ALLENARE LA PRESTAZIONE "più situazioni e meno esercizi"
Metodo di misterEzio:
"Allenare la prestazione"
Proseguo nel descrivere il significato del mio metodo, che rappresenta anche il mio stile per allenare. Nel mio modo di allenare diventa prioritario formare il giocatore - persona, in rapporto con il gioco continuo in situazioni , con la presenza reale e continua dell'avversario.
Il mio modo di impostare gli allenamenti è molto legato al gioco reale, alla prestazione alla partita. Alleno in maniera prevalentemente SITUAZIONALE.
Il mezzo principale sono le partite a ranghi e spazi diversi e con temi e regole variabili .Questo mi permette di osservare e migliorare l'atteggiamento e le reazioni del giocatore che ha , nel convivere con le incertezze e difficoltà che esprime il gioco del calcio, con azioni non sempre di facile lettura o di soluzioni.
Allenare il pensiero del giocatore e quindi la sua reazione legata alla complessità di una azione di gioco è importante, fondamentale, per conoscere meglio le variabili imprevedibili che una partita presenta. Le situazioni di gioco che presento sono una piattaforma multifunzionale ed l'ambiente ideale del giocatore per conoscere, apprendere tutte le variabili imprevedibili dello sviluppo del gioco .
Lo sviluppo e le dinamiche all'interno di una azione non sono mai lineari, ma intermittenti, acicliche, sempre differenti fra loro.
Il calcio è un gioco imprevedibile, articolato, intricato, tortuoso tutti termini che rispecchiano azioni di gioco esprimono una autentica apparente "confusione" che in realtà manifesta un gioco molto complesso.
In questi termini il giocatore deve quindi scoprire e conoscere le variabili imprevedibili del gioco. Solo così riesce trovare ,nel tempo più breve possibile durante lo sviluppo delle azioni di gioco, la soluzione , la risposta, più adeguata e più conveniente per se e per la squadra.
In situazione di difficoltà o di impostazione del gioco , ci deve essere un collegamento fra il ragionamento e la scelta più efficace cioè la decisione più conveniente, nel tempo più breve possibile. Il giocatore in possesso palla , ad esempio, in brevissimo tempo, deve mettere insieme tutte le informazioni riguardanti l'azione di gioco ( campo visivo ) .Più assimila nozioni, informazioni, più riesce a dare una risposta efficace.
Ne consegue che il calcio è anche un gioco decisionale ma in un ambiente complesso. Nella prestazione , nel gioco c'è una "cellula impazzita"😄 , un disturbatore cioè L'AVVERSARIO' autentico sabotatore della uniformità del gioco.
L' avversario è l'elemento di rottura del gioco lineare.
In realtà la presenza continua dell'avversario accelera l'apprendimento tattico,tecnico, motorio coordinativo e condizionale.
E' ,proprio, l'avversario l'autentico stimolatore per accelerare l'apprendimento, è il motore che facilità la conoscenza del gioco. Detta i tempi e i modi in cui il giocatore deve trovare soluzioni decisioni più efficaci. Spinge e obbliga il giocatore durante le azioni di gioco ad un ragionamento che prevede una analisi, una elaborazione, e una scelta finale, la migliore scelta ,sempre in difficoltà tattica e sempre in tempi brevissimi.
L'avversario è il vero ISTRUTTORE. L'avversario ,sempre presente , mette in difficoltà il giocatore e il suo equilibrio psico motorio tattico -tecnico.
Mi piace fare il paragone, ES. con la persona che cade in acqua, ha due scelte : o impara a stare a galla (decisione efficace 😀 ) o ......va sotto ( palla riconquistata dall'avversario 😠).
Quindi le situazioni, partite a ranghi e spazi diversi, con vincoli tecnici tattici e con pressioni temporali o psicologiche sono il mezzo più efficace e formativo per conoscere tutte le variabili del gioco reale , cioè della partita. Abitua il giocatore ad affrontare il nuovo, in maniera elastica.
Le situazioni allenano la tecnica , la tattica , le capacità motorie coordinative e le capacità condizionali creando alta intensità. Seguono il principio che è "l'obbiettivo che regola il movimento e il pensiero".
Per me scomporre o meglio frazionare azioni di gioco o parte di esse eseguendo esercizi con e senza palla non serve a nulla. In questi esercizi , il più delle volte ripetitivi e noiosi, non c'è nessun apprendimento e neppure memorizzazione.
Sono l'avversario e quindi le situazioni i veri strumenti per migliorare la tecnica individuale e il gioco collettivo, la tattica.
La situazione, con la presenza dell'avversario , è un mezzo autentico , naturale, inconsapevole, che facilita, agevola l'apprendimento calcistico reale.
Unico vero ISTRUTTORE per conoscere a fondo le dinamiche del gioco. Così l'apprendimento avviene in maniera più formativa ,incisiva e duratura e aiuta e stimola il giocatore a scegliere il movimento motorio e di pensiero più adeguate.
Le situazioni, con la presenza continua dell'avversario sono il fondamento per un allenamento veramente formativo e costruttivo. Aiuta a capire la complessità delle variabili presenti in partita e migliora il pensiero tattico.
Il cervello svolge una molteplicità di processi neuro motori...ecc..distinti e diversi tra loro. Così accade in situazione. L' apprendimento e la conoscenza avviene in maniera naturale e inconsapevole, sempre in difficoltà tattica.
Allenare lo specifico per me è efficace farlo solo in situazione. Le azioni stesse sono un insieme di situazioni uniche che si presentano sempre in maniera diversa e complessa.
Concludo affermando che l'unità di base , l'allenamento, deve essere saturo di situazioni e non di esercizi analitici.L'allenamento deve copiare e deve essere ispirato alla partita.
Svolgiamo , durante gli allenamenti, più situazioni e meno esercizi.
grazie
Questo libro dimostra in parte la mia convinzione: E' la dimostrazione che si impara e si conosce il gioco del ⚽calcio.... Solo giocando...E' dal lontano 1989 che le situazioni nei miei allenamenti sono IL MEZZO principale.
grazie
misterEzio