CAMBI DI DIREZIONI
Allenare la prestazione
I cambi di direzione
In questo post desidero analizzare i Cambi di Direzione, un gesto tecnico motorio sempre presente in partita reale. E' mia intenzione evidenziare la loro importanza nell'ambito della partita. Le traiettorie e modalità di movimento e di spostamento, con palla e senza palla, sono una costanza per il giocatore in partita.
Rappresenta una azione motoria intermittente , aciclica e viene preferita dal giocatore nel caso di stop orientato, oppure con finte per smarcarsi per ricevere palla, dribbling, conquista della palla o di opposizione all'avversario o di supporto al compagno in possesso.
Il giocatore nel compiere un C. di D. è chiamato a fare degli spostamenti brevi ,caratterizzati da accelerazioni, di intensità elevata da fermi o in velocità. Si può definire come una destrezza una abilità coordinativa motoria.
Questo movimento, questa abilità viene compiuta in un unico passo, con lo spostamento del corpo da un arto ad un altro. IL movimento tra la frenata e la ripartenza , con in mezzo un piegamento in vari angoli di piegamento:
vedi fig. sotto
Il giocatore esegue un autentico gesto di agilità specchio dalla propria abilità motoria frutto del proprio bagaglio di conoscenze.
Il gesto prevede un dispendio energetico, gesto di forza, che provoca un determinato valore di stress, causato da questo movimento improvviso rapido che non permette il tempo necessario per realizzare gli eventuali aggiustamenti.
L' accurata lettura e valutazione che precede il C di D. permette raggiungimento dell'obbiettivo.
IL C. di D. è un gesto atletico , una agilità, che presenta delle difficoltà di tipo coordinativo e di forza. E' una abilità di tipo complesso che il giocatore deve risolvere.
E' un gesto molto legato alla forza muscolare dell'atleta.
Durante una partita ci sono circa 1200 C. di D. un cambio ogni 10" secondi, di conseguenza si capisce dell'importanza di questo movimento di agilità, da compiere in maniera corretta .
Il C. di D. rappresenta una decelerazione, una spinta e una successiva accelerazione:
- cambio di frequenza degli appoggi
- la spinta può essere di carico sul piede d’appoggio o ripartita sugli appoggi di decelerazione accelerazione in riferimento all’angolo e agli schemi motori del calciatore
- sbilanciamento – bilanciamento del corpo
Un cambio di direzione nel dribbling se ben svolto deve essere anticipato sempre da una FINTA d'inganno sull'avversario
PUO' ESSERE ALLENATA CON O SENZA PALLA
il dribling è il gesto tecnico motorio che più lo rappresenta
Il cambio di direzione si può allenare sia a secco , con il pallone
e in maniera situazionale con l'avversario. Per quanto mi riguarda le squadre della attività di base dopo aver fatto alcuni esercizi analitici di spiegazione del gesto, poi lo esercito con il dribbling espressione del duello 1 vs 1, quindi viene allenato in maniera situazionale, con l'avversario presente, con le partite a ranghi e spazi variabili.
Esercizio senza palla che descrivo nella figura sotto è ideale per le squadre in cui la crescita biologica è la stessa della età cronologica, le parti di linea tratteggiate sono ad intensità bassa di recupero. mentre le parti di linea continua sono tratti di alta intensità e velocità di esecuzione..
Si può svolgere anche con pallone ai piedi e con avversario presente con funzione di ostacolo in atteggiamento passivo.
Tempo IN MINUTI per step per esercizio è l0'. Per completezza, viene svolto prima in maniera analitica.
Nel successivo esercizio, al giocatore, viene chiesto anche l'uso anche degli arti superiori, il braccio che accompagna il movimento della finta per poi eseguire il cambio di direzione . Chiaramente consiglio di trasformare esercizio in situazione sia con palla e con la presenza dell' avversario....
Sempre nell'insegnamento didattico analitico oltre alla scaletta si può fare uso anche di cinesini e meglio ancora di alcuni paletti. E' importante anche allenare le scelte spazio temporali e motorie coordinative.
Con il movimento, cambio di direzione, può essere effettuato davanti o dietro al cinesino o al cono. Nel farlo i giocatori devono sforzarsi di guardare in altre direzioni e non solo davanti o il pallone.
Riuscire ad eseguire dei cambi di direzione in maniera formativa ed efficace , aiuta il giocatore a superare l'ostacolo, rappresentato dalle situazioni di gioco che avvengono in partita.
Eseguirlo in maniera corretta, aiuta a risolvere i problemi motori improvvisi, imprevisti durante la partita, durante l'azione di gioco.
Molto formativa è quando se l'esercizio viene eseguito e a specchio in presenza dell'avversario con o senza palla.
Oltre in maniera didattica - analitica lo step successivo sarà con l'uso del pallone e presenza dell'avversario, con finta d'inganno e C.di D. cercato voluto a sx e a dx. , in duello esaltando il dribbling.
Possono essere introdotti anche giochi sfide 1 vs 1 in cui finte e cambi di direzione si svolgono inconsapevolmente:
Svolgendo durante gli allenamenti più proposte possibili di situazioni di partite a ranghi e spazi variabili si verifica l'efficacia dell'insegnamento analitico. Il giocatore deve riuscire a trasferire il C. di D. nella partita reale.
Sarà appunto la situazione di gioco, la partita che mostrerà quanto decisamente è più formativa la sua memorizzazione.
Il giocatore, durante la situazione , avrà più elementi da tenere presenti come l'avversario , la palla e il compagno ecc.. In questo caso, la partita IL GIOCO, come ad esempio in partite a ranghi e spazi variabili, risultano più completi per l'apprendimento. Sono mezzi più immediati , comprendono gli stessi elementi presenti nelle partite reale. Le giuste condizioni per la memorizzazione definitiva del gesto del C. di D.
L'insegnamento del C. di D. deve passare prima da esercizi in cui il gesto viene scomposto e spiegato nei dettagli. Ogni esercizio analitico, che non prevede la presenza dell'avversario deve essere accertato e solidificato l'apprendimento in partita reale.
MisterEzio