Gesto tecnico di base: IL COLPO DI TESTA
Colpire di testa : gesto tecnico individuale
Fattori destabilizanti:
1) L'inpatto con la palla: la sfera deve essere colpita con la fronte e la vicinanza degli occhi, spesso crea un certo timore e incertezza che in alcuni casi si trasforma nella paura dell'impatto
2)La difficoltà di leggere e capire la velocità e la traiettoria del pallone in prossimità dell'impatto
3) La presenza, inevitabile, di uno o più avversari (sfida-coraggio, e capacità di velocità di elaborazione-lettura)
4) La palla viene colpita nella maggior parte dei casi in sospensione (in aria) con i piedi staccati da terra (acrobaticità)
Da queste semplici osservazioni si intuisce la complessità di questo
gesto tecnico risulta essere molto incerto nella sua elaborazione e finalizzazione. A livello fisico, questo atto atletico è espressione della forza esplosiva e nello stesso tempo espressione di acrobacità e di capacità coordinative importanti.
All'esecuzione del gesto partecicipa tutto il corpo. E' fondamentale avere un atteggiamento convinto e propositivo, per questo è importante la volontà e la determinazione di voler prendere l'iniziativa in anticipo per poter avere il sopravvento sull'avversario.
Rappresenta ed esprime, nel gioco del calcio, la massima espressione della imprevedibilità e situazionalità, a causa anche dalla presenza inevitabile dell'avversario .
La presenza dell'avversario, implica capacità e doti, come espressione di coraggio e di sicurezza nel voler mettersi in gioco. A livello psico-tattico il giocatore deve avere la capacità di lettura della situazione in anticipo, sia quindi prima, durante e dopo l'esecuzione.
E' importante, da queste considerazioni, capire che questo gesto tecnico, deve essere insegnato e assimilato in tenera età, a pari passo con i gesti tecnici più classici, più immediati, come lo stop, il palleggio i vari tipi di passaggio e il dribbling ecc...
Quando viene insegnato, ad esempio nelle scuole calcio, nei primi calci ecc, bisogna avere una certa sensibilità e attenzione, applicando un carico graduale.
Ad esempio si possono usare, all'inizio, palloni più leggeri come di plastica o di gomma,e con misure diverse, per vincere la paura di colpire con la fronte il pallone.
L'apprendimento del colpo di testa può essere facilitato e senplificato con alcuni giochi, sempre però con una regola fondamentale: tenere gli occhi aperti al momento dell' impatto con la palla.
Giochi come il seguente:
4 giocatori formano un cerchio stretto, un quinto giocatore si posiziona al centro e ha il compito di fare da ponte con un passaggio di testa agli altri compagni. Oppure a coppie con un pallone, palleggiare di testa, tenendo alto il pallone, poi si passa a tre giocatori ecc.
Vincere la paura di colpire di testa tenendo gli occhi aperti, comporta arrichire il proprio bagaglio del carico motorio, alzando l'asticella, in maniera determinante del livello di maturazione psico-fisico e cognitivo personale, migliorando inevitabilmente il valore della prestazione personale.
Spesso mi capita nel vedere partite di SQ. appartenenti all'attività di base, e non posso notare, tristemente, che sono pochi i ragazzi che sanno colpire di testa correttamente. Questa osservazione è la dimostrazione che in molte scuole calcio si pensa che sia più importante insegnare "la capriola" o quant'altro trascurando invece una delle basi del bagaglio di un giocatore di calcio come il colpo di testa!!
Mi piace spesso paragonare l'insegnamento del colpo di testa a quello del colpire il pallone con il piede SX ad un DX naturale o viceversa. Lo scoglio didattico e pratico nell'insegnamento è spesso notevole e complicato da superare .
L'insegnamento di tutti i gesti tecnici generici nel calcio come il giocare il pallone nelle più svariate maniere, avviene naturalmente, come, per esempio, organizzando partite a ranghi ridotti, situazioni con la presenza dell'avversario ecc. mentre il colpo di testa implica allenamenti e situazioni specifiche. E' l'unico gesto tecnico che per essere assimilato e migliorato, prevede una certa ripetitività e frequenza dell'esercizio, reclamando un certo spazio specifico di tempo durante l'allenamento.
Colpire di testa durante la partita deve avvenire in modo naturale, e senza paura. Imparare il colpo di testa è come imparare andare in bicicletta, più tardi impari e più sarai soggetto a capitomboli ........e più ti farai male.
Entrando nella specificità e nella gradualità dell'insegnamento del colpo di testa si devono differenziale tre punti diversi:
1) colpire da fermo
2) colpire in movimento (staffetta)
3) colpire in movimento con la presenza dell'avversario (situazioni di gioco)
Concludo affermando che dietro ad un semplice o complesso gesto tecnico di base, l'esecuzione corretta è espressione del proprio vissuto calcistico del proprio bagaglio cognitivo, e noi allenatori ne abbiamo la responsabilità dello sviluppo della crescita del giovane calciatore, colmabile solo con una giusta competenza.
grazie
misteEzio