Considerazioni riflessioni varie: IL MISTER - IL METODO - LO STILE
- Se....Sorride anche nelle difficoltà
- Se...Non gioca con i ragazzi
- Se...Non fa preferenze
- Se...Non manda mai nessuno a casa per punizione
- Se...Cura e prepara il SUO linguaggio verso i giocatori. "Il suo linguaggio è contagioso"
- Se... Non coglie le provocazioni esterne
- Se...Non crea aspettative esagerate e ansie aggiuntive.
- Se...Non insegue la vittoria a tutti i costi, a scapito dell'insegnamento
- Se... concede una possibilità a tutti di giocare
- Se...Non segue e si lascia influenzare dal "PESSIMISMO COSMICO" ma insegue con tenacia il modello positivo
- Se...E' chiaro, convincente determinato nella comunicazione, alle parole accompagna i fatti
- Se...Non esaspera o esalta il prima o post partita
- Se...Il far giocare e il giocatore persona sono al centro della programmazione
- Se...E' favorevole e sostiene gli ALLENAMENTI SITUAZIONALI
- Se allena la concentrazione, l'attenzione e riduce al minimo la confort -zone, la bassa intensità.
- Se... è creativo coraggioso e imprevedibile come il gioco del calcio
- Se...Prepara con anticipo l'allenamento e ha sempre pronto il piano B😀 (allenamento alternativo)
- Se... è aggiornato, preparato nella sua materia: tecnica, tattica, fisico condizionale motoria e psicologica
- Se...guida il gruppo con fiducia sempre anche nelle difficoltà
- Se....riesce a migliorare il singolo e la squadra
- Se ...Rende visibile ogni giocatore. Ne dimostra piena fiducia e rispetto.
- Se...Coglie ogni piccolo miglioramento di ciascun giocatore e del collettivo. Osserva e riconosce il merito
- Se...Non esaspera i toni e non alza la voce nervosamente o esagera in comportamenti fuori luogo
- Se...Tiene in tasca i tre cartellini: rosso giallo e il VERDE
- Se...Non ha pregiudizi nei confronti dei risultati da raggiungere e dei suoi giocatori
- Se... è' severo ma non autoritario
- Se...è' attivo, partecipe negli allenamenti. E' il termometro del ritmo allenamento, cerca e crea i presupposti per la massima intensità e l'attenzione più a lungo possibile
- Se...incoraggia e "anima" attivamente l'allenamento sempre con tono coinvolgente positivo
- Se... si diverte e fa divertire
- Se...appassiona il giocatore al gioco. Crea le motivazione interne al giocatore, condizioni condizione principali per aumentare il legame e l'attaccamento al gioco
- Se...allena con intenzione educative con rispetto di tutti
- Se...condivide e fa rispettare le regole ed è coerente con quello che afferma e comunica
- Se... crea allenamenti con intensità e con ritmo alti
- Se..nella fase centrale dell'allenamento divide il gruppo - squadra in micro gruppi
- Se... mette in discussione il suo operato per migliorare. Rimane umile ma convincente
- Se... durante gli allenamenti ci sono poche pause o soste inutili. A favore del ritmo e della ricerca dell'alta intensità.
- Se...trasmette il principio: "Mai smettere di giocare e crederci"
- Se...non suggerisce soluzioni, ma problemi da risolvere, difficoltà che è il giocatore che deve dare la soluzione efficace per se, per lo sviluppo del gioco e per la propria squadra
- Se...non umilia. Non si sofferma troppo nell'errore.
- Se... allena sempre le transizioni di gioco. Il movimento senza palla.....e se insegna le tattiche collettive e individuali
- Se... possiede l'Intelligenza emotiva = equilibrio - buon senso
- Se... agevola la coesione dei giocatori, della squadra, del collettivo convinto che è la vera e unica fonte delle vittorie a lungo termine
Ci sono tre fattori che riguardano le conoscenze necessarie per avere le capacità per stilare un programma. Conoscenze di base rispecchiano esprimono la competenza del mister.
1. Fattore pedagogico comunicativo. Educativo
2. Fattore di preparazione Competenza e aggiornamento didattico. Insegnamento e conoscenze tattiche, tecniche, fisico condizionali motorie individuali e collettive. Metodo
3. Fattore di Esperienza l' "OCCHIOMETRO" Le conoscenze comunicative
Dopo tanti anni posso affermare con convinzione che non sono le vittorie che determinano il valore del mister. Spesso le vittorie dipendono dal valore aggiunto dei giocatori che si allena, indipendentemente dalle qualità del mister.
"Il bravo artigiano, come il mister non fa calcoli e si stacca, allontana volutamente dal business degli affari e rimane creativo e appassionato alla sua arte."
Ci sono due modi di allenare , due scelte, due stili che rappresentano filosofie differenti, influiscono gli allenamenti, sono:
- Di Rendimento, orientato al risultato , alla classifica allo stacanovismo, alla esasperazione del risultato a tutti i costi.
- Di Formazione, orientato all'apprendimento e alla crescita della personalità del giocatore - persona
La metodologia nella attività di base dovrebbe, dico dovrebbe, essere di Formazione. Ma non è sempre così, il risultato ricercato a tutti i costi spesso ha la supremazia su tutto e altera lo stato d'animo e crea tensioni aggiuntive, creando alla lunga delle scorie non facilmente da smaltire.
Nella attività di base è l'allenamento situazionale , il più formativo, . Il metodo situazionale prevede che la scoperta autonoma deve essere mescolato con intenzione di istruire, insegnare a giocare a calcio. Solo così si permette al giocatore di comprendere tutti gli elementi presenti nella partita reale. L''arricchimento del proprio carico cognitivo è agevolato da il miscuglio fra istruzione e scoperta. Il mister non deve dare soluzioni ma problemi da risolvere. La capacità di adattamento e la scoperta e la ricerca della giusta soluzioni alle difficoltà tattiche e di movimento agevola l'autonomia concreta che stimola la responsabilizzazione e alle nuove conoscenze. Allenare alla abitudine al nuovo senza spaventarsi o avere paura di sbagliare. Gli sforzi fisici e mentali del giocatore in partita sono molto complessi e imprevedibili, non c'è esercizio che riesce a riprodurli compiutamente. L'apprendimento, la scoperta della imprevedibilità del gioco deve essere un processo attivo e collegato alle proprie esperienze personali. Se le informazioni vengono riportate in maniera autoritaria e imposte con la "forza" non possono essere significative, solide. L'apprendimento ha effetto se significativo, condiviso. In questo modo la motivazione diventa un fattore, una variabile significativa e l'apprendimento è facilitato.
Il problem - solving si riferisce al ragionamento al pensiero autonomo in cui il giocatore deve trovare soluzioni che scaturiscono una scelta che figura an decisione autonoma. Frutto di un ragionamento mirato alla intenzione risolvere una difficoltà tattica di gioco. Una strategia per il raggiungimento di un obiettivo designato. Così facendo si ottiene un apprendimento significativo più stabile che permette un accesso alla partita reale più consapevole.