Introduzione .......Mi presento......mi chiamo ...MISTEREZIO
Mi chiamo Ezio Lorenzi e chi mi conosce mi chiama "MISTEREZIO" sono in possesso del diploma “UEFA B” e ho partecipato al corso di formazione per "Istruttore di scuola calcio CONI - FIGC" e alleno dal 1989. Sono nato nel 1963 e ho avuto la fortuna, da ragazzo, di aver vissuto intensamente il "Calcio di strada". Prima di allenare ho giocato a calcio in tutte le categorie giovanili, dai primi calci alla seconda categoria. Un brutto infortunio ha interrotto la mia carriera da giocatore ma grazie al supporto del presidente ( Giuseppe Vitetta) della società in cui giocavo, ho iniziato ad allenare. Era il lontano 1989 e sono passati più di trenta anni. Per molti anni ho allenato squadre di categoria dilettante e negli ultimi anni mi sono dedicato ad allenare le squadre delle attività di base, creando una mia metodologia. La questione di quale metodo di allenamento fosse il più efficace ha fatto irruzione da subito nella mia carriera da mister. Così ho creato un metodo diverso per allenare. Di metodologie per allenare c'è ne sono tante, una è la mia.
Durante tutti questi anni (più di trenta) come allenatore di calcio sono stato in contatto con altri allenatori, molto più bravi di me e da loro ho imparato sempre qualcosa di nuovo, ho visto allenare e giocare tante squadre diverse ma soprattutto ho studiato, letto libri su libri per ricercare e imparare le migliori tecniche di allenamento. Dopo tutti questi anni sono arrivato ad avere un metodo tutto mio, frutto delle conoscenza teoriche acquisite negli anni ma soprattutto della mia esperienza sul campo. Il mio metodo ha come titolo: Allenare la prestazione
E' indirizzato soprattutto agli allenatori di calcio di squadre del settore giovanile, ma non solo. La mia non è arroganza o presunzione ma solo per la voglia di condividere un’idea nata in tutti questi anni di esperienza in campo. Ho scritto nel mio blog più di 300 post che raccontano la mia esperienza le mie idee e la mia evoluzione di mister e di uomo.
Il mio metodo aiuta ad ottimizzare gli allenamenti settimanali finalizzati a formare e gestire al meglio il giocatore e il gruppo squadra. I principi di gioco che ispirano il mio metodo sono fondati da una convinzione, vale a dire che E' l'avversario che regola e influisce ogni riflessione, ragionamento, decisione e movimento di tutti i giocatori in partita sia in possesso palla e non in possesso palla, sia in fase difensiva che offensiva sia lontano che vicino dalla azione di gioco. L'avversario sempre presente nelle azioni di gioco, influisce nello sviluppo e nella fluidità delle azioni in tutte le forme delle partite, nei contesti tattici più complessi, stimola il giocatore ad una elevata capacità di analisi e rapidità di decisone situazionale. Questo è il gioco del calcio. Alla domanda e richiesta di imprevedibilità del gioco la risposta del giocatore deve essere simultanea ed efficace. Si tratta di concetti ed idee che si allontanano dai classici allenamenti e metodologie più conosciuti classici che personalmente ritengo poco formativi e spesso “antichi” superati. Il mio metodo affonda le sue radici nel riconoscimento della presenza dell’avversario che può sembrare apparentemente banale ma a mio parere e l'aspetto fondamentale e sta alla base del mio metodo.
La presenza dell’avversario nelle situazioni, condiziona e regola l’azione di gioco: ogni scelta individuale e collettiva della squadra dipende dai suoi movimenti, rende il gioco dinamico imprevedibile ed inaspettato, incerto. Il gioco non ha senso se non si riconosce la continua presenza dell'avversario e l'incertezza che provoca al gioco. A questo “ostacolo” autentico guastatore del gioco, il giocatore si deve adeguare adattare e deve pensare ad un “contrattacco”, ad una soluzione, nel più breve tempo possibile. La situazione di gioco, con la presenza continua dell'avversario, diventa il principale mezzo e l'assoluto protagonista nella formulazione degli allenamenti. La presenza dell' avversario agevola la scoperta e la conoscenza del gioco cioè della abilità e capacità. Facilita la comprensione e la lettura delle varianti imprevedibili che la partita reale prevede. Ciò permette, in attività situazionale globale di allenare nello specifico la tecnica individuale, la tattica della squadra, le capacità fisico-condizionali le capacità motorie-coordinative e le fisiche condizionali del giocatore, in difficoltà tattica. Le due componenti fondamentali da cui nasce il mio metodo sono : l' avversario e le situazioni di gioco. Utilizzando, per esempio, le partite a ranghi e spazi variabili, le PRSV. Tutto ciò può sembrare scontato e banale ma in realtà, i mio metodo, inverte i metodi attuali riguardanti l’allenamento e la formazione del giovane giocatore di calcio.
Ho avuto la fortuna, durante la mia giovinezza, di vivere un periodo particolarmente spensierato, in cui giocavo a calcio con amici praticamente tutti i giorni e ovunque. Prima in strada, poi sotto i portici, nei prati, nei giardinetti e infine in oratorio. Gli spazi per giocare erano tanti, a noi bastava fare le porte o portine e il campo era fatto. Chi voleva giocare si aggiungeva e partecipava alla partita senza problemi. Non sempre il portiere era necessario bastava formare i pali: con magliette , o sassi, o con pali di legno a seconda dove si giocava. Le partite erano composte minimo da un due contro due fino arrivare 11 contro 11 e in certe giornate anche di più. Ho avuto la fortuna, in prima persona di vivere, di apprezzare il "calcio di strada". Fu una autentica palestra di vita. In primavera e d'estate giocavo due o tre partite al giorno: una al mattino, una al pomeriggio e una alla sera finchè la luce lo permetteva e sempre in luoghi e in spazi diversi. Bastava assicurarsi che uno di noi ragazzi portasse un pallone. È così che mi sono appassionato al gioco del calcio. Passione che mi indotto a giocare, allenare e inventare il mio metodo e il blog, che tutt'ora alimento con letture, ricerche, studi e approfondimenti a 360 gradi.
Grazie
💪MisterEzio😉