Invertiamo la rotta ..........Più situazione e meno esercizi considerazioni
Metodo : Allenare la prestazione
I movimenti, le attività, del giocatore durante la partita , sono intermittenti , acicliche imprevedibili in continuo cambiamento , a causa delle caratteristiche del gioco stesso : fortemente situazionale.
Così il gioco si dimostra anche a livello fisico atletico, altrettanto imprevedibile, incerto e difficilmente codificabili. IL calciatore deve avere un grande potenziale e bagaglio cognitivo che deve aiutarlo a dare le risposte, soluzioni e scelte giuste a tutte le incognite sia fisiche che della imprevedibilità del gioco del calcio.
L' alternanza e l ' intermittenza di queste variabili si rispecchia anche a livello fisico.
L'apprendimento del giovane giocatore dipende spesso da quello che il mister trasmette, allena , aiuta a memorizzare ecc.. ma se obbliga la squadra a girare attorno al campo....il giocatore apprende e poco raccoglie il mister.
Durante la partita il giocatore cambia il movimento e atteggiamento e attività ogni 10 secondi. Le azioni di gioco si presentano sempre in modo diverso.
Più conveniente è che il mister aiuti , durante gli allenamenti , il giovane giocatore a aumentare il potenziale cognitivo, la prestazione, le partite a ranghi e spazi ridotte, sono un importante facilitatore e acceleratore dell'apprendimento.
E' fondamentale in ogni caso dare importanza alla corsa , al movimento, alla dinamicità. Una squadra che esegue poco movimento senza palla , non gioca e crea poco gioco.
Infatti le accelerazioni gli Sprint, le decelerazioni le frenate e i cambi di direzione e di linea, in partita sono molte frequenti e auspico che il mister non pensi solo di acquisirli a secco, con esercizi noiosi e faccia piuttosto uso delle partite a ranghi e spazi ridotti. Il vero istruttore .
Tre contro tre con due sponde e due squadre gialle e rosse pronte ad entrare ad ogni goal.
La FGCI definisce la prestazione una attività Aerobica massimale e Aneorobica. Fortemente intermittente che si manifesta con momenti di bassa e alta INTENSITA'. Per me il modello dell allenamento deve rispecchiare il modello della partita , della prestazione, che rappresenta il modello ideale prestativo del giocatore.
In questi quattro esercizi che la FGCI consiglia in quanto molto allenanti li presenta tutti esclusivamente a secco senza palla e avversario .
Io consiglio di trasformare questi esercizi in situazione formativi con avversario e palla presenti.
Diventano più convincenti e interessanti per il giovane giocatore.
L'altro mezzo che io li sostituisco del tutto sono le PLAY REDUCED SPACES cioè le partite a ranghi e spazi ridotti come ad esempio : tre x tre.....
E' effettivamente fare ,della preparazione , unico obbiettivo mirato alla costruzione e al mantenimento della forma , a secco per me serve a poco. Molto più effecace inserire le partite a ranghi e spazi ridotti risulta raggiungere gli stessi risultati e oltre.
Fra due metodologie , io invito, gli allenatori a scegliere la seconda!! sempre con avversario e pallone presenti!
Situazione tre x tre
Assicuro a tutti i mister che sono situazioni , il tre x tre ...il duello 1x1 ecc..molto più allenanti, e hanno la stessa alta intensità degli esercizi a secco , che risultano spesso noiosi per i giovani giocatori. Meno esercizi e più situazioni di gioco.
Invito tutti a sbirciare i miei articoli sulle partite a ranghi e spazi ridotti.
Nel mio mio metodo sono presenti, queste partite dal lontano 1989 , data che ho iniziato ad allenare.
Inoltre molto interessante è il libro Small sides games del 2015 che conferma la mia stessa teoria di circa 25/30 anni fà or sono......e che rispecchia da sempre il mio metodo di allenare.
2 contro due altra la situazione di gioco, con sponde e due squadre
Spesso si parla di transazioni positive (possesso palla) e transizioni negative (non possesso palla ) di palla coperta e scoperta.
Io penso che si debba parlare più di atteggiamento e mentalità di transizione . La differenza è nella convinzione del gruppo squadra nel voler togliere spazio e tempo e pallone all'avversario oppure decidere invece coprire di più e marcare meno (difesa della porta). Il quando è determinato dalla lettura del gioco del giocatore più vicino alla palla e di quanto decide se attaccare palla e salire o difendere e rimanere sotto la palla, è un giocatore solo che detta i tempi.
L'alta intensità deve essere allenata per dare alla squadra e al singolo la possibilità di scelta , che deve essere assicurata.
Il pressing prima viene comandato dal singolo che invita la propria squadra di seguirlo cambiando marcia e attaccare la palla in maniera aggressiva. Prima in pressione e successivamente in marcatura, in pressing.
A parer mio poco conta palla scoperta e coperta! La decisione spetta al modo in cui si legge il gioco.
L'invito del singolo ad aggredire palla o difendere la porta , deve essere acustico e il resto della squadra non può avere perplessità. Quasi sempre dopo un possesso palla avviene un dribbling e successivamente lo scarico palla.
Io sono convinto che ha molta importanza l'abilità di riuscire a saltare l'uomo, cioè l'avversario diretto e chiaramente seguito sempre dalla immediatezza e velocità ,dall'aggressività, difensiva e smarcamento dei compagni. Questo è dimostrazione di un gruppo coeso, compatto. L'attacco della palla , nella transizione, non deve avvenire sempre , ma a comando di un giocatore e deve avvenire in maniera corale e agonistica, convincente. La condizione deve appartenere al primo giocatore vicino a palla, molto favorevole.
Il marcamento o la copertura vanno pilotati e non improvvisati. Durante la partita và centesimato con intelligenza e visione di gioco.
Atteggiamento: conquista della palla.
Il dieci giallo chiama il marcamento , toglie spazio e tempo al sei rosso , l'otto giallo raddoppia la marcatura , mentre il sette giallo e il sei e a rimorchio l'undici,sempre giallo marcano i probabili appoggi. Il momento di aggressione è deciso dal dieci giallo e chiama ,acusticamente, in compagni di squadra all'aggressione.
grazie
misterEzio
invertiamo la rotta