i giocatori hanno partecipato al gioco difensivo, attaccanti compresi. Come del resto viene richiesto ad ogni giocatore, più compiti, più cose da fare.
Come del resto ha dimostrato e messo inn campo la Polonia maschile che , chiusa nella propria area , in contropiede ha raccolto con il minimo sforzo il massimo rendimento.
Purtroppo in entrambi i casi sia femminile che maschile, alla fine , a parer mio le Nazionali sono stati ingabbiate , forse bloccate, da una eccessiva ansia , che si è trasformata in prestazioni mediocri (mi rivolgo alle ultime) frutto di più di paura del risultato che altro. Ben condita di una eccessiva troppa fretta e frenesia nel giocare dei giocatori maschili. Forse anche troppo lamentosi e capricciosi!
Se aggiungo che nell' under giocavano minimo 4/5 giocatori che gravitano nella Nazionale maggiore mi obbliga a considerare questa che è la dimostrazione che nel movimento giovanile manca giocatori validi. Questo risultato è frutto di un movimento giovanile non proprio in salute. Questo è da recuperare in entrambi i movimenti giovanili, se pur diversamente: l'attività femminile si deve rilanciare mentre il movimento del calcio maschile , specie l'attività di base deve fare dei cambiamenti coraggiosi, rimettendo al centro il gioco e il voler giocare del giovane giocatore.
Mentre nel calcio femminile , bisognerebbe che migliorasse la qualità dei convocati , intendo dal 11^ in poi , intendo come movimento. Migliorare maggiormente la qualità tecnico tattica di più giocatrici possibili che solo aumentando il bacino dei settori giovanili potrà dimostrarsi un arma vincente.
Ho avuto la sensazione che tutto l'ambiente , le giocatrici femminili, erano più preoccupate promulgare il movimento femminile calcistico , invece di preoccuparsi della partita con l'Olanda. In finale non si è dimostrata una grande avversaria e certamente non all'altezza della Nazionale Americana.
Di questa Nazionale campione , le americane, mi è piaciuto il gioco offensivo , la volontà , e l'atteggiamento psicologico, vincente e di voler giocare la partita , nonostante la posta importantissima in palio.
Inoltre in entrambi i tornei, femminile e maschile ho notato la volontà di fare girare la palla fra un fronte e l'altro con la collaborazione del portiere.
Dal centrocampo , in poi, il gioco offensivo ha avuto ragione le verticalizzazioni e i dribbling. Purtroppo lo stesso "giropalla" , e cambio di gioco , di fatto si è visto ,anche in zona del centrocampo e attacco, non ha avuto che il risultato un gioco lento con un gioco spesso diventato sterile e inoffensivo , lento e prevedibile .
In entrambe le nazionali nelle prime partite hanno attaccato il possessore palla in maniera ossessionante , di continuo, con alta intensità. Evitando e impedendo la sq. avversaria di giocare e di avvicinarsi al portiere avversario. Successivamente , nelle partite successive anche i dribbling e le iniziative personali sono andati scemando , calando partita dopo partita.
La nazionale maschile , dopo l'ottima partita con la Spagna , erano convinti di aver vinto l'Europeo .......atteggiamento sbagliato dai giocatori e probabilmente dal mister.....che hanno pagato puntualmente.
Non credo alla sfortuna o alla fortuna ma alla autentica capacità e volontà di voler vincere o meglio prepararsi per vincere .
Mi ha anche colpito, in negativo, la ricerca della migliore capigliatura dei giocatori della nazionale maschile ....... e la loro poca convinzione .....forse bisognerebbe osannarli di meno e farli correre di più. Per me sono mancati , dopo la spagna , i dribbling , la fantasia e creatività e lasciatemi l'osservazione, forse è mancata anche la precisione sotto porta.
Bello il goal tedesco partito con palla al piede, partito, dal proprio centrocampo:
Poi continuando la conduzione e dribbling
E favorito da una incapacità dei avversari di attaccare la palla e marcare stretto, in pressing di conseguenza riesce andare al tiro con goal meritatissimo e bellissimo, creando anche un tre contro uno ,sfruttato a proprio vantaggio e giocato benissimo:
Con la palla ormai in porta, è innegabile che il dibling sia devastante per l'avversario.
Mai, era successo di vedere una Nazionale maschile Italiana under 21, sulla carta così potenzialmente forte .
Per vincere però ci vuole convinzione e la giusta dose di spensieratezza nel confronto della posta in palio, del risultato. Un gruppo , un mister, non può dipendente da un solo giocatore : Chiesa .Un vero gruppo veramente coeso ed unito.
Spesso l'ansia , la preoccupazione del risultato può diventare autentico sabotatore, pericoloso, nell' under maschile ha avuto il sopravento.
Per me l'autentico e unico strumento e ispiratore per vincere è la coesione del gruppo, che diventa la forza aggiunta.
Evidentemente questa magia non è avvenuta, vedi anche l'esclusione dei due ragazzi arrivati in ritardo alla riunione tecnica, non conosco i motivi ma è stato un episodio ben chiaro e dimostrativo, di un gruppo poco unito......
Ascoltando in questo periodo il tour di Francia , ho scoperto che alcuni , tra i più forti ciclisti , vincenti, a fine tappa staccano la spina e fanno e pensano ad altro, per disintossicarsi psicologicamente , in maniera disinvolta, lontano da tutto e da tutti e dalle tensioni della tappa successiva.
Nel mondiale femminile la posta più importante era di mostrare all'Italia e agli Italiani che esiste anche un movimento calcistico femminile, obbiettivo centrato.
L'unica cosa che mi auguro che questa nuova ventata genuina di idea, di calcio, il femminile, non imiti il calcio maschile e mantenga una mentalità collettiva e curi , in particolare, l'attività di base.
Nel mondo maschile , l'attività di base i settori giovanili , spesso è poco convincente , molle e disastroso, con mancanza di idee e programmazione, e con figure di mister e di adulti in genere disastrosi.
Ultima cosa personale; non esistono due valori diversi di calcio , maschile o femminile , ma esiste e sopravvive e vince chi dei due mondi , programma e a il coraggio di mettere al centro di tutto il giovane calciatrice o calciatore e l'attività di base. Per me il valore calcistico che sia femminile o maschile non fa differenze , per me vince , solo ed esclusivamente il GIOCO DEL CALCIO.
grazie
invertiamo la rotta !
misterEzio