DRIBBLING 1



      Allenare la prestazione: il dribbling  gesto di  tecnica individuale
ABILITA'MOTORIA




IL DRIBBLING FRONTALE E DORSALE


 Questa sessione potrebbe essere ispirazione di un allenamento settimanale, con argomento di tecnica e tattica individuale: il dribbling frontale e dorsale, nelle due fasi di possesso palla e nella fase  difensiva di marcatura.
E'  materia per la fase centrale di un allenamento, sempre rigorosamente situazionale. 
Il gioco del calcio diventa più vincente, affascinante , quando si rompono gli schemi , scegliendo il dribling , un  movimento altrettanto imprevedibile  e destabilizzante  come il  gioco del calcio.



                               IL DRIBBLING FRONTALE

Spesso mi capita di guardare le partite di calcio alla televisione o altre partite nei campi da gioco a tutti i livelli e categorie  
e noto   che durante la partita  ci sono pochi dribbling,  pochi duelli. Il dribbling è  il gesto tecnico individuale più elegante, coraggioso, imprevedibile che destabilizza la squadra avversaria, chi lo subisce.. 
Purtroppo la paura di provare e di sbagliare il dribbling  ha il sopravento. .
L'imprevedibilità di un dribbling ben fatto , ben riuscito,   crea una instabilità tattica difensiva della sq. avversaria, nel reparto difensivo. Rompe ogni equilibrio  tattico  difensivo e crea una superioritá numerica a favore della sq. in P.P. 
E' un gesto coraggioso, è una  dimostrazione di creatività e fantasia. Nei settori giovanile, il dribbling, deve essere incoraggiato e non soffocato per paura del mister...o del risultato . Il dribbling viene spesso frainteso, e letto come un gesto egocentrico, egoistico, senza tener conto della maturità del giovane calciatore. 
Il giocatore che lo svolge è da elogiare e incoraggiare ,deve accadere specialmente nelle squadre della attività di base.
Per la squadra  avversaria che  subisce un dribbling,  subisce una imprevista, inaspettata, situazione  di destabilizzazione difensiva , costringe ad un nuovo assetto tattico che non è sempre, nell'immediato,  facilmente realizzabile.
Un dribbling ben fatto , crea incertezza  nella tattica difensiva alla squadra avversaria , comportando  una  inevitabile inferiorità numerica , un  pericolo per l'ordine dello schieramento difensivo, infatti impedisce di mantenere  uno scaglionamento difensivo efficace.
Spesso in molte partite,  purtroppo i dribbling sono sempre meno frequenti, anzi spesso latitanti. Manca il coraggio. Il dribbling invece rassicura il giocatore, lo incoraggia gli da fiducia. e' un gesto di abilità  , di tecnica  personale, importante. E' una dimostrazione della capacità di dominare la palla,  che lo rassicura ,incoraggia. 
Il  mio metodo di allenare '' allenare la prestazione'' il gesto tecnico del  dribbling è il fulcro , il cuore,  il punto d ' inizio e  d'arrivo
nell' insegnamento della tecnica individuale. E' uno  strumento che aiuta  migliorare e racchiude le capacità motorie coordinative. 
Finte e contro movimenti sono sempre  di intensità diversi, intermittenti e imprevedibili che il difensore non sempre comprende .
                                                                               DRIBBLING DI TACCO

Io penso che un giocatore che sa dribblare  recepisce più velocemente    i requisiti fondamentali  di tecnica individuale per  poter giocare a calcio. Un gesto tecnico che aiuta ed è efficace  in situazione di difficoltà tattica. Se prende l'iniziativa di farlo, assimila  una sicurezza e una autostima che lo aiuta a migliorare. 
Il dribbling  racchiude, in se, tutte le componenti i requisiti individuali  di  tecnica e tattica, motorie  coordinative e psicologiche  che dovrebbe possedere  ogni giocatore  per  giocare a calcio. Nell'attività di base tutti i ragazzi devono imparare a dribblare.

Svolgimento:
La conduzione ( deve essere eseguita con l'esterno del piede) della palla nel puntare l avversario é preceduto da una finta, d'inganno. Successivamente  esegue un  cambio, improvviso repentino,   di direzione, che  permette di superare  il diretto avversario ,  saltandolo. Se ben fatto ,il dribbling ,manda in frantumi l' equilibrio tattico difensivo della sq. avversaria e il diretto marcatore.
IL dribbling deve appartenere al  bagaglio  tecnico cognitivo personale di ogni giocatore ,  e deve essere insegnato sin  dai  primi anni di calcio.

OBIETTIVI:
UNO CONTRO UNO :  IL DRIBBLING FRONTALE

LE DUE FASI:
  •   fase offensiva, possessore palla  : duello ,  finta  di inganno e cambio di direzione
  • fase difensiva , marcatore: difesa della porta o conquista della palla

Il calcio è stato anche giustamente definito come uno sport di movimento  imprevedibile  , "aciclico e intermittente incerto", caratterizzato da una grande variabilità delle "azioni motorie"
singole e , prevalentemente  fortemente situazionale e collaborativo , il dribbling è una conoscenza indispensabile per la tecnica personale. Gesto tecnico che è la dimostrazione di fantasia , di creatività e inventiva.




FASE DIFENSIVA   

                                  Postura del marcatore 



La posizione dei piedi non devono mai essere paralleli




I DUE ATTEGGIAMENTI, SCELTE DEL DIFENSORE DEL MARCATORE :








     1° COPERTURA , MARCATURA CON PRESSIONE



2°MARCATURA , PRESSING PER ATTACCARE IL P.P. PER LA CONQUISTA DELLA PALLA , TOGLIERE SPAZIO E TEMPO AL POSSESSORE PALLA






 Esercizi Situazioni progressive fase offensiva
vincolo :
I giocatori eseguono una finta e un cambio di direzione quando arrivano in prossimità del cono

1° esercizio: analitico per comprendere i due movimenti: FINTA E CAMBIO DI DIREZIONE 
Vincoli , Variabili:
  1. Chi arriva prima all'interno delle rispettiva portina prima senza e poi con palla
  2. Al via scambiarsi di posizione e partire
  3. Evidenziare la finta con rotazione del braccio, in prossimità del cono eseguire un dribbling con finta e doppio passo ecc...



Gioco analitico situazionale, aggiungere un avversario , che marca in pressione. 2° stepp: uno contro uno con il difensore che può muoversi all'interno della striscia
-L'attaccante deve riuscire ad entrare in una delle portine senza farsi toccare  prima senza palla e poi con palla
 ( o scalp-ball)
- Il difensore può muoversi solo nel corridoio (cinesini)






3° steep: il difensore non può superare il muro dei coni, può toccare l'attaccante solo all'interno della propria aerea,  da svolgere con e senza palla.











4° stepp: senza e con la palla, uno contro uno "libero". si può aggiungere al possessore palla anche uno scalpo. Con palla è in assoluto più efficace e formativo.






 DUELLO LIBERO : prima senza palla e poi con  palla dribbling In queste situazioni i giocatori che compiono l'esercizio devono essere al massimo 6 o 8 perché non si devono formare file.Gradualità della marcatura passiva  in pressione e successivamente in pressing , marcatura  attiva. 

Il dribbling gesto tecnico essenziale per il giocatore per imparare a giocare a calcio. Si deve insegnare prima possibile.





                                 i due movimenti: finta d'inganno e cambio di direzione


+



Situazione gioco 1 x 1. Il possessore palla dopo aver eseguito il dribbling esegue un passaggio ad un qualsiasi compagno esterno  al cerchio e cambia di posto. Se il difensore, il marcatore si impossessa del pallone lo scarica ad un compagno e si scambia di posto.












          
Duello 1 x 1dribbling e tiro in porta 





DUELLO FINALIZZATO, CON DUE SPONDE CON TRE PORTINE 
Si può eseguire anche in diverse forme del campo da gioco



CONSIDERAZIONI :
Attraverso l'insegnamento e lo svolgimento ottimale dell'esercizio  situazionale del dribbling(avversario sempre presente) i giocatori imparano il movimento d'inganno della finta e dei cambi di direzione con maggiore naturalezza.
Ogni situazione va prima svolta senza palla e poi in p.p.
Si può creare un 2 contro 1, con due attaccanti e un difensore, successivamente un due contro due e tre contro tre ecc. sempre con le due portine , oppure con porte e portiere.Creando così delle situazioni di tiro. .... Si possono quindi variare il numero degli attaccanti e dei difensori a piacere.
Al posto delle portine si possono mettere due porte con due portieri. Si possono introdurre pressioni temporali  ,psicologici e vincoli tecnici.


DRIBBLING DORSALE



 Il dribbling dorsale è un gesto tecnico, una abilità  individuale , molto complicata e difficile  da eseguire. Un tipo di dribbling, il  dorsale,  che costringe di avere le  spalle alla porta e all'avversario e  quindi al diretto marcatore. E' fondamentale la finta, per ingannare l'avversario, seguito immediatamente dal  cambio di direzione, posso inventare, in possesso  una veronica una doppia finta, ec.. usando il linguaggio del corpo braccia larghe ecc.
Il dribbling con l'avversario in marcatura di schiena dimostra le difficoltà ma anche  se ben svolto, la padronanza  e capacità del giocatore  in possesso  palla.
Prima , il possessore della palla  deve in anzitutto, per staccarsi dalla marcatura, eseguire una corsa incontro, verso, il possessore palla chiamando la palla determina  in momento esatto  della chiusura del gesto tecnico del passaggio. Il più delle volte è sempre preceduto  FINTA o di gambe o di tronco , per ingannare in diretto avversario.
E' l'appoggio , il futuro possessore della palla, che detta i tempi dello scarico, del passaggio. Il primo possessore palla deve  rivolgersi verso  l'appoggio , e aspetta la dettatura esatta del   tempo esatto di giocata.
   1° sequenza , "vado incontro" GIOCATORE CON CASACCA        ROSSA



FINTA E CAMBIO DI DIREZIONE 


3° SEQUENZA CONDUZIONE VELOCE e superamento dell'avversario
      
Dietro la linea della palla , alle spalle del  possessore palla, che si sta avventurando nella esecuzione di un dribbling , è importante che abbia un supporto: un SOSTEGNO.  Pronto ad entrare in seconda battuta o per riconquistare palla o per riceverla, un supporto per il P.P. Il sostegno aiuta  al P.P. a valutare  una altra soluzione , il retropassaggio, nella eventualità non potesse saltare l'avversario. Quando la linea difensiva risulta presentarsi in superiorità numerica , un muro difficilmente penetrabile, lo scarico palla al  sostegno può essere d'aiuto al possessore palla.
Il dribbling ben riuscito rompe gli equilibri della squadra avversaria, specialmente se chiusa in difesa. Permette di vedere, più da vicino, la porta avversaria. Il dribbling è un gesto tecnico che và insegnato già nei primi anni di avviamento al gioco del calcio, è un gesto importante che ogni ragazzo deve imparare, importante per la sua crescita personale. Alleniamo  il dribbling nel settore giovanile , nella attività di base. 
Non soffochiamo la creatività e non facciamo sentire in colpa il giovane se sbaglia . Se un dribbling non riesce il mister deve invitare il giocatore a riprovare.
 Lasciamo che il giocatore provi sempre  in un clima sereno.
 Per il giovane giocatore , il  passaggio dal dribbling , cercato con insistenza, al successivo   dipende dal suo personale grado, livello di maturità e di crescita personale . Noi mister dobbiamo lasciare che questo  momento di passaggio ,delicato, di crescita avvenga in maniera naturale,senza forzature . Non obblighiamo da subito a giocare ad un tocco, ma lasciamo il giovane calciatore di provare ad esprimersi .Il  dribbling  lo deve provare , senza sentirsi sotto pressione, o umiliato,  in caso di errore. Dobbiamo sostenerlo fin dai primi calci...con pazienza. Successivamente daremo a loro altre possibilità di lettura del gioco come il passaggio , senza fretta. Il dribbling è un modo diverso di NON CALCIARE A CASO il pallone anche se in situazione di difficoltà tattica ...Il dribbling deve essere parte del bagaglio del giovane giocatore.

Grazie

invertiamo la rotta 

misterEzio







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