L'avversario la "CELLULA IMPAZZITA DEL GIOCO"
Per capire compiutamente il mio metodo che ho intitolato “Allenare la Prestazione” dobbiamo ampliare la visuale e analizzare gli elementi presenti nel gioco, guardare cosa è importante e cosa influisce l'evolversi della partita, della prestazione. Leggere la partita da un altra angolazione da un punto di vista diverso. Inizio il mio ragionamento da un presupposto fondamentale: la partita è influenzata principalmente dall'aspetto situazionale. Sostengo che la partita un ambiente con una predominante struttura SITUAZIONALE con l'avversario sempre presente.
In partita lo svolgimento e sviluppo di ogni azione, con o senza palla, mettono alla prova la capacità decisionale di ogni giocatore. Il giocatore in difficoltà tattica e anche lontano dalla azione, in ogni momento deve continuamente riflettere pensare ragionare e compire il "movimento giusto" la scelta più efficace per lo sviluppo del gioco e per essere il più possibile protagonista. Deve allargare il campo visivo sviluppando un ragionamento più ampio. Immaginare, intuire come il gioco potrebbe evolversi, svilupparsi. Il guardare solo la palla non aiuta limita il ragionamento. In ogni momento della partita arrivano dati che deve rielaborare e deve fare il movimento, che corrisponde alla scelta più adeguata per se , per la propria squadra e per lo sviluppo del gioco. Le conoscenze, le abilità il movimento del giocatore, le scelte che il giocatore compie sono espressione del proprio bagaglio di esperienze, definito il carico cognitivo. Più il bagaglio è ricco di esperienze di conoscenze più il giocatore risulta essere in partita protagonista in positivo. Il giocatore viene immerso in un ambiente, la partita, imprevedibile e complesso. E' un gioco per nulla prevedibile ed è di difficile lettura e comprensione . Queste incertezze, la complessità che esprime il gioco, le azioni sempre diverse fra loro, ne complicano la valutazione e complicano al giocatore le decisioni , le scelte da prendere in partita. Queste devono essere efficaci per se stesso, per la propria squadra e per lo sviluppo del gioco e prese più rapidamente possibile. L’imprevedibilità delle azioni di gioco sono sostanzialmente originate dalla presenza continua dell' avversario.
L'avversario rende le azioni dinamiche e i movimenti dei giocatori con e senza palla mai scontate. Lo sviluppo del gioco e le azioni acicliche, incerte, intermittenti e imprevedibili sono causate dalla presenza dell'avversario. Le azioni di gioco non sono mai lineari, mai uguali fra loro e hanno sempre una elaborazione uno sviluppo ed epilogo incerto. L'AVVERSARIO NEL GIOCO, IN PARTITA , IN SITUAZIONE E' SEMPRE PRESENTE. L'avversario è l'autentico disturbatore sabotatore e destabilizzatore del gioco, contagia emotivamente il movimento e ragionamento di ogni giocatore. Nella prestazione, nella partita, lo sviluppo del gioco è influenzato da una "cellula impazzita" ,l’avversario, difficile da disciplinare, costringe ogni giocatore compiere continui movimenti spesso improvvisi e imprevedibili.
E' l'avversario, l'elemento di rottura e il responsabile che rende imprevedibili le azioni di gioco.
E' l'avversario che influisce ogni ragionamento , ogni pensiero di tutti i giocatori in partita, che siano vicini o lontani dalla palla . Imparare ad intuire a provare a leggere in anticipo le intenzioni dell'avversario e di conseguenza sapere adattarsi con risposte adeguate ed efficaci è la prima abilità che si deve allenare. L'aspetto situazionale deve essere sempre presente in allenamento in percentuale maggiore rispetto ad altri mezzi di allenamento. L'allenamento deve essere legato alla situazione.
INVITO A LEGGERE ALCUNE MIE CONSIDERAZIONI GENERALI:
L'aspetto situazionale prevale negli allenamenti che propongo. L'avversario è l'autentico sabotatore e nello stesso tempo agevola e migliora l'apprendimento tecnico, tattico fisico condizionale e motorio. Inoltre favorisce l'aumento del carico cognitivo del giocatore e migliora il pensiero tattico . Sono queste le riflessioni che hanno ispirato il mio metodo che ho intitolato “ALLENARE LA PRESTAZIONE”. Ne segue una mia metodologia ben precisa che sostengo in campo durante gli allenamenti.
GRAZIE
MISTEREZIO