Due metodologie a confronto. Conduzione palla lineare e conduzione palla situazionale
Le conduzioni palla svolte in allenamento a campo aperto per il mio metodo "allenare la prestazione" non sono utili, non aiutano a prepararsi alla partita vera. E' vero che non esiste una metodologia certa, assoluta che possa portare risultati immediati in partita ma questo esercizio svolto in questa maniera non è formativo per il giocatore e ha poco a che fare con il gioco del calcio. E' anche vero che i metodi classici hanno raccolto dati poco confortanti. Infatti la statistica, dice che il rapporto degli infortuni fra la partita e gli allenamenti è 12 in partita e 2 in allenamento. Qualcosa nel metodo classico di allenamento non quadra, non è efficace. Riprendendo l'affermazione iniziale vorrei essere più chiaro. In allenamento si allena spesso la conduzione palla facendo portare palla al giocatore in linea o altro sempre a campo aperto. Nel mio metodo non è previsto questo esercizio, o meglio qualsiasi tipo di conduzione prevede la presenza dell'avversario. Nella conduzione a campo aperta il giocatore è unicamente attento alla palla, nella conduzione, nel gesto tecnico. Lo sguardo è unicamente rivolto alla palla e alla qualità di fare il gesto tecnico, così facendo si allena una abilità chiusa, specifica che non sempre ha dei risvolti in partita reale. Con la presenza dell' avversario tutto cambia. il P.P. non è più attento solo alla palla ma deve considerare molti altri fattori così detti guastatori. Lo sguardo è rivolto anche all'avversario, al compagno, alla porta e' preoccupato a mantenere e proteggere palla più a lungo possibile in difficoltà tattica fino alla successiva giocata. Stiamo analizzando la conduzione , una abilità aperta e complessa, caratteristica importante per il gioco del calcio. La conduzione con l'avversario diventa incerta e imprevedibile a causa della presenza dell'avversario. La sua presenza è avvertita dal giocatore anche emotivamente. Sicuramente l'apprendimento è molto più convincente e consapevole in situazione. Con l'avversario alleniamo più particolari, più abilità aperte e ha riflessi positivi anche dopo nella partita reale. Questo esempio della conduzione rende più chiaro la differenza dell'allenamento creato dalla metodologia classica e della mia metodologia "ALLENARE LA PRESTAZIONE" prevalentemente situazionale. Infatti prediligo svolgere le conduzioni palla con avversario presente . Con marcatore che può avere un atteggiamento iniziale in parte passivo e poi attivo. In partita il giocatore ha moti elementi da considerare che rappresentano l'imprevedibilità del gioco.
Per ottimizzare gli allenamenti inserisco situazioni di gioco con varie regole e vincoli , con una regola fissa : l'avversario sempre presente. Capisco a questo punto la domanda ma come alleno la conduzione in situazione? ....in che forma?? In anzitutto alleniamo in situazione nn solo la conduzione ma più abilità tecniche sia in possesso palla che senza possesso palla. Comunque un esempio potrebbe essere far eseguire più partite a ranghi e spazi variabili 3vs 3 o 4vs 4 con rettangoli di gioco più lunghi del solito. Più precisamente 40/50 metri di lunghezza e 15 di larghezza. Manteniamo la larghezza molto simile alla solita partita a portine 3 vs 3 o 4vs4 .
Grazie
misterEzio