LE LINEE GUIDA , DEL MIO "METODO situazionale : ALLENARE LA PRESTAZIONE

 
Da cosa è scaturita l idea e le convinzioni del mio modello  ?? 
Il mio particolare punto di vista a difesa del mio metodo

In questo post, vorrei definire in sintesi,  come  è nata la mia idea di  "fare" calcio  e descrivo i principi ispiratori del mio metodo.. Espressa  e descritta in più di 150 post presenti nel mio blog. La mia metodologia si intitola : "Allenare la prestazione". 
Vorrei partire da una mia riflessione in cui mi chiedo: ' come mai ci sono così tanti infortuni durante le partite ufficiali'? 
E' stata fatta una ricerca scientifica: su mille ore di esposizione calcistica , gli infortuni in allenamento sono del 1,17% mentre incidenza sugli infortuni in partita è del 12,6%. il rapporto di incidenza  è 12 in partita e  a 1  circa negli allenamenti. Questo squilibrio dimostra che evidentemente qualcosa non torna. Gli allenamenti  così come ideati sono poco utili, anzi poco efficaci a prevenire infortuni in partita. Come mai?
 Questo accade nonostante ci sia una notevole attenzione durante il riscaldamento e nei richiami di  esercizi  specifici durante l' allenamento. Evidentemente gli allenamenti classici non prevengono gli infortuni in partita, risultano essere scollegati nei confronti della partita. 
Per questo reputo fondamentale creare allenamenti ispirati alle variabili e abilità reali  che la partita esprime.
La causa degli infortuni? Per me sono causati dall' allontanamento, nel creare all'allenamenti, dalle reali variabili della partita. Troppi esercizi  e poco gioco reale.
 Infatti, secondo me ,  gli esercizi non riconoscono il concetto di IMPREVIDIBILITA' del movimento, elemento sempre presente in partita. Gli esercizi hanno un modestissimo margine di imprevisto. 
Gli  esercizi che si svolgono durante gli allenamenti e coinvolgono  movimenti  previsti e ripetitivi, svolti  in modo meccanico, con scarsa abitudine al nuovo, all'imprevisto. In partita questo non avviene. In partita , le difficoltà, l'imprevisto  tattico tecnico , motorio coordinativo , sono continuamente presenti e con pressioni di intensità diverse fra loro. Sono  stimolati , principalmente dalla presenza dell'avversario che  obbliga il giocatore ad adattarsi, di continuo,  con  movimenti  intermittenti, aciclici, non lineari che difficilmente si ripetono in maniera uguale. La presenza dell'avversario obbliga il giocatore a stimoli diverse ed avviare contemporaneamente più soluzioni, più risposte.
Negli esercizi i dettagli del movimento sono programmati e ciclici, ripetitivi. In situazione, invece,  l'imprevedibilità del movimento, obbliga, spinge il giocatore  a compiere  movimenti con angoli diversi, non previsti  e nel più breve tempo possibile. Si abitua il corpo  a movimenti e spostamenti mai lineari. Senza programmare i dettagli del movimento. In situazione se non si agisce in fretta si rischia di non avere il tempo per realizzare tutti gli aggiustamenti posturali per dare una risposta adeguata. Pensiamo alla "lotta" per la conquista della palla , in cui è "l'obbiettivo che regola il movimento" .Espressione di movimenti  improvvisi e ad alta intensità. Non ci sono esercizi che riproducono tale emotività e incertezza di movimento. Non serve e non è utile insegnare la tecnica e la tattica a memoria come negli esercizi. Solo in situazione la memorizzazione, l'assimilazione  dell'apprendimento è  immediato , inconsapevole.
Il riscaldamento e l'allenamento creato con esercizi, come avviene  nelle metodologie classiche, vengono eseguiti in maniera automatica. Essi  poco servono a contrastare le variabili imprevedibili  in vista della partita reale . In ogni caso ,gli esercizi , sono  attività  che dimostrano essere   disgiunte  rispetto alle richieste in partita e alle variabili  del gioco. Non assicurano prevenzione agli infortuni..
La letteratura calcistica non prevede che ci sia  un riscaldamento assoluto. Il modello dell'allenamento e del riscaldamento , per me, dovrebbe avvicinarsi al modello della partita, come avviene nel mio metodo "Allenare la prestazione"
Il riscaldamento  e  allenamento  SITUAZIONALI  sono più utili ed  efficaci  se  si avvicinano al modello della partita. 
Il riscaldamento situazionale  permette di affrontare carichi successivi dell'allenamento. 
Il riscaldamento e allenamento  in situazione,  diventano  il ponte ideale per la partita ufficiale. 


La situazione :



Le situazioni sono eventi di gioco in cui l'utilizzo delle condotte motorie e tattiche devono variare di continuo , in riferimento allo sviluppo della azione di gioco.
Il mio principio è semplice, spingere  il giocatore sin dall'inizio dell'allenamento,  ad immergersi  nell'ambiente ideale : nella  Situazione, la partita. 
CON GIOCO CONTINUO e con  tutte le sue sfaccettature e ingredienti presenti nella partita reale👍 


Alcuni esempi di situazione:











Ritengo necessario inserire, nei riscaldamenti e negli allenamenti , dall'inizio,  le partite a ranghi e spazi variabili altre situazioni, con la presenza  continua dell'avversario . Tutto  ciò rispettando  il principio della modulazione e gradualità e progressività  del carico fisico
Sono perfettamente d'accordo che il riscaldamento deve essere attento al carico, questo però non  impedisce di fare un riscaldamento in situazione. 
Più il giocatore è immerso nel gioco, meno sono gli infortuni in partita.
Giocare in situazione , il più possibile,  è necessario per evitare infortuni di non contrasto come stiramenti muscolari ecc..
Permette di  abituare e  adattare il giocatore ai  movimenti motori , coordinativi  e alle variabili  di imprevedibilità che il gioco , e  l'azione di gioco esprime,  presenta. La situazione,  facilità  il miglioramento di mentalità, chiede  maggiore e continua  attenzione, energia attiva e  stimola la determinazione.
Nessun altro riscaldamento è utile come le situazioni. 
In partita si svolgono movimenti improvvisi, intermittenti mai lineari, discontinui,  con accelerazioni e decelerazioni con e senza palla. 
Il tutto si verifica con la presenza continua dell' AVVERSARIO.  Risulta essere  un autentico guastatore , un  disturbatore del movimento e  del gioco. Crea incertezza tattica. Produce  difficoltà e chiede e obbliga il giocatore e dare  risposte immediate a cambi di stato continui. Con e senza palla.  Dimostrano di essere movimenti multiformi , improvvisi  e continui. A parer mio la ripetizione del susseguirsi di azioni sempre diverse costringe il giocatore ad adattarsi  al nuovo , al movimento imprevisto,  in situazione reale di gioco. Questo aiuta a diminuire gli infortuni  

Esempio di situazione  5 x 5 con portieri
Ottimizzare il tempo e l'efficacia degli allenamenti con le situazioni risulta essere , per me l'unica strada da seguire. Il giocatore migliora, alza la soglia massimale delle proprie abilità fisiche, condizionali, motorie coordinative e tecniche e tattiche. L'impegno e la capacità di adattamento , in situazione  è lo stesso a quello di gara, di una  partita di campionato. Migliora anche la capacità di prendere decisioni immediate e nel tempo più breve possibile. Impara a riconoscere una giocata che è sempre composta da vari elementi, e di conseguenza spinge  il giocatore, ad  adattarsi  e dare  la risposta più efficace, nel più breve tempo possibile
Altre componenti, presenti nella SITUAZIONE sono emotive , come pressioni temporali, psicologiche  ecc... Negli esercizi sono complicate da riprodurre in maniera autentica ...... e comunque  non sono  riconducibili a quelle che  comunicano la partita.
Non sono, per me , le ripetizioni continue degli esercizi, a dare una risposta corretta in partita. Si memorizzano, si percepiscono tutte le variabili e movimenti imprevedibili,  con più stabilita e semplicità,  in situazione, durante il gioco ,  in difficoltà tattica. In partite  lo stress situazionale (presenza dell'avversario)   allontana gli infortuni. Scientificamente hanno dimostrato che le partite a ranghi e spazi variabili riescono ad  allenare , la tecnica e la tattica anche le capacità condizionali alla stessa misura richieste dalle partite reale. Facendo meno esercizi  e più situazioni si riesce ad ottimizzare  il tempo dell' allenamento.
Sono consapevole che i principi metodologici e ideologici  che esprimo vanno in direzione opposta  alle metodologie di allenamento  classiche . Lo scoglio, l'ostacolo che complica la comprensione e l' accettazione del mio metodo  è notevole e così pure la mia inversione di veduta.
Mi piace menzionare una frase di una canzone, l'Avvelenata  di F. Guccini:
"...NON COMPRATE I MIEI DISCHI E SPUTATEMI..... ADDOSSO..."👼👼😇😀



Questo per dire che poco importa se non si riesce accettare la mia filosofia, il mio modello per allenare. Questo è un mio punto di vista. Una mia riflessione  che assolutamente non vuole essere assoluta , non ho la pretesa che sia una  verità  assoluta 
Una cosa è certa , è da anni che metto in pratica  in campo questa mia  metodologia, con ottimi risultati. 😊😊


In Allenamento & Riscaldamento:




"Invertiamo la rotta"  ,  creando, ideando  allenamenti a prevalenza  SITUAZIONALE


Curiosità spicciole:😄
E' mio desiderio organizzare un incontro o allenamento , con mister o addetti al lavoro, per pubblicizzare il mio metodo "Allenare la prestazione" .... 👍
scrivi a lorenziezio63@gmail.com
tel. 3409203971

Grazie 
da MisterEzio




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