Ispirazione 'allenare ala prestazione''
Immagino l'insegnamento del gioco del calcio nella attività di base ,come se fosse una piattaforma polivalente e fortemente variabile con tantissime e continue sollecitazioni funzionali . Il calcio è uno sport di squadra 'imprevedibile', situazionale, fortemente collaborativo e in particolar modo 'creativo' sempre ispirato alle variabili che presenta la prestazione, la partita. In parole semplici lo considero l'organizzazione di un allenamento come un minestrone ,in cui ci trovi come ingredienti la tattica , la tecnica, l'attività motoria, il gioco, il divertimento eccc... che favorisce e sviluppa il bagaglio, il carico, cognitivo del giocatore. Se nel pentolone non si mette l'acqua , ingrediente indispensabile , nulla cuoce. Ebbene l'acqua è rappresentata dal gioco, cioè la prestazione strumento essenziale per insegnare il gioco del calcio.
Infine a coronamento del mio metodo di allenare , ci vuole il cuoco, colui che accende il fornello per poter portare a cottura il minestrone...cioè IL MISTER.
La FGCI definisce l' allenamento con 'UNITA' DI BASE .
Infatti considero l'allenamento lo strumento essenziale per migliorare la qualità e quantità della prestazione , della partita, sia del singolo che del gruppo seguendo il principio:
'giocatori disponibili per un gioco situazionele .
L'unità di bas e, l'allenamento è un insieme di micro progetti con obbiettivi diversificati , molteplici qualche volta complessi che sono riconducibili semplicemente al miglioramento della qualità della prestazione sia del singolo che di squadra
E' la partita , in tutte le sue forme con ranghi e soazi variabili che esprime e sviluppa il gioco, è il vero ispiratore della stesura di tutti gli alenamenti.
L'allenamento deve rispecchiare il modello della partita .Il giovane giocatore deve imparare a giocare , semplicemente GIOCANDO .
Concettualmente il mister deve puntare alla qualità dell'allenamento dissociandosi dal concetto del risultato a tutti i costi, evitando ogni strumentalizzazione che esso comporta.
Il tempo non conta nel voler raggiungere l' obbiettivo.
E' l'obbiettivo che regola il movimento.
L'obbiettivo del giovane giocatore e del suo gareggiare e di provare a vincere.ma vincere non è il suo fine, il suo obbiettivo è il gioco stesso e quindi poter e imparare a giocare, ed essere partecipe del gruppo e della squadra.
misterEzio
Infine a coronamento del mio metodo di allenare , ci vuole il cuoco, colui che accende il fornello per poter portare a cottura il minestrone...cioè IL MISTER.
La FGCI definisce l' allenamento con 'UNITA' DI BASE .
Infatti considero l'allenamento lo strumento essenziale per migliorare la qualità e quantità della prestazione , della partita, sia del singolo che del gruppo seguendo il principio:
'giocatori disponibili per un gioco situazionele .
L'unità di bas e, l'allenamento è un insieme di micro progetti con obbiettivi diversificati , molteplici qualche volta complessi che sono riconducibili semplicemente al miglioramento della qualità della prestazione sia del singolo che di squadra
E' la partita , in tutte le sue forme con ranghi e soazi variabili che esprime e sviluppa il gioco, è il vero ispiratore della stesura di tutti gli alenamenti.
L'allenamento deve rispecchiare il modello della partita .Il giovane giocatore deve imparare a giocare , semplicemente GIOCANDO .
Concettualmente il mister deve puntare alla qualità dell'allenamento dissociandosi dal concetto del risultato a tutti i costi, evitando ogni strumentalizzazione che esso comporta.
Il tempo non conta nel voler raggiungere l' obbiettivo.
E' l'obbiettivo che regola il movimento.
L'obbiettivo del giovane giocatore e del suo gareggiare e di provare a vincere.ma vincere non è il suo fine, il suo obbiettivo è il gioco stesso e quindi poter e imparare a giocare, ed essere partecipe del gruppo e della squadra.
misterEzio