A) "Fare gruppo".........necessario per vincere....L'UNICO STRUMENTO PER VINCERE.....

FARE GRUPPO.....NECCESSARIO PER VINCERE......e CRESCERE......


Negli sport di squadra il gruppo  è lo strumento che permette il raggiungimento di ogni risultato. Il calcio è un gioco collaborativo e il ‘fare gruppo ’ diventa anche un metodo per allenare importante come la tattica, la preparazione fisica , tecnica ecc.  E' fondamentale che il mister abbia la consapevolezza dell’ importanza di trasmettere ai giocatori lo spirito del "NOI  del gruppo"



Durante gli allenamenti è bene lavorare facendo molta attenzione al rapporto interpersonale fra i giocatori; questo  attenzione( vivere il gruppo)  favorisce l’apprendimento, la reciprocità, e l’integrazione fra i giocatori. Fra i componenti della squadra dovrebbe nascere una interpendenza positiva, basata sulla disponibilità verso l’altro; il mister da parte sua, dovrebbe essere particolarmente abile a lavorare e comunicare con i giocatori. Nel gruppo ogni giocatore deve accettare le norme di comportamento e di atteggiamento ed avere un mutuo rispetto e attenzione all’altro. Il cardine ,un punto fermo affinchè tutto ciò si possa realizzare è possibile sintetizzarlo  in questa frase: '
''anche se non condivido in parte un idea,una tattica, un suggerimento del mister  ...sono pronto, in qualita di giocatore e persona appartenente di un gruppo, a dare tutto me stesso per potarle a temine,  a compimento''  Il diventare  gruppo non permette solo di raggiungere  l'obiettivo dei tre punti ma a rappresenta anche un'occasione di crescita e maturazione nei rapporti con l'altro, ambito di forza reciproca , di scambio e di crescita personale,da qui deriva il concetto di 'non mollare mai'. Il lavorare sul gruppo non è solamente un metodo di lavoro, ma una vera è propria filosofia , ed è l’anticamera di ogni risultato. Creare una buona squadra è relativamente facile, ma creare un gruppo vero e compatto prevede una disponibilità
incondizionata e condivisione degli obbiettivi da parte di tutti.  In un gruppo maturo il singolo giocatore sente il piacere di parteciparvi, esserne parte e appartenervi. Questo senso di appartenenza, se ben sostenuto dal mister e dalla società ,incrementa nel giocatore l'autostima e offre la possibilità  di soddisfare il bisogno di autorealizzazione. Nel gruppo ogni singolo giocatore ha l'opportunità di sviluppare la capacità di ascolto all’altro, confrontandosi con le diversità, valorizzandole anzichè negarle, offrendo ai compagni  la massima attenzione. E' compito del mister  creare all’interno dello spogliatoio (o gruppo) un clima il più possibile positivo e sereno.
Ogni giocatore, componente del gruppo è portatore di una diversità che riassume i propri valori, frutto di esperienze personali diverse. Il gruppo è eterogeneità, è composto da persone con caratteristiche personali e calcistiche diverse. Il mister deve saper trasformare le diversità in forza, che per poter essere espressa deve essere accettata e riconosciuta, quindi valorizzata.  L'interdipendenza tra i giocatori e il mister diventa strumento e stimolo per la crescita del gruppo stesso: attraverso la collaborazione e l'impegno nel condividere gli stessi obiettivi, i giocatori raggiungeranno la consapevolezza di essere fondamentali per il perseguimento degli obiettivi stessi. Questo atteggiamento stimola i giocatori a incoraggiare e sostenere i compagni in difficoltà anche dopo un errore,un goal sbagliato,un errore del portiere  o una brutta partita, oppure capire che durante una partita bisogna mettere l'arbitro nelle condizioni ideale per arbitrare , lasciando perdere atteggiamenti polemici frutto di una incapacità di accettare che l'arbitro come  parte fondamentale e inevitabile  del gioco, che bisogna assolutamente rispettare . Mantenere, da parte dei giocatori, un comportamento subordinato ed equilibrato, alle esigenze della squadra  è fondamentale per raggiungere il massimo del risultato.
La coesione e la compattezza di un gruppo si misura e viene messa alla prova proprio nei momenti di difficoltà. Infatti è in questi momenti che, se il gruppo è maturo ed efficace, riesce a mantenere un equilibrio psicologico. E’ importante, nei momenti di difficoltà, sapersi confrontare e avere un atteggiamento costruttivo. Le relazioni positive e un ambiente sereno, promuovono e facilitano un impegno condiviso, per un obbiettivo altrettanto condiviso e comune; come  ad esempio vincere. L’equilibrio psicologico da parte del mister e dei giocatori tende a migliorare la qualità del lavoro, perché se il gruppo lavora in un clima sereno, i singoli giocatori sono più disponibili a collaborare e a gestire i momenti difficili. Un buon equilibrio psicologico del mister e verso la squadra, promuove buone relazioni interpersonali, consolida il senso di appartenenza e migliora l’abitudine al nuovo, e ad imparare anche  ad ascoltare .
Il mister dovrebbe riuscire a responsabilizzare e valorizzare ciascun giocatore, assumendo il ruolo di stimolatore, facilitando le dinamiche dei rapporti interpersonali fra i giocatori.
I giocatori devono condividere e desiderare l’obiettivo comune, come vincere le partite, con la giusta ed equilibrata serenità; "UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO" dev'essere accolto da tutti. Questa  disponibilità  è il collante per creare un gruppo compatto, accettare ed avere un comportamento subordinato alle esigenze della squadra , saper comunicare in modo positivo e propositivo, cioè aprirsi all’altro.Una squadra che gioca bene è espressione di un gruppo efficace,espressione in cui manifesta che  tutti i giocatori vanno nella stessa direzione,sia nell'aspetto tattico che del comportamento. A parer mio qualsiasi squadra che raggiunge traguardi ambiziosi e importanti lo può fare  soltanto attraverso un gruppo compatto e maturo, e non solo per le parate del portiere o per i goal del centravanti. Un buon allenatore cura e migliora il gruppo, sapendo benissimo che il gruppo è più efficace dell'abilità del singolo giocatore. Se il gruppo è veramente efficace e compatto nessun  obiettivo è precluso, purchè si creda senza riserve al lavoro che si stà facendo e costruendO.
La comunicazione, intesa come momento di incontro, rappresenta la base di qualsiasi rapporto interpersonale. Un gruppo affiatato che vince e’ garantito da una efficace comunicazione fra i giocatori e il mister, verbale e non verbale, in un clima relazionale positivo fondato sulla fiducia reciproca. Solo se persiste un clima di fiducia il giocatore si apre all’altro con la convinzione di poter e dover dare il proprio contributo; tutti convinti che il gruppo sia l’unico mezzo per per il raggiungimento dell’obiettivo principale, vincere.Un vero gruppo  diventa tale, inteso come unita' compatta, quando la sommatoria della 'forza gruppo' è superiore della sommatoria delle singole caratteristiche di tutti i singoli appartenenti alla propria  squadra. Da qui ogni obbiettivo  condiviso dal gruppo- squadra è raggiungibile!
Penso infine che questa filosofia "del gruppo"  , in quanto esprime uno stile di vita , un modo di 'essere', di 'stare' nelle nostre molteplici relazioni quotidiane.

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