Aggiornamento del post 'partite a ranghi ridotti...allenare la prestazione
Gia' nel lontano 1989, sperimentavo l'efficacia delle partite a ranghi ridotti, anzi in quei tempi venivano comunemente chiamate partite a portine......convinto che se vuoi 'imparare devi giocare',allenando alla prestazione. Penso esse siano l'esercitazione più allenante che ci possa essere nel calcio, specialmente sotto l'aspetto condizionale e coordinativo. Tale esercitazione infatti richiede ed impone al giocatore un ritmo psico fisico molto vicino a quello della gara, e libera e sviluppa la creatività del giocatore. Poichè le azioni in una partita non si presentano mai nella stessa forma e non sono mai uguali, esse presentano sempre qualcosa che le differenzia, come la presenza dell'avversario, dei compagni, la zona del campo ....della velocita' del pallone ecc..,questo tipo di situazioni aiutano a sviluppare la capacita' di adattamento e la velocità di elaborazione di ogni azione. Le partite a ranghi ridotti rappresentano il ' gioco semplice', aiutano a capire che la chiusura del gesto tecnico del passaggio ha successo se è rivolto al compagno più visibile, più libero.
infatti hanno come caratteristica principale il gioco corto, senza lanci lunghi e imprecisi; esaltano il movimento senza palla, elemento principale per lo sviluppo del passaggio che deve realizarsi verso il compagno più libero,
,(APPOGGIO),del triangolo, del uno-due, elementi indinspensabili per la costruzione del gioco. Le partite a ranghi ridotti permettono di sviluppare l'aggressivita' (pressing) per conquistare palla ; migliorano il possesso palla; esaltano l'appoggio e la chiusura del passaggio. Inoltre giocando la palla con maggior frequenza, si migliora la tecnica.E' importante obbligare i giocatori a giocare sempre la palla, mai a caso, evitando lanci lunghi e imprecisi.
Variando le composizioni della squadre , nelle varie partite si favorisce lo sviluppo della collaborazione tra i giocatori e si aumenta l'affiatamento del gruppo stesso. Queste partitine si possono fare variando la dimensioni del campo, limitando i tocchi, imponendo come inizio esercitazione un numero a piacere di passaggi consecutivi; si possono difendere e attaccare più portine e con piu' squadre nella stessa partita, il gioco deve essere corto, evitando così lanci imprecisi e sopra tutto obbligare tutti a non giocare a caso la palla! ecc...Come si puo' notare in queste situazioni di gioco non ci si annoia e l'apprendimento tecnico tattico e' notevole. Dal punto di vista fisico, l'intensità del carico è alta; si allena la resistenza anaerobica lattacida e alattacida; per questo fra il primo e il secondo tempo è meglio proporre ai giocatori un recupero, con corse a ritmo blando, stretching ecc. un recupero attivo e completo. Sotto l'aspetto psicologico, questo tipo di esercitazioni obbligano a mantenere un alto livello di attenzione, infatti il giocatore non ha solo la preoccupazione per la palla, ma anche per la presenza continua dell' avversario che lo obbliga il ad elaborare ogni nuova azione e trovare la soluzione più consona nel più breve tempo possibile. In poche parole sviluppa l'abitudine al nuovo. Sviluppo della creativita'.
infatti hanno come caratteristica principale il gioco corto, senza lanci lunghi e imprecisi; esaltano il movimento senza palla, elemento principale per lo sviluppo del passaggio che deve realizarsi verso il compagno più libero,
,(APPOGGIO),del triangolo, del uno-due, elementi indinspensabili per la costruzione del gioco. Le partite a ranghi ridotti permettono di sviluppare l'aggressivita' (pressing) per conquistare palla ; migliorano il possesso palla; esaltano l'appoggio e la chiusura del passaggio. Inoltre giocando la palla con maggior frequenza, si migliora la tecnica.E' importante obbligare i giocatori a giocare sempre la palla, mai a caso, evitando lanci lunghi e imprecisi.
Variando le composizioni della squadre , nelle varie partite si favorisce lo sviluppo della collaborazione tra i giocatori e si aumenta l'affiatamento del gruppo stesso. Queste partitine si possono fare variando la dimensioni del campo, limitando i tocchi, imponendo come inizio esercitazione un numero a piacere di passaggi consecutivi; si possono difendere e attaccare più portine e con piu' squadre nella stessa partita, il gioco deve essere corto, evitando così lanci imprecisi e sopra tutto obbligare tutti a non giocare a caso la palla! ecc...Come si puo' notare in queste situazioni di gioco non ci si annoia e l'apprendimento tecnico tattico e' notevole. Dal punto di vista fisico, l'intensità del carico è alta; si allena la resistenza anaerobica lattacida e alattacida; per questo fra il primo e il secondo tempo è meglio proporre ai giocatori un recupero, con corse a ritmo blando, stretching ecc. un recupero attivo e completo. Sotto l'aspetto psicologico, questo tipo di esercitazioni obbligano a mantenere un alto livello di attenzione, infatti il giocatore non ha solo la preoccupazione per la palla, ma anche per la presenza continua dell' avversario che lo obbliga il ad elaborare ogni nuova azione e trovare la soluzione più consona nel più breve tempo possibile. In poche parole sviluppa l'abitudine al nuovo. Sviluppo della creativita'.
Questo tipo di esercitazione nei bambini dai 9 ai 12 anni , essendo una situazione con caratteristiche molto simili a quelle della partita, sviluppa e migliora le capacita' cognitive coordinative e condizionali in maniera globale.
Le varie e continue sequenze di gioco obbligano il giocatore a velocizzare il pensiero tecnico e tattico e collaborativo fondamentale: intuire (percepire elaborazioni dati in arrivo) - decidere: eseguire (fare), completando , sublimando verso la giusta soluzione motoria o altro.
Le partite a ranghi ridotti, risultano essere fonte continua di stimoli, in cui il giovane calciatore sperimenta e affronta un numero molto ampio di esperienze di gioco(azioni) lo obbliga a trovare una soluzione immediata. Il cervello deve rimanere acceso e l'attenzione costantemente alta..
Termino aggiungendo che questo tipo di esercitazione al posto del riscaldamentoLe varie e continue sequenze di gioco obbligano il giocatore a velocizzare il pensiero tecnico e tattico e collaborativo fondamentale: intuire (percepire elaborazioni dati in arrivo) - decidere: eseguire (fare), completando , sublimando verso la giusta soluzione motoria o altro.
Le partite a ranghi ridotti, risultano essere fonte continua di stimoli, in cui il giovane calciatore sperimenta e affronta un numero molto ampio di esperienze di gioco(azioni) lo obbliga a trovare una soluzione immediata. Il cervello deve rimanere acceso e l'attenzione costantemente alta..
misterEzio