QUATTRO CHIACCHIERE FRA MISTER E PROVOCATORE. LETTERA APERTA - PRIMA PARTE

 BUON GIONO MISTEREZIO.

Posso farle qualche domanda? 

INTERVISTATORE   PROVOCATORE: 

Lei è il responsabile tecnico della attivita' di base dei  USD PONTE DEI NORI giusto? dico bene? Le chiedo ma qual' è il programma della prossima stagione 2022/2023? 

MISTEREZIO: Da alcuni anni , Covid permettendo, abbiamo creato una nostra proposta che si contrappone a  molte altre società che operano nel nostro territorio. Abbiamo sviluppato un progetto che contraddistingue  il nostro settore giovanile in cui ci sono quattro punti alla base di tutto:


Questi punti, apparentemente retorici, sono i nostri punti di forza.

PROVOCATORE:
Mi scusi ma corre voce che dai voi giocano tutti....
MISTEREZIO:
😂😂 Non è vero ma ha ragione di affermare che si vocifera questo, ma  questa convinzione è  piuttosto vecchiotta ...  ora non ci rappresenta per niente. E' una vecchia storia che appartiene al passato è solo retorica, una  diceria di comodo che  però  non ci  rappresenta,  la nostra attuale realtà è più evoluta, molte cose sono cambiate. Per molti torna comodo presentarci così, in maniera superficiale con un taglio  approssimativo. Se fosse vero mi spieghi come mai  nella scorsa stagione 2020/2022 abbiamo avuto , nel nostro settore giovanile  un numero di iscritti  che supera i 200 ragazzi, per noi un record senza precedenti. In realtà da noi gioca chi lo merita e chi dimostra in allenamento in anzitutto  continuità, impegno e attaccamento al gioco, senza pregiudizi o altro. Da noi  l'impegno viene premiato, gioca chi dimostra merito, non solo calcistico ma anche morale. Riconosco che il poter giocare, specialmente nelle categorie piccoli amici , pulcini , esordienti e giovanissimi è un diritto di  tutti i ragazzi. Devono comunque giocare e non deve prevalere la ricerca del risultato, magari ricercato a tutti costi. Da noi  gioca chi segue con costanza e resilienza  il regolamento di condotta condiviso , uguale a tutte le  squadre.



PROVOCATORE:
Non capisco, quale la vostra diversità?
MISTEREZIO: 
Noi siamo una società di quartiere. Con questo significa  dire che è importante dare spazio ai giovani e  di dare un messaggio chiaro in cui il gioco e il poter giocare è inopinabile che deve  rispecchiare anche ad una  opportunità sociale, relazionale. Questo non prelude che a monte ci sia la volontà di  presentare anche un progetto  di  qualità didattica calcistica, di insegnamento in tutti gli aspetti calcistici e umani .



INTERVISTATORE:
Dove è la vostra diversità...non capisco...
MISTERZIO:
Le rispondo in maniera chiara. Per noi il risultato non prevale alla formazione. Apro un porta che in molte altre realtà è  chiusa infatti  in molte società il risultato e le promesse di carriera   sono le  "sirene" attrattive, gli obiettivi primari.
Noi insegniamo a giocare a calcio... ma non di fare carriera....Non giocano sempre gli stessi!! 
 

INTERVISTATORE :
Quindi  vi sentite diversi?...
MISTERZIO: 
Certamente. E' la nostra forza. Quel modo di gestire i settori giovanili  in molte società   ha creato, negli ultimi anni,  un fenomeno social sportivo negativo  come  il drop aut cioè l'abbandono precoce dei giovani al calcio. Invertire  la rotta o comunque trovare nuove idee mi sembra il minimo pensiero  per noi addetti. Scimmiottare  le squadre professionistiche  non  è utile a nessuno. Noi abbiamo una precisa identità.


INTERVISTATORE
Ma dove vuole arrivare? E' piuttosto antipatico il suo pensiero  per molti.....
MISTERZIO: 
Può essere. Voglio arrivare a ridare il gioco del calcio giovanile semplicemente a chi lo gioca lasciando in parte tensioni o frustrazioni aggiuntive che ci siamo inventati noi  adulti. Le confermo  per molti non sono simpatico 😂😂.



INTERVISTATORE: Quindi per lei vincere non è l' assoluto obiettivo"

MISTERZIO: 

Certamente vincere fa bene a tutto l'ambiente e al giovane giocatore. Ma mi creda la possibilità di giocare e condividere e partecipare è più importante per il giovane giocatore. Siamo noi adulti che dobbiamo invertire la rotta  e lasciare le  nostre egoistiche  ambizioni e dobbiamo abbassarsi con umiltà alle esigenze dei giovani giocatori. Il poter giocare è il punto cardinale di ogni giovane giocatore.


 INTERVISTATORE:

Ha  un  pensiero o idea particolare?

MISTEREZIO:

Se devo essere sincero mi chiedo perche tutti affermano che "Lo sport  di squadra come il calcio è la metafora della vita" Non mi  spiego come da  noi che vengono a giocare tanti ragazzi, veramente tanti non possiamo   usufruire di   strutture adeguate ...La mia idea? che il campo dei Ponte  diventi sintetico. Deve pensare che il campo dei Ponte dei Nori  è  occupato  dal nostro movimento giovanile sette  giorni su sette da agosto a maggio dell'anno successivo. Forse il sintetico  rimane  un sogno. Ma "i sogni son desideri...." 

Comunque anche lei  (intervistatore)non è simpatico😂 


misterEzio





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