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AUTONOMIA - AUTOEFFICACIA, AUTOMOTIVAZIONE......

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  Da cosa capisco se il giovane/bambino giocatore è autonomo? se è lui che prepara la borsa per venire all'allenamento. Se la prepara  la mamma. la nonna, o il papà mi rende po' perplesso e incredulo.  Per allenare alla autonomia e successivamente all'auto motivazione  e l'auto efficacia  dobbiamo partire da questi piccoli segni. Sicuramente per  il futuro  giocatore l'autonomia sarà sempre più importante per la sua crescita personale. I valori esterni superficiali sono  insufficienti per far crescere la resilienza a giocare a calcio perchè sono poco credibili per appassionarsi davvero allo sport. Purtroppo le motivazioni e  i valori esterni poco consistenti e duraturi , con l'aggravamento della pandemia,  stanno avendo il sopravvento nei giovani che praticano sport. Sta vincendo l'idea passiva della motivazione e i giochi di non movimento. Per meglio dire, per essere chiari  sono i giovani che non riescono e non vogliono fare durar...

6 a 14 anni come gestire ..ancora altri suggerimenti al mister dell'attività di base...

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Dopo tanti anni che alleno squadre della attività di base posso affermare che non esistono ragazzi problematici o impossibili da gestire ma piuttosto esistono  allenatori incapaci o per meglio dire adulti che non  hanno le conoscenze e le capacità empatiche  per gestire un gruppo di giovani ragazzi giocatori.  Con le nuove  generazioni  è finita inutile che il mister gestisca il gruppo squadra  in maniera  AUTORITARIA e  DIRETTIVA. Gli interventi autoritari ,direttivi creano ottengono nei ragazzi  un atteggiamento  contrario cioè scatenando   una maggiore    insubordinazione. I tempi, la società cambiano e così  le generazioni che per crescere  chiedono altro. Spesso gli allenatori non lo  vedono non capiscono e cosi  neanche  i genitori. Nei ragazzi  non esiste un animo cattivo ma esistono cattivi o incapaci educatori. Spesso i giovani calciatori cercano la propria strada e manifest...

Giocare ...a calcio nella attività di base è necessario per il giovane...

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  Baden  Powel, creatore degli scout,   di calcio non era decisamente interessato ma  scriveva che  "IL GIOCO E' IL PRIMO GRANDE EDUCATORE" La prima domanda che il genitore  , dopo un allenamento,  dovrebbe rivolgere  al   proprio figlio dovrebbe essere: "TI SEI DIVERTITO". Il resto è poesia.  Baden P. oltre  80 anni fa aveva  tremendamente ragione sugli effetti benefici ai giovani  che  "gioco" e lo sport di squadra trasmette.  Gli effetti benefici che porta lo sport giovanile al giovane sono innumerevoli e accompagnano agevolano  la crescita sana  del giovane giocatore   E' un  giovane che è ,nel presente,   immerso in una società al quanto confusa e che forse ha dimenticato smarrito valori e comportamenti positivi i cosi detti i valori "Supremi". Nella società  attuale la fortuna di fare sport per un bambino per un  giovane è un ancora di salvezza è un autentic...

Introduzione dei due principi di comunicazione indissolubili tesoro del mister per essere convincenti nell'insegnamento del gioco del calcio nella attività di base .PARTE 1°

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In questo post intendo definire un concetto importante per la buona riuscita della comunicazione del mister alla squadra. Mi rivolgo principalmente ai mister della attività di base. Secondo il punto necessario prima di iniziare il programma didattico calcistico è di  condividere con la squadra un regolamento di condotta che faciliti il successivo insegnamento.  E' alla base per allenare durante la stagione con efficacia. Nello specifico lo realizzo con la squadra che alleno IN QUESTA STAGIONE 2023/2024: E' utile a tutte e squadre della attività di base Il principio che regola il movimento, il successo della comunicazione del mister alla squadra prescinde da due corollari: cioè Intendo, ora, specificare l'importanza della dipendenza  dei due valori: primO PRINCIPIO:  SECONDO PRINCIPIO:  Come ho accennato pocanzi, prima di iniziare gli allenamenti, all'inizio stagione, il mister  anticipa al gruppo una  premessa importante in cui il regolamento di condot...

Allenare la categoria esordienti il "bacino" della attività di base

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Allenare gli esordienti  nella attività di base   Paragonare la squadra esordienti ad un grappolo d'uva  è molto azzeccato e realistico. Il grappolo, la squadra , gli acini  i giocatori, rappresenta  e mostra in maniera chiara  l'eterogeneità del grado di crescita di ognuno dei  componenti della squadra. La  composizione della categoria degli esordienti prevede due annate 10 e 12 anni. Il grappolo d'uva è composto da acini (singoli giocatori) che non sono mai uguali fra loro non hanno la stessa forma ne aspetto. Ci sono acini più acerbi altri più maturi , altri più sciupati così sono anche gli esordienti. IL giocatore  appartenete a questa categoria è da considerare come UNITA' INDIVIDUALE è un a persona che sta crescendo ed ha il proprio modo di comportarsi di relazionarsi , muoversi, apprendere, reagire in base al proprio grado di maturità.  Non sono da considerare come micro giocatori o  micro adulti è l'errore più ricorrente che...

il genitore - mister .....sempre in agguato il tuttologo ...

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🙈🙉🙊 il genitore mister .....il tuttologo!! sempre in agguato.   mah!!! Finalmente quest'anno siamo riusciti a finire il girone di andata  con la mia squadra di esordienti, nonostante l'ombra minacciosa di una probabile interruzione complice la pandemia .  Ora spero di riuscire di giocare anche il girone di ritorno. Come avevo affermato prima della pandemia la mia preoccupazione era rivolta ai ragazzi e ai risvolti  psicologici negativi   che poteva recare  la pandemia .I ragazzi hanno avvertito molti disagi che  hanno lentamente metabolizzati . La cosa che mi ha più sorpreso è stata la l'influenza psicologica negativa  i postumi della  pandemia che  ha recato e coinvolto noi adulti.  Comportamenti molto più destabilizzanti di sfiducia e incertezza   che hanno riversato ai ragazzi, ai propri figli. Ho scoperto  che nel mio gruppo genitori - squadra  sono nate nuove figure improvvisate del calcio giova...

"SENTIRSI CAPACI". Il "SAPER FARE" GIOCARE NELLA ATTIVITA' DI BASE 6 - 13 anni circa...

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Tutti siamo d'accordo che il calcio in origine era  uno gioco  che si poteva giocare per strada. Io ho avuto la fortuna di giocare per strada, giocavamo ovunque e nelle ore più disperate. Giocavamo e adattavamo la partita in base ai presenti : 1vs1 , 2vs2 3vs 3 .......fino  se necessario  13 vs 13  senza escludere nessuno. Si giocava con i portieri ma spesso nessuno voleva giocare in porta e così improvvisavamo  portine  più piccole con giubbotti , con sassi o  borse zainetto  o con altro. Poi alla sera  molti di noi andavano regolarmente agli allenamenti con le rispettive  squadre in società diverse. Le ultime generazioni non hanno goduto di questa fortuna e  come se non bastasse son o stati segregati, in tempi alterni, a casa a causa della pandemia. Ne è  conseguito, fra un motivo  l'altro, un naturale ritardo motorio tecnico tattico ecc...di gioco. Dopo queste considerazioni mi chiedo se è più utile  ( i setto...