1° Allenamento supplementare CATEGORIA ESORDIENTI





DESCRIZIONE:



Ogni allenamento ispirato al metodo "ALLENARE LA PRESTAZONE" comprende questi componenti:

In questo post presento l'allenamento supplementare della squadra esordienti che alleno. È il terzo  allenamento che  organizzo tutte le settimane con la partecipazione di un ristretto numero di giocatori, circa 10  che ruoto ogni volta. Noi facciamo, solitamente, due allenamenti settimanali,  che ritengo insufficienti. Così ho introdotto un  l'allenamento supplementare. Nel mondo calcistico giovanile dilettantistico e di quartiere, come la nostra realtà, è complicato fare tre allenamenti a settimana. Per riuscire a farne tre mi sono inventato l'allenamento Supplementare  è stato ben accolto anche dai genitori. Questo allenamento è svolto da un piccolo gruppo di partecipanti, mi permette di allenare tutti gli aspetti come  : il  tecnico tattico, motorio coordinativo e fisico condizionale  in maniera specifica, curando anche, con maggiore attenzione,  i particolari come la postura  ecc... Riesco a vedere particolari  e molti aspetti che negli allenamenti con  l'intero  gruppo, non li coglierei. Invece così facendo, insegno  in maniera più formativa e incisiva. Inoltre l'intensità e il ritmo dell'allenamento è alto. La Condizione per parteciparvi è  essere a posto con i compiti di scuola. Per essere più preciso il numero di atleti convocati, in questo caso sono n°6.  Numero ideale  che mi permette di svolgere la situazione, la partita a ranghi e spazi variabili 3 vs 3, che considero una delle più istruttive delle molte  esercitazioni situazionali  che propongo. Il vantaggio immediato ad avere un numero ristretto di atleti è che  le esercitazioni vengono svolte  sempre con fila zero. Tutti toccano palla più frequentemente, e sono inconsapevolmente stimolati  a correre senza palla, la prima condizione per alzare il ritmo partita. Con i micro gruppi posso anche svolgere la situazione 1 vs 1 con più rettangoli di gioco in parallelo,  per alzare ulteriormente l'intensità. 

Esempio del duello 1 vs 1 in due  campi.  

Allenare in micro gruppi, è l'ambiente  ideale, che permette ai ragazzi, di ottenere  il massimo apprendimento e attenzione  e  migliorano  tutte le capacità e le  abilità calcistiche. La durata  della unità di base supplementare  è di un ora, sufficiente per svolgere un allenamento redditizio, molto formativo centrato principalmente in  attività  SITUAZIONALI.   Infatti il mezzo principale  situazionale  sono  le  PARTITE A RANGHI E SPAZI VARIABILI. Sicuramente lo strumento più costruttivo  e completo e rispecchia l'imprevedibilità del gioco nella partita reale. Allenamento supplementare sempre ispirato al mio metodo "Allenare la prestazione".

Premessa:

Alleno da  anni, per scelta personale, nella attività di base e più precisamente la categoria degli esordienti dilettanti in una società di quartiere. Ho il patentino UEFA B e sono "ISTRUTTORE DI SCUOLA CALCIO". La mia è una scelta mirata e voluta. Appena  sono arrivato nella società che alleno tutt'ora, ho previlegiato  l'insegnamento la formazione  e il miglioramento del giocatore  della persona piuttosto di allenare con  l'obiettivo,  di ricercare  il risultato a tutti i costi come accade spesso e per il mister è più comodo. Ho scelto di dare spazio di gioco in più possibile  ai ragazzi che alleno, in maniera coerente e rispettando la meritocrazia delle qualità. Questa scelta agevola la possibilità di giocare a tutti. Rispettando il livello di  maturità (momentanea) di ciascun  ragazzo. Anche nella categoria degli  esordienti, all'interno del  gruppo, fra loro  sono chiari i ruoli e le qualità di tutti. Il poter fare  giocare i ragazzi  è stato  un mio obiettivo da subito senza  fare pregiudizi. Dare spazio a tutti in maniera proporzionale e meritocratica, significa, alla fine, dare la possibilità di crescere e migliorare ogni singolo della squadra; solo giocando si "impara" e  si riesce a comprendere le variabili imprevedibili del gioco, ritengo giusto che tutti abbiano questa opportunità. Convoco ad ogni partita 18 giocatori e faccio giocare tutti un tempo, dei tre a disposizione, da regolamento. Spesso chiedo di fare,  il 4 ° tempo di gioco. Capita molte volte che gli avversari si presentano in 12, un messaggio chiaro in cui è la vittoria, anche  a tutti i costi,  l'unico vero obiettivo, per me non è così. Trovo a dir poco discutibile che a 11 anni sia il risultato venga prima di tutto  anche davanti all'insegnamento e alla  formazione😡. Il mister che segue il suo egoismo rischia di sbandare e allontanarsi dai sani principi che contra distinguono l'insegnamento.




L'allenamento supplementare:


Programmazione Allenamento Supplementare. Tempo totale 60°minuti. Presenti 6 Atleti
svolgimento:
Arrivati i sei atleti giocano, come attivazione, una partita a portine 3 vs 3;  inizialmente con regole normali di gioco, gradualmente con vincoli e regole diverse, molto coinvolgenti. Il ritmo iniziale è intermittente, con bassa e media intensità, e il ritmo partita  segue lo sviluppo naturale del gioco. Praticamente non intervengo per 10 minuti circa e "lascio giocare".

CONSIDERAZIONI ANNOTAZIONI:
Dopo 10 minuti, a fine attivazione, alzo il ritmo e l'intensità e chiedo un maggiore impegno e l'attenzione da parte dei ragazzi.  Inserisco un nuovo  vincolo  cioè la partita si gioca  atre tocchi  "TRE TOCCHI". Significa  obbligare gli appoggi che per ricevere palla e  aiutare il P.P. o attaccare palla, sono stimolati a svolgere un  maggiore movimento senza palla , spesso inconsapevole o voluto , richiesto dal gioco stesso. La gradualità la complessità dei vincoli che propongo seguono  il principio  "dal più facile al più difficile". Nella prossima situazione propongo  un 3 vs 3 e inserendo una nuova  regola:
1. La squadra che ha appena segnato un goal deve, di corsa, senza palla andare verso la propria portina  aggirarla  e tornare in campo per contrastare l'attacco della squadra avversaria, che nel frattempo tenterà di far goal.

Così  facendo il ritmo della  partita si alza, è la partita diventa  più coinvolgente. Il movimento senza palla  che impone la situazione e il vincolo creano alta e altissima intensità con continue transizioni.
Questo tipo di  situazione è l'espressione della massima  capacità aerobica.
Le tipologie delle partite a ranghi e spazi variabili sono: 
L'intensità è proporzionale al movimento senza palla

Nella seconda fase dell'allenamento propongo un gioco,  chiamato tiro in porta o conclusioni  a "Grappolo", è un esercizio analitico con obiettivi tecnici della conduzione e finalizzazione e con pressioni temporali.
Il gioco consiste che i giocatori nei tre minuti devono garantire la continuità del giro, cioè il giocatore  mi consegna con le mani  la palla nella mia  mano dietro la schiena (sono girato di schiena, prendo la palla in mano e la gioco in avanti), la continuità del giro non deve presentare interruzioni e non deve fermarsi il giro. Quindi il giocatore deve calciare in una delle tre porte (in base alla porta c'è un diverso conteggio) condurre, con la parte esterna del piede, la palla verso di me , raccoglierla con le mani consegnarmela nel palmo della mano  e ripartire per la successiva conclusione in porta ecc...


Nella fase finale dell'allenamento riprendo con un carico fisico maggiore, la partita a ranghi variabile 3 vs 3.
Giocate con due regole e vincoli diversi. Altri 10 minuti per situazione. Allenare con un piccolo numero di giocatori mi permette di alzare l'asticella attentiva e collaborativa.
Le partite a ranghi e spazi variabili sono:
Due partite a ranghi e spazi variabili con vincoli diversi:
- 4 tempi di 10 minuti con vincolo alternato

1° SITUAZIONE 
2° SITUAZIONE
L'allenamento termina con una partita 3 vs 3 con regole normali di gioco in cui "lascio giocare" e intervengo al minimo indispensabile.


Preparo, a tavolino, un  programma di massima dell'allenamento. Spesso mi capita di sforare di 5 o 10 minuti o di cambiare le varie esercitazioni e  situazione in corsa.

Conclusioni


Penso che sia chiaro che il ritmo dell'allenamento deve essere incalzante e senza soste. Dobbiamo tenere  la capacità attentiva dei ragazzi più accesa e alta possibile. Gli allenamenti devono essere variegati e prevalentemente situazionali. Gli interventi e le interruzione del mister devono essere fulminei, chiari e brevi. Le brevi interruzione possono essere utili per permettere ai ragazzi  di recuperare dallo sforzo.



MISTEREZIO





















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