1° allenamento funzionale




Metodo: "Allenare la prestazione"






E' mia, mirata,  volontà di non voler  mai rimarcare ai giovani giocatori e dire durante gli allenamenti e in altri importanti occasioni frasi come  "oggi bisogna vincere"  o che oggi è fondamentale vincere ,  (mai visto un calciatore che scende in campo per perdere!) Non  metto mai in discussione l' impegno dei ragazzi, che ritengo sempre scontato. Piuttosto parlo  e analizzo , spesso della qualità della nostra e analizzo  sia  la singola che la prestazione  della squadra  di gruppo.
E' mia  scelta di non prendere in considerazione e di conseguenza, prendo le dovute  distanze  da questi   concetti   retorici e  superati. 
Il giocatore ci tiene a  vincere e per questo si impegna e si prepara  anche  durante gli allenamenti    ma non  deve  rimanere schiavo del risultato.
Chiedo al giocatore,  il giusto rispetto dei componenti del gioco,  Sia delle cose : spogliatoi ecc.. che dei compagni, come avversari, mister e  specialmente , avere rispetto, del risultato finale e  altro. Chiedo a loro il giusto ed equilibrato sacrificio  e ascolto,  verso il giocare a   " calcio" , da considerare il gioco più bello e  piacevole del mondo.  Il gioco  non è mai a fine a se stesso . 
Ogni risultato avviene attraverso il gioco. 
Chiedo , a loro giocatori ,  rispetto  anche  verso le figure che gravitano attorno alla partita. 
La parte piú difficile e complicata coinvolge, ed è ,del  mister e  della società . 
Il mister deve  poter fare  giocare tutti i giovani giocatori, senza escludere  nessuno. 
Il calcio deve includere e non escludere!
Le figure di adulti che gravitano nella società ,  non devono incappare nella famosa frase che i giovani giocatori dicono al mister incoerente ..."Non è giusto!"....... "Non e' giustooo".
Il mister deve essere esempio, per i giovani giocatori, di coerenza e lealtà e coretteza .



Il mister  deve rispettare  la  giusta e leale  meritocrazia e non per questo pensare che ci siano giocatori  scarsi o non adeguati e  non all'altezza di giocare.
Precisato e premesso tutto ciò, in questo articolo, desidero descrivere l'allenamento dedicato alla  esposizione  della prima parte dell'allenamento, PRIMA FASE. Tralasciando sia la parte centrale  che finale dell'allenamento. 
La prima parte dell'allenamento  comprende l'accoglienza e il riscaldamento. Il  concetto  di Riscaldamento da me  è spesso  non considerato ed è  ormai superato  nella categoria  giovanile .
Considero il riscaldamento, facente parte della accoglienza  e la ricerca , per il  giovane calciatore, della ottimale attenzione e giusta intensità ,  che deve essere graduale. Alla fine  dell'attivazione deve raggiungere  l' alta intensità,  e la massima concentrazione, per  prepararsi così a carichi successivi.





Figure sopra che mostrano un allenamento alternativo....


Nella attività di base,  ormai non è più corretto di parlare di riscaldamento, sostituito oramai dalla accoglienza o di attivazione , con naturale  scarico motorio. 
All'inizio all' allenamento, accolgo i ragazzi e li saluto uno ad uno.  A seconda del loro arrivo  si vanno componendo prima un campo con due portine  piccole e poi a rosa ultimata saranno  due 
i campi , sempre a portine ridotte .










 Due Partite  in una metà campo, che pian piano e  successivamente. si compongono e  composte  da più giocatori, Molto  dipende dall'ordine d'arrivo al campo dei giocatori stessi.

poi il gruppo si allarga e così la seconda partita ,sempre a ranghi e spazi ridotti e a portine ridotte.




Durante queste partite, con ritmo basso , non intervengo e lascio loro  scaricarsi e staccarsi dalla attività precedente,  cioè di  attivarsi. Io aproffitto di scambiare quattro chiacchere, sempre positive e di rinforzo, con qualche giocatore.



Nulla mi impedisce, di svolgere come inizio, come accoglienza ,  anche   una partita a tutto campo unica.
Dopo 15/20 minuti interrompo e con il  cerchio di accoglienza ,spiego a loro come sarà   il proseguo  dell'allenamento,  e presento l' esercizio situazionale :
 Inizio l'esercizio con due/tre palloni e quindi con due o tre possessori palla  e poi pian piano ne aggiungo in  campo altri. Alla fine aggiungo un guastafeste , un  avversario, un marcatore ,  semi attivo e poi attivo.


                Inizio con due palloni poi tre ecc...








Se partecipano all'esercizio - situazione più  di 18 giocatori , organizzo lo stesso esercizio in due campi. 
A discrezione del mister.


Descrizione dell'esercizio situazione:







Esercizio - situazione:
Tutti in cerchio si muovono liberamente, in situazione  random.
Inizio con tre palloni e circa 14 ragazzi. 
All'inizio  la palla deve essere tenuta in mano.
I tre con la palla devono scambiarla con il compagno accorrente prima appoggiando, come se  fosse in un fallo laterale ; a parabola sopra la testa e poi successivamente eseguono passaggi come  se giocassero a Rugby.
I principi basilari per  il funzionale svolgimento  di questo esercizio sono :
-Non giocarla a caso
- chi la riceve, si pone a distanza di gioco , deve chiamare palla  per ottenerla , con un "OP" ed è chi riceve palla , l' apoggio che comanda il passaggio , lo scarico.
- I giocatori con palla devono garantire ,l?occupazione del terreno di gioco, con equilibrio , vedi il concetto tattico di ZATTERA.
- Nessuno dei giocatori deve rimanere fermo. Il calcio è un gioco in cui il movimento , dinamico, è necessario per ricevere e conquistare  palla. Se non cè corsa non si riesce a fare gioco, a sviluppare nessuna azione.
Spesso chiedo , anzi di continuo il giocatore dovrebbe chiedersi sia  con o senza palla:
" DOVE SONO ? "  
Il mister  deve ricordare al giocatore che è l'obbiettivo che regola il movimento, lo spostamento. senza e con palla .

Successivamente con i giocatori giocano con   palla  ai  piedi , palla  a terra , faccio eseguire alcuni  gesti tecnici  a coppia , che vengono complicati  successivamente con la presenza di  due  o più sabotatori.
 Già il traffico dei giocatori , la densità, in uno spazio limitato e successivamente con un marcatore semi attivo o atttivo e poi con l'aggiunta delle sponde che possono essere 4 o altro o addirittura anche con due portieri,  ebbene tutti questi vincoli tecni e tattici  risultano creare stress e  molte complicanze  per i giocatori .





Divido il gruppo con due o tre casacche di colore diverse, e chiedo a loro di giocare dove vedono un compagno che collabora che si propone che risulta complice. Devono eseguire lo scarico pallal passaggio sempre  a distanza di gioco . 
La conduzione palla va eseguita ,  con l'esterno del piede.
Il  tempo del esercizio  è di circa 5 minuti PER STEP:
- 2  tocchi  scarica il pallone scappa in un altra direzione  
- Conduzione ad un tocco o a tocchi  liberi....
- Mai passare allo stesso colore 
- Il primo giocatore gioca ad un tocco l seconda a due ecc..
- Due tocchi e va in pressione sul possessore palla
- Precede lo scarico con una finta 
- Precede lo scarico con doppio passo, con palleggio
- Stop a muro e scarico
_ Riceve palla ed esegue uno stop  orientato
- Lascia correre e riprende palla di fianco
-  Stop  di tacco e cambio direzione 
-Prima di ricevere palla esegue una corsa all'indietro laterale 
- Uno contro uno semi attivo
eseguo due ....tre... palleggi prima di scaricare la palla 
- Conduzione e scarico palla tutto con il sx
- Conduzione palla con il collo o con il piatto del piede ecc..

Successivamente posso tornare con palla in mano e far colpire di testa , oppure di dropp , o di piatto , di collo, petto e stop, controllo ecc, sempre con palla in mano.
 Infine aggiungo un marcatore, o più , nel cerchio che fungono da autentici guastatori, IN MARCATURA più o meno passiva.



Poi faccio recuperare e inizio la parte centrale........sempre in piccoli gruppi , di cui uno  esegue , rigorosamente , partite a ranghi e spazi ridotti.....e poi i gruppi vengono invertiti.

Ricerca della calma e direzione spogliatoi


misterEzio
grazie
invertiamo la rotta!






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