4°Allenamento: appoggio corto-lungo

METODO   "ALLENARE LA PRESTAZIONE"




                                                                                    
Vorrei descrivere analiticamente il gesto tecnico tattico del passaggio anche detto "appoggio":

Così come la comunicazione avviene con la parola, la costruzione del gioco nel calcio si sviluppa con il passaggio.
Il passaggio è il mattone che consente la costruzione del gioco. E' importante capire che l'essenza del passaggio non è la precisione del gesto tecnico ma l'elaborazione che lo precede.
Il gesto tecnico di chiusura, cioè il passaggio, è come la cornice che si mette ad un quadro dopo averlo dipinto. E la scelta della cornice si fa in base a fattori come i colori del quadro e il tipo di disegno che contiene (ecc.). Quindi anche la scelta del passaggio deve avvenire in base alla situazione di gioco e grazie a un ben definito spirito di collaborazione.
Il dialogo calcistico del passaggio avviene tra due componenti:
  • Il portatore di palla;
  • Colui che invita l'appoggio con un movimento ricevendo il passaggio.



                                  APPOGGIO CORTO  I lati sono composti da un unico paletto a terra


Questi due elementi, che  si scambiano il pallone, l'appoggio e il portatore palla , vivono in simbiosi, in una situazione di assoluta reciprocità.
Questa azione di gioco (il passaggio) si sviluppa seguendo quest'ordine:
  •   Azione di appoggio: movimento senza palla=creazione di spazio e richiesta del     passaggio (creatività);
  • Azione di passaggio: fase in cui si effettua il passaggio della palla e dove si conclude il tutto.
Da questo deriva la regola fondamentale: "l'appoggio è prioritario e precedente il passaggio  va inteso come naturale chiusura del  gesto tecnico".
Da semplice esercizio "uno due" fra possessore palla e appoggio, successivamente lo trasformo in situazione con l'inserimento al centro di un marcatore, autentico disturbatore che complica al giocatore lo scarico ..... ma aiuta la memorizzazione del passaggio
Il passaggio deve essere effettuato al compagno più libero posto a distanza di gioco.
Per "appoggio" quindi si intende il movimento senza palla eseguito da chi riceve il passaggio, questo movimento ha lo scopo di creare una zona "luce" che permetterà al possessore del pallone di chiudere il passaggio. Il passaggio richiede quindi creatività, collaborazione e massima adattabilità alle situazioni di gioco. Per scegliere il momento giusto per ricevere il pallone, l'appoggio esegue  finte e contro movimenti per ingannare il marcatore, prima di ricevere palla con movimenti efficaci.
L'appoggio deve precedere il passaggio.
Inoltre esso prepara ad un'ulteriore situazione tecnica importantissima per lo sviluppo del gioco: il triangolo.
Le angolazioni dei passaggi (o del movimento dell'appoggio) si distinguono in:
1)Passaggio verticale: permette di avvicinarsi con rapidità alla porta dell'avversario;
2)Passaggi diagonali: esprimono il "buon gioco";
3)Passaggio in linea o laterale: apertura del gioco, avviene quindi sia dal centro e sia verso le fasce che viceversa.
4)Il retropassaggio: diventa utile nelle situazioni di gioco nelle quali l'avversario crea un "muro" ostacolando la possibilità di avanzare verticalmente.
Queste situazioni vengono svolte durante la partita in tempi veramente brevi, fulminei. Conta quindi anche la capacità di adattamento e l'abitudine al nuovo. Questi esercizi sull'appoggio corto-lungo sviluppano il pensiero tattico del giocatore: "osservo, capisco, decido".

     APPOGGIO CORTO

                                                                   Appoggio corto , a terra un solo paletto per lato



Il gesto tecnico, che consiglio per eseguire nel migliore dei modi questo esercizio ("appoggio lungo & corto"), è il calcio interno piede e la conduzione con l'esterno piede.
Questo metodo offre grande precisione grazie all'interesse di un'ampia superficie d'impatto con il pallone.  
Per poter intervenire e correggere il Mister deve conoscere come si deve calciare di piatto:
  1. Si gioca rasoterra;
  2. La rincorsa è breve, rettilinea e 'ultimo passo è più lungo;
  3. La gamba portante, d'appoggio, che è a fianco della palla, punta verso l'obbiettivo;
  4. La gamba che calcia, prima si carica come una molla  oscillando dietro anche grazie all'apertura dell'anca, e poi colpisce la palla sulla linea mediana, al centro del pallone.
  5. Il piede deve essere aperto a 90°, caviglia dura, diretta leggermente verso l'alto (a martello);
  6. Il tronco del corpo deve essere sopra la palla e compiere un leggero piegamento in avanti;
  7. L'oscillazione, dopo aver calciato, deve essere contenuta, bloccata in base alla distanza.

LO STOP DELLA PALLA DA PARTE DELL'APPOGGIO DEVE ESSERE POSSIBILMENTE UNO STOP ORIENTATO, CONTROLLANDO IL PIU' POSSIBILE LA PALLA IN ARRIVO, E' IMPORTANTE CAPIRE LA TRAIETTORIA E LA VELOCITA' DELLA PALLA.
 IL MOMENTO DI CHIUSURA DEL PASSAGGIO  E' COMANDATO VOCALMENTE DALL' APPOGGIO , CIOE' COLUI CHE RICEVE PALLA, DOPO AVER ESEGUITO IL CLASSICO "MOVIMENTO SENZA PALLA"
PER COMODITA' BASTA  CHIAMARE L'ATTENZIONE DEL P.P. CON UN SEMPLICE ''OP''. QUESTO PER  EVITARE DI CALCIARE A CASO


APPOGGIO LUNGO

APPOGGIO lungo con  a terra doppio paletto:







APPOGGIO CORTO & LUNGO 





SVOLGIMENTO:

NELLA PRIMA FASE  L'APPOGGIO,COLUI CHE DEVE RICEVERE IL PALLONE CIOE' IL GIOCATORE CENTRALE 1 . RICEVE UN PASSAGGIO SVOLGE UNA  RICEZIONE  DELLA PALLA  (STOP ORIENTATO)DI INTERNO DEL PIEDE , O CON LE MODALITA' SCELTE DAL MISTER. NELLA SECONDA FASE C'E' LO SCARICO DEL GIOCATORE 1 AL GIOCATORE POSTO ESTERNAMENTE NELLA PORTINA, LA SPONDA . ENTRAMBI I GIOCATORI NON DEVONO  MAI PERDERE DI VISTA LA PALLA E LA SUA TRAIETTORIA .



CENTRO = GIOCATORE N* 1

SPONDE = GIOCATORI N° 2-3-4-5



1^ steep con palla in mano ed eseguono gesti tecnici : di piatto,di collo di testa ecc...


2^ steep palla a terra 







IL GIOCATORE  VA' INCONTRO A SUA SCELTA VERSO I GIOCATORI POSTI ALL'ESTERNO DEL QUADRATO.2-3-4-5 CIOE' LE SPONDE.

1^ CORSA INCONTRO DEL GIOCATORE 1 VERSO UN GIOCATORE CON P.P.  IL GIOCATORE 1 L APPOGGIO, CHIAMA PALLA  RICHIAMANDO L ATTENZIONE  DEL POSSESSORE PALLA, LA SPONDA, CHE  SCARICA  ALL' APPOGGIO (IL GIOCATORE CENTRALE 1)  ESEGUENDO  IL CLASSICO UNO - DUE..
2^ RIENTRA CON UNA CORSA LATERALIZZATA AL CENTRO DELL QUADRATO E AGGREDENDO LO SPAZIO CAMBIA STAZIONE E  POSSESSORE PALLA





VARIANTI:


  1. L'ORDINE DEGLI APPOGGI E PASSAGGI  DEL GIOCATORE 1 ,CON I GIOCATORI 2-3-4-5- PUO' AVVENIRE SCEGLIENDO UN SENSO: ORARIO E ANTIORARIO O CASUALE OPPURE PRECEDUTO DA UNA CHIAMATA DEL NUMERO del P.P. DA PARTE DEL MISTER
  2.  IL CENTRO 1 O LE SPONDE POSSONO  GIOCARE  CON TOCCHI LIMITATI, 1 O 2 TOCCHI,
  3.  PRIMA DEL RIENTRO E DOPO RIAVERE SCARICATO IL PALLONE, IL CENTRO 1 CONTINUA LA CORSA ED  ESEGUE UNA PRESSIONE ALLA SPONDA 2-3-4-5.
  4. SI POSSONO METTERE DEGLI OSTACOLI BASSI ECC..  DAVANTI ALLE SPONDE ........DA  SALTARE DOPO  O PRIMA  DELL APPOGGIO....
  5. IL CENTRO PRIMA DI RICEVERE ESEGUE O UNA FINTA O UN CONTRO MOVIMENTO
  6. IL CENTRO E LE SPONDE ESEGUONO UNO STOP ORIENTATO, A SEGUIRE 
  7.  IL CENTRO 1  PUO' GIOCARE  CON TOCCHI LIMITATI, 1 O 2 TOCCHI,.








E' POSSIBILE TRASFORMARE L'ESERCIZIO IN SITUAZIONE DI GIOCO :

AGGIUNGENDO UN AVVERSARIO, IN COSI DETTO DISTURBATORE , O SABOTATORE AL CENTRO, UN MARCATORE DEL GIOCATORE IN CENTRO 1 .
 L OBBIETTIVO E'  DI AUMENTARE LE DIFFICOLTA' SIA DI MOVIMENTO CHE DI PENSIERO AL GIOCATORE N° 1 . 
QUESTO  COMPLICAZIONE AUMENTA LA ,DIFFICOLTA' .
SVILUPPA IN MANIERA NATURALE LA CAPACITA' DI ESEGUIRE FINTE E CAMBI DI DIREZIONE DEL GIOCATORE IN CENTRO 1 PERCHE' DEVE  DIVINCOLARSI DALLA MARCATURA E ANDARE INCONTRO ALLA SPONDA.



In conclusione, in base all'obiettivo e alla creatività del tecnico si possono inserire molte variabili e con crescenti difficoltà.




Appoggio lungo: valgono le regole soprascritte 









      Appoggio corto con marcatore ,prima semi attivo e successivamente attivo
La situazione sopra descritta con l'avversario presente è molta dispendiosa, consiglio il cmbio di tutte e due i giocatori ala centro ogni 6/7 minuti
Il passaggio al compagno ben eseguito e una  dimostrazione di fiducia dell'altro, del appoggio. Accettare un compagno è importante e si esprime nella fluidità del gioco.
Il gioco del calcio, che è un gioco fortemente collaborativo , chiede dei giocatori disponibili e generosi.


grazie 

misterEzio



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