Vorrei iniziare con richiamare la vostra attenzione e invitarvi a leggere subito la descrizione delle due figure sotto:
FIG. 1/A 2/A e FIG. 2 .
Le due figure descrivono e confermano due pensieri. L'importanza del gioco per le nuove generazioni e il preoccupante disinteresse nei confronti dello sport da parte loro e delle famiglie. Pensieri che dimostrano che nelle nuove generazioni si stanno disinnamorando dello sport. Fare sport non rientra più nella volontà e convinzione ei giovani. Lo sport ha a perso fascino interesse e non è più una loro scelta naturale conseguente come accadeva.
Avrebbero certamente le motivazioni per farlo il problema è che non hanno resilienza a continuare con continuità nel tempo. Alla prima difficoltà abbandonano. Non hanno perseveranza.
La continuità, la perseveranza agevolano il legame del giovane giocatore con il gioco e la consapevolezza di "sentirsi capace".
Inoltre la famiglia probabilmente è distratta da altre cose sottovaluta l'importanza dello sport giovanile e non insiste. Non riconosce il peso e l'influenza che lo sport può avere sulla formazione della personalità del giovane. Il giovane quando si avvicina allo sport non è convinto della scelta. Infatti se non si appassiona in breve tempo abbandona e spesso con il consenso indifferente della famiglia.
Lo sport giovanile mai come ora può aiutare e accompagnare lo sviluppo della personalità del ragazzo in maniera positiva. Lo sport lo accompagna e lo aiuta a crescere. Lo sport è la metafora della vita: "Si vince , si perde si sbaglia ma c'è sempre una altra partita per riprovare a vincere e migliorare".
Vedi e leggi LE DUE FIGURE sotto:
FIGURE 1/A & 1/B:
FIGURA 1/A
IL GIOCO
FIGURA 1/B: Vedi sotto
Il gioco , lo sport giovanile sono portatrici sani di valori educativi pedagogici importanti che aiutano il giovane a crescere in maniera equilibrato. Lo sport il gioco del calcio (sport di squadra) è la metafora della vita quotidiana.
Oltre essere una occasione di gioco di movimento e di scarico psicologico e fisico è anche un momento di educazione in cui le relazioni con i compagni e avere altri riferimenti (oltre ai famigliari) sono necessari per migliorare la propria personalità. Lo sport giovanile è un lasciapassare per una crescita più serena ed equilibrata.
Vedi e leggi figura 2
FIGURA 2.
Sono molto diminuiti i giovani e le famiglie che ritengono che sia importante fare sport come il calcio gioco di squadra. Spesso per chi decide di farlo le convinzioni sono poco credibili. Sono motivazioni così poco credibili che si arrendono e abbandonano alla prima difficoltà. Hanno una scarsa RESILIENZA alle difficoltà al sacrificio.
Dopo queste riflessioni penso che siano i mister possano riuscire ad invertire la rotta dell'abbandono allo sport giovanile. Possono trasmettere ai ragazzi motivazioni interne solide necessarie per appassionarli al gioco. Se le motivazioni interne le auto motivazione e la passione sono superiori alle motivazioni esterne (fragili e poco resistenti ) allora al ragazzo scatta l'attaccamento allo sport.
Il mister deve diventare il tramite il ponte del desiderio del giovane giocatore cioè di giocare a calcio. Il gioco stesso e il poter giocare completa l'opera di convincimento a far scattare al giovane giocatore l'attaccamento per lo sport.
Riflessioni:
Ho avuto recentemente la possibilità di confrontarmi con un mister che la pensa diversamente da me, in fatto di metodologia per allenare. Lui asseriva che è importante integrare e fare spesso allenamenti con esercizi a secco con obiettivi specifici fisico condizionali o di tecnica tattica. I richiami della forza velocità e resistenza era nel suo metodo necessario. Inoltre fra le righe ho capito che anche aggiungere a questo metodo la una gestione del gruppo squadra piuttosto autoritaria . Rappresentava il prototipo di mister che da sempre "combatto" e che respingo. Lo ritengo, in parte, responsabile del DROP AUT. Purtroppo questa filosofia è ancora dilagante e molto presente in molte categorie nella attività di base. Molti anni fa all'inizio la pensavo anche io così come il mister. Ora nel 2022 dobbiamo cambiare metodologia ed essere più competenti. Lasciamo per un attimo stare il mio metodo: "ALLENARE LA PRESTAZIONE". Penso che sia fondamentale staccarsi comunque dai metodi classici in cui tutto è rivolto al miglioramento del giocatore sotto l'aspetto fisico, motorio tecnico..... Con esercizi poco coinvolgenti. Ora si deve allenare fin dai "piccoli amici" anche altri aspetti come "la persona" riconoscendo e aiutando lo sviluppo della personalità. Quindi allenare la persona oltre che il fisico. Un percorso più lungo ma inevitabile. Poi aggiungo, senza entrare nei particolari, che è importante allenare in SITUAZIONE, svolgere allenamenti SITUAZIONALI che comportano più partecipazione e coinvolgimento da parte dei ragazzi e sono decisamente più formativi. Gli esercizi o altri mezzi o esercitazioni senza una direzione di gioco e senza la presenza dell'avversario alla lunga risultano noiosi e poco utili a quello che richiede la partita reale.
Entriamo nel tema che intendo affrontare "IL GIOCO". Come affermo nella prima figura il gioco il movimento ai giorni nostri ha una maggiore impronta sulla crescita della personalità del giovane. Un ragazzo che svolge sport è sicuramente più sereno di altri ragazzi in cui regna la sedentarietà. Lo sport è portatore di sani valori e principi educativi comportamentali che aiutano a crescere più equilibrati e sereni. Il gioco ci accompagna durante la crescita e come affermo nella FIGURA 1. Sopra è una necessità biologica. Togliere la possibilità di fare sport ai giovani è un rischio. E' come se mancasse qualcosa, un ponte. Attraversare il guado senza ponte diventa complicato. Il ponte è l'aiuto che lo sport trasmette al giovane per una crescita più equilibrata. Senza il ponte la crescita diventa un passaggio più difficile. Il gioco, lo sport e il poter correre muoversi è per i giovani necessario per la loro salute sana fisica e psicologica.
L'altro aspetto altrettanto triste è che i ragazzi che scelgono di fare sport spesso non sono per niente convinti di volerlo praticare a lungo. Preferiscono essere attratti da altri interessi o per meglio dire altre distrazioni come i giochi di non movimento giochi da computer ,televisione, con vari schermi come telefonino ecc. Vincono i demotivatori come la pigrizia il confort la sedentarietà e spesso si appoggiano ad alibi accomodanti per non muoversi da casa. Giochi di non movimento molto accomodanti e sedentari eccellenti demotivatori al movimento che richiedono poche relazioni. Anche i momenti di aggregazione fra i ragazzi sembrano non interessare, sicuramente la pandemia ha portato a galla già una tendenza negativa che era già presente nella società. Alle volte scelgono di fare sport ma sorretti ma motivazioni esterne poco credibili e durature smettono. Così come delle meteoriti di passaggio lasciano e abbandonano alla prima difficoltà. Spesso si presentano al campo con poche motivazione interne. Pochi sono i ragazzi veramente appassionati. Però noi mister abbiamo una responsabilità precisa. Siamo noi che possiamo far nascere in loro nuove motivazioni interne e appassionarli al gioco del calcio. Se riusciamo la motivazione la passione che li spinge a giocare rende un piacere anche il sacrificio. Il gioco e il poter giocare aiutano a raggiungere questo intento.
Se il giovane giocatore ha paura di sbagliare e se viene colpevolizzato o umiliato dal mister, per un errore ha meno possibilità di esplorare di imparare e di scoprire e perde la voglia di provare e di confrontarsi con se stesso e con i compagni e non riesce a superare i propri limiti e non migliora. Questo è il preludio dell'abbandono.
Purtroppo in Italia il 50% dei giovani preferisce non fare sport. Preferisce non correre e giocare per almeno un ora al giorno( valore minimo riguardante i giovani). È un valore emesso dall' O.M.S. l'organizzazione mondiale della sanità.
SUGGERIMENTI PER CAMBIARE PROSPETTIVA E RIUSCIRE AD ATTRARRE IL GIOVANE VERSO LO SPORT AL GIOCO:
I due aspetti descritti sono importanti e il mister deve tenere presente sempre. Solo seguendo questi due punti si riesce trasmettere al giocatori motivazione interne che portano alla auto motivazione e all'attaccamento al gioco che gli permetterà di:
Giocare a calcio fare sport per lungo tempo