IL RISULTATO?????
IL RISULTATO
METODO : ALLENARE LA PRESTAZIONE
Mercoledì 11/09/2019 ho
assistito all'incontro inerente all'organizzazione dell'attività di
base.
Ho assistito per
l'ennesima volta ad una discussione sterile, che non ha portato a
nessuna conclusione, il cui argomento principale è stato la gestione
del “risultato” di fine partita dell'attività di base.
Il dibattito riguardava
ancora una volta la decisione di scrivere o meno i risultati
numerici di fine partita che vengono già scritti da alcuni
quotidiani e dai social ma non dalla FGCI. Penso che il risultato
sia la componente di un gioco finalizzato e sono d'accordo e
condivido che i veri protagonisti nell'attività di base siano i
ragazzi e il loro poter e voler giocare. Sono convinto , però, che
anche vincere o perdere con la giusta dignità ed equilibrio sia
importante, per loro e per noi adulti. Noi allenatori, genitori,
dirigenti e presidenti abbiamo la responsabilità di come trasmettere
e gestire il significato del risultato finale.
Parliamo di un gioco, una
sfida tra due squadre, in cui ci deve essere un vincitore (pareggio
non compreso). I bambini conoscono benissimo il risultato finale e
spesso si confrontano fra loro (esordienti) senza bisogno di
scoprirlo sui giornali o sui vari siti. Come sapete alleno gli
esordienti e ho fatto un piccolo sondaggio, chiedendo ai ragazzi, chi
fra loro a fine partita guardasse sui social i risultati . Il
risultato di questa piccola indagine? Solo 1 ragazzo su 42 lo fa' e
con poco interesse. Probabilmente bisognerebbe fare lo stesso
sondaggio agli adulti e a tutte le altre figure di riferimento che
compongono tutti i nostri settori giovanili. Quale sarebbe il
risultato secondo voi?
Mi chiedo : il gioco del
calcio è veramente dei bambini e dei ragazzi? Sono realmente loro
gli autentici protagonisti? In base a come ci stiamo comportando, non
penso.
E' più responsabile e
convincente da parte nostra trasmettere ai bambini e ai ragazzi, i
giusti e i sani valori che il risultato finale di una partita
dovrebbe aiutare a trasmettere.
Per i bambini e i ragazzi
il risultato è importante, ma ancora più importante, e questo l'ho
imparato dalla mia esperienza nel settore, è per loro il semplice
giocare e partecipare.
Penso che il problema non
sia vedere il risultato scritto nei vari comunicati come nelle
distinte, nei quotidiani o nei social ecc..ma al contrario il
problema risiede nel rifiuto da parte della FGCI di scriverlo in
maniera chiara ed aperta.
Penso che il problema
ancora una volta sia come noi adulti viviamo la partita e
specialmente il risultato finale, che la maggior parte delle volte
non ha niente a che vedere con quello dei bambini e dei ragazzi.
Il problema, mi sento di
aggiungere , non è scrivere il risultato finale di una partita ma
fare in modo che non si arrivi a punteggi esagerati ed umilianti come
i famosi 20 a 0.
I ragazzi vogliono
unicamente poter giocare senza essere umiliati e senza sentirsi
carichi di pressioni ed ansie che noi adulti spesso e volentieri
trasmettiamo. L'esito finale è tangibile a tutti, esiste, e fa parte
del gioco. Evitiamo di comportarci come gli struzzi, mettere la testa
sotto terra, non scrivendo i risultati numerici.
Serve intervenire e
essere più presenti nei campi, in maniera visibile, confrontandosi
serenamente anche con realtà periferiche come la nostra. Sostenendo
e incoraggiando un calcio in cui il ragazzo sia il vero protagonista.
Per fare un esempio, alleno da quasi 30 anni e non ho mai avuto il
piacere di vedere un delegato della Federazione prima di una partita
dei miei esordienti.
La mia non vuole
assolutamente essere una polemica.
Per concludere, penso che
i ragazzi siano come spugne e che noi adulti abbiamo il dovere di
filtrare le informazioni che loro assorbono. Preferirei che tutto sia
trasparente e che l'adulto facesse l'adulto senza interferire in
maniera maldestra e antieducativa nei confronti dei nostri ragazzi.
Grazie dell'attenzione.
INVERTIAMO LA ROTTA
MisterEzio