6 a 14 anni come gestire ..ancora altri suggerimenti al mister dell'attività di base...

Dopo tanti anni che alleno squadre della attività di base posso affermare che non esistono ragazzi problematici o impossibili da gestire ma piuttosto esistono  allenatori incapaci o per meglio dire adulti che non  hanno le conoscenze e le capacità empatiche  per gestire un gruppo di giovani ragazzi giocatori.  Con le nuove  generazioni  è finita inutile che il mister gestisca il gruppo squadra  in maniera  AUTORITARIA e  DIRETTIVA. Gli interventi autoritari ,direttivi creano ottengono nei ragazzi  un atteggiamento  contrario cioè scatenando   una maggiore    insubordinazione. I tempi, la società cambiano e così  le generazioni che per crescere  chiedono altro. Spesso gli allenatori non lo  vedono non capiscono e cosi  neanche  i genitori. Nei ragazzi  non esiste un animo cattivo ma esistono cattivi o incapaci educatori. Spesso i giovani calciatori cercano la propria strada e manifestano il bisogno di certezze con il conflitto o attraverso  il "rito della contestazione della protesta ". In realtà è un loro bisogno  di richiesta al  mister che dovrebbe dare  conferme regole comuni e personali  condivise  da tutto il gruppo squadra . I ragazzi possono anche esagerare nella reazione, ma non cercano mai la reale rottura cercano piuttosto ascolto e il  bisogno di conferme  che deve mister essere in grado. Le regole condivise e accettate dal giovane giocatore non sono un limite della propria libertà . Rappresentano la capacità di imparare a  gestire la propria liberta di azione e a sviluppare la propria autonomia e nel rispetto dell'ambiente. Il mister non deve "soffocare" quello che il giovane giocatore è capace di fare da solo. Mi capita spesso ,durante un allenamento, vedere il mister che allaccia le scarpe al ragazzo (primi calci) 😕  !!!!! perchè!!!!! l'ho trovo anti educativo e mina la autonomia del giocatore...così come mi capita di vedere che nelle categorie dei piccoli amici, primi calci e pulcini che anche il mister gioca  assieme ai ragazzi 😖!!!!!!!!!!!!!!!!! nulla di più anti  calcistico ed educativo e che non garantisce una parità. Il mister è un adulto, il vero gioco è con i pari. Per il ragazzo il modello del mister è  un esempio da ascoltare . Il mister deve avere il coraggio di educare e mettere in atto  mosse e strategie che siano le più  giuste ma rimanendo nel proprio ruolo. Il mister deve avere il coraggio di ,oltre insegnare a giocare a calcio, anche di educare  di organizzare le  strategie giuste. Il mister è un riferimento.  Le regole sono i punti di forza per regolare il comportamento del gruppo squadra, Lasciamoli giocare, senza umiliarli o attaccarli in maniera esasperata o peggio autoritaria. Per gestire un allenamenti dei primi calci, pulcini esordienti e giovanissimi con EFFICACIA e in maniera formativa si dovrebbero rispettare queste semplice regole.

  • L'allenatore non deve fare lo "STRUZZO" cioè vedere sentire e  far finta di non aver sentito ne visto  o sottovalutare il caso .
  • Non dire parolacce ne giocatori ne mister!
  •  Fare osservare il silenzio nei momenti di non gioco. Strumento principale è "IL CERCHIO DI ASCOLTO" (5 secondi), anche in partita.
  • Il mister NON deve mai alzare la voce.
  • Punire il comportamento "Sbagliato" che và contro le regola  e non umiliato il ragazzo e  non infierire sul giovane giocatore.
  • Non si allenano micro giocatori adulti, non sono adulti in miniatura! 
  • Gioca solo chi ha entusiasmo, chi ha "voglia"  se non ha voglia si siede in panchina
  • Contrastare e limitare  il "rito della protesta"
  • Riconoscere  gli alibi "Nessuno mi passa la palla" "non c'è la farò mai" "non sono capace" ecc... e trasformarli con/in:  "sei tu che devi conquistare e attaccare palla e così i tuoi compagni ti vedono"... "nessuno nasce "Bravo", sono sicuro che ci riesci. " Si diventa bravi solo provando e riprovando. prova...." riprova e vedrai che la farai" 
  • Dare "Visibilità a tutti" e fiducia senza preferenze
  • Osservare i miglioramenti e gratificare il giovane giocatore
  •  Non fare interventi generici, ma diretti chiamando per nome.
  • INCORAGGIARE verbalmente
  • Non avere pregiudizi o preferenze
  • Tre cartellini.....IL VERDE
Ci sono alcuni  modi del mister   per intervenire durante le partite a ranghi e spazi  variabili. La letteratura calcistica conferma che l'incoraggiamento verbale  del mister influisce e alza la soglia della intensità . Durante la partita il mister deve rinforzare il giocatore  e lo  stimola  e lo  incoraggia a prendere  iniziativa. Poi a tempi alterni deve  fermare il gioco per sottolineare la bella giocata, il bel movimento ecc...e fa ripetere l'azione.  
Il mister autoritario e la direttività è rassicurante. Perchè sottrae i giovani  giocatori alla responsabilità . L'eccesso di autoritarismo deresponsabilizza soffoca la creatività.


Sicuramente sono importanti  anzi sono  fondamentali le regole , la disciplina e il rispetto, educazione. E ci vuole un mister autorevole per sostenere l'auto motivazione. Quello che noi mister dobbiamo rinforzare al giovane giocatore è  l'autoefficacia , l'autorevolezza e  di conseguenza la passione  per il gioco. I giovani giocatori non sono materia plasmabile a piacimento del mister con toni aggressivi e con vocalizzi alti. Questo atteggiamento poteva valere (non sono molto convinto che sia stato veramente utile ) anni fa con altre generazioni. La direttività produce giocatori solo esecutori passivi privi di creatività e capacità di adattamento al gioco. E' l'auto motivazione è l'unica garanzia che permette al giocatore  che si trova in difficoltà tattica a dare la giusta risposta, la soluzione più efficace al problema di gioco che l'azione e l'avversario  crea. Il giocatore impara in partita  a non fermarsi alla prima difficoltà.Così facendo  allena e alza la soglia della propria RESILIENZA cioè la capacità di non smettere mai di giocare nonostante le difficoltà . L'auto motivazione , l'autoefficacia non è altro che una  disciplina interiorizzata che il  Mister deve insegnare al giovane giocatore. E' l'anticamera dalla passione per il gioco.



MisterEzio

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