3° Allenamento tipico metodo "allenare la prestazione


ALLENAMENTO DI FORMAZIONE
metodo "Allenare la prestazione"




                                "mai smettere di GIOCARE"


E' Chiaramente  mio obbiettivo  è di  insegnare ai ragazzi e  di pemettere loro di giocare a calcio mettendo  in pratica il mio metodo. Prediligo l'aspetto situazionale.
Voglio far svolgere ai ragazzi un allenamento formativo.
Deve anche fare  emergere il senso e importanza del gruppo , inteso come forma importante e decisiva, e inevitabile  per raggiungere qualsiasi successo e obbiettivo.


misterEzio a tavola.............................



Salto l'inizio allenamento, la parte iniziale  quindi l'accoglienza, il riscaldamento ecc.. e vorrei descrivere direttamente la parte centrale e finale dell' allenamento. Andare al nocciolo della questione! e dell'allenamento.
La parte che questa volta voglio evidenziare  appunto,  e ripeto,  è la parte centrale dell'allenamento. 

In questa parte , il gruppo si divide in due sotto gruppi che giocano e lavorano in due metà campo in contemporanea con  circa 10 giocatori per gruppo.
Il primo 1^ Gruppo; produce alta intensità con situazione di gioco.
Si eseguono in contemporanea due partite a ranghi e spazi ridotti , possibilmente due partite tre contro tre. Oppure anche 4 x 3 con jolly  che gioca sempre con la squadra con la squadra in possesso palla. 
Due campi adiacenti con 4 portine.
Inizio con il comprendere , includere  nelle partite , la rimessa laterale e i calci d'angolo per circa 5 minut.
Inoltre creo una superiorità numerica: quando il pallone esce,  il giocatore è costretto ad andare a  riprenderla . Creando nella propria squadra una inferiorità numerica, io nel frattempo  rimetto in gioco un altro pallone  Il giocatore che ha raccolto la palla è costretto conducendo con i piedi, a riportamela e solo allora può riprende a giocare,  interropendo così la momentanea inferiorità numerica. 
Poi  dopo 6 minuti circa , tolgo  ai ragazzi la possibilità di riprendere il pallone n caso di uscita del campo dello stesso.
Rimetto io in gioco il pallone , in diverse zone del campo, a mio piacimento, sia in zona difensiva che offensiva .
Il ritmo diventa incalzante e  l'intensità si alza repentinamente.




tre contro tre in due campi
Regole:
Zattera* "battere  un 5"







L' altro il  2 ^  gruppo  crea media intensità  nella metà campo restante giocando  un sei contro sei con i portieri e due porte. 
In questo caso il mister può valorizzare lo sviluppo del gioco, dal portiere, le verticalizzazioni e le finalizzazioni  e permettere corner e aut ecc.. Prediligo sviluppare il dribling in genere ma in particolare il dribling dorsale dopo uno scarico dell'appoggio. Alleno il più possibile la mobilità,  il correre, il movimento  del giovane giocare . 



               6x6 con portieri , anche questa volta se ho giocatori in                       più, gioco con il jolly, Zattera* 





Manteniamo i due gruppi separati 15 minuti



3^ gruppo, secondo momento,  dopo i 15 minuti.
Tutti assieme , con  tutti i giocatori , rallento il ritmo.
Permetto a loro  il  recupero attivo. 
All'interno di un cerchio ,  ognuno dei ragazzi, è in possesso di una palla.
Faccio eseguire a piacere esercizi di tecnica individuale , random,  casuale.   L'ordine dei gesti  dell'individualità tecnica viene scelta autonomamente dal giovane giocatore in maniera  casuale, a scelta.
Ogni giocatore ,in possesso palla , deve inventarsi ad esempio  palleggi ,  e con esecuzione dei più svariati  gesti tecnici individuali, con varie conduzioni a scelta  con finte , cambi di direzioni, in linea , in diagonale con velocita ecc. 




L' obbiettivo è di non rimanere passivi,  e con piccoli spostamenti rimanere attivi e in movimento, sempre in leggera corsa o accelerazioni ,  sempre a loro discrezione. 
All' interno del cerchio devono fare attenzione al traffico,  autentico sabotatore, non devono scontrarsi, mantenere  il pallone vicino ai propri piedi , quindi in una visione periferica che costringe loro in conduzione palla,  di  non solo preoccuparsi del  pallone, ma anche dei compagni vicino .
Poi il mister per alzare il ritmo e la complessità dell'esercizio  e la densità , può pian piano chiudere, restringere il cerchio aumentando le difficoltà. Sono costretti vedere palla e avversario e spazio. Possono anche con pallone a terra, scambiarsi il pallone.

Dopo 15 minuti circa ritorno ai due gruppi, invertendoli. Ed eseguo le due situazioni di gioco precedenti  altri 15 minuti

 4^ gruppo : Alla fine dei 15 minuti faccio svolgere la partita a tutto campo , e spesso un torneo a due campi con 4 squadre con 4 portieri o portieri volanti. E' d'obbligo  dopo ogni  goal "battere un 5 " con tutti i giocatori della stessa squadra. A mia discrezione posso chiedere che il "battere il 5 " mi coinvolga ed ogni squadra che segna lo condivida  assieme a  me. 



Come al solito mantengo questi vincoli tecnici:
- Non giocare il pallone a caso
-L'azione parte sempre dal portiere con giocata corta
-Mantenere la zattera*



  *In tutti e tre i casi il mister e i giovani giocatori devono tener presente del concetto e quindi devono avere un comportamento in campo della  ZATTERA, con la  massima collaborazione non devono capovolgere l'imbarcazione .
" Siamo tutti nella stessa barca".



I ragazzi, i giovani giocatori , devono tenere a galla la zattera , senza rovesciarla  ( il CAMPO) occupando le porzioni di campo  con equilibrio e intelligenza . Diventa un inevitabile  invito ai ragazzi di collaborare , aiutarsi. 
Mi piace spesso avvicinare il concetto di Zattera, libero spazio e copro occupo un altro spazio , al volo un aquilone incerto e in equilibrio. L'attenzione viene rivolta specialmente alla distanza del possessore palla e quindi al movimento senza palla. Allo spostamento dinamico del giocatore. La  troppa densità dei giocatori e avvicinamento di più giocatori al possessore palla  provoca il ribaltamento. Ogni tanto fischio e fermo la partita per capire se il galleggiamento è possibile.......Il riconoscimento dell'altro e della sua distanza è importante .Il giocatore non deve mai perdere il contatto visivo verso l'altro

In questo particolare all'enanento, penso fortemente formativo , si allenano sia le capacità condizionali che coordinative. Quest'ultime organizzano il movimento, inteso,per me, quello in partita ,durante la prestazione. 
Il ragazzo impara, e memorizza subito i movimenti che comporta  giocare una partita, in tutte le sfaccettature e variabili. Senza dover intraprendere strade ,molto discutibili, di esercizi fine a se stessi,scarni e freddi  e con poca capacità di incidere nella crescita del giovane giocatore



.

Il mister deve avere un atteggiamento come il giocatore, molto attivo e molto presente.
E' con il suo intervento, a dimostrazione del suo personale termometro che legge continuamente la situazione in tutte le forme, che il giocatore mostra,che dimostra nella volontà di provare.
IL mister partecipa in maniera presente,attiva,  valorizzando anche con  la sua voce, con tono variabile  , frasi sempre di rinforzo e di stimolo per il giovane giocatore. Il giocatore e il mister si devono spesso mettere nello stesso piano., intendo psicofisico mentale. Il giovane giocatore rimane l'assoluto protagonista , il mister lo spinge , l 'ho aiuta , lo accompagna nella sua crescita di calciatore e persona.



Riassunto delle tempistiche dell'allenamento:

- Riscaldamento, accoglienza
- Due sotto gruppi
- Tutti assieme con palla
- Ancora due sottogruppi
- Partite finali ,  meglio due in parallelo ,  con torneo e portieri



Durata allenamento due ore


" Mai smettere di giocare"

"invertiamo la rotta"
Grazie
misterEzio

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