La soglia dell'Intensità nel contesto dell'allenamento situazionale, presente nella Unità di Base della attività di base e non solo...






In questo post vorrei dimostrare quanto importante  è la regola di base fondamentale, in cui creare e mantenere alta l'intensità durante ogni forma di situazione,   risulti essere una garanzia per creare allenamenti  funzionali, efficaci  e utili al giocatore. La creazione dell'alta intensità e riuscire a mantenerla più a lungo possibile nel tempo, durante ogni forma di attività situazionale, è indispensabile.    È il termine di raffronto che garantisce, al giocatore,  un miglioramento prestazionale di tutte le variabili richieste dalla partita reale. I miglioramenti vengono ottenuti naturalmente e spesso inconsapevolmente, l'apprendimento in situazione  è assicurato, così pure migliora la capacità  di adattarsi in difficoltà tattica e fisica,  impresso dal ritmo alto delle situazioni di gioco. Le nuove  conoscenze tecniche , tattiche e motorie,  memorizzate durante le situazioni sono facilmente  trasferibili nella partita reale. Il mantenimento dell'alta intensità, proporzionale al valore della massima  soglia del movimento senza palla è il parametro da allenare con costanza negli allenamenti. La ricerca dell'alta e altissima  intensità, è una costante delle attività in allenamento che nel mio metodo sono  le partite a ranghi e spazi variabili con regole e vincoli diversi, sempre orientati ad innalzamento graduale della intensità, sono il mezzo che più utilizzo. Ne consegue che anche l' Allenamento  che deve essere svolto in maniera coinvolgente , incalzante  e con attività diversificate e  senza pause imitando il modello della prestazione reale. Di conseguenza il mister deve continuare, durante ogni forma di situazioni, ad incoraggiare, rinforzare positivamente e  incitare il movimento senza palla, la corsa e la mobilità del giocatore. Più la squadra è mobile, in movimento senza palla, più riesce ad alzare la soglia dell'intensità. Così facendo il ritmo  della azione, agli  occhi dell'avversario, il gioco diventa imprevedibile poco comprensibile, a causa dei pochi punti di riferimento. Il modello dell'allenamento deve essere ispirato al modello della partita reale. Si costringe, così, il  giocatore a mantenere  un elevato  livello di attenzione e di movimento senza palla, creando profitto allo sviluppo del gioco  durante tutta la partita. L'intensità e l'attenzione, mescolate con la creatività e le abilità, sono  il requisito prioritario  da inseguire  in partita, sono  l'anticamera del successo. Anche nella età che prendo in considerazione, nella attività di base, in  allenamento, devono essere ricercate   le condizioni che garantiscano l'alta intensità, rispettando  i tempi di recupero, sempre proporzionali  allo sforzo fisico e alla categoria che si allena.  L'analisi fra lo sforzo fisico  e recupero  è guardato con attenzione  dall' "OCCHIOMETRO" del mister. Questo mia affermazione apre altri intriganti argomenti che al momento non affronto.

 Nella figura sotto sono descritti alcune abilità che dovrebbe avere il mister...: 

L'allenamento improntato alla ricerca e mantenimento della soglia aerobica massimale  agevola la creazione dell'alta intensità. Mantenere in partita il più a lungo possibile l'alta intensità sicuramente  influisce ed è determinante nella qualità prestazionale della partita.  L'allenamento improntato alla ricerca e mantenimento della massima soglia aerobica massimale ,la VAM, agevola la creazione dell'alta intensità. Mantenere in partita il più a lungo possibile l'alta intensità,  determina l'epilogo della partita e   migliora le qualità prestazionale del giocatore. Preparare i giocatori ad avere un migliore accesso nella partita reale è fondamentale ed è il vero obiettivo di ogni preparazione, permette il raggiungimento e il mantenimento della forma ideale durante tutta  la stagione. Riportare negli allenamenti, attività con  la presenza di elementi e componenti simili alla partita reale è una necessità. Le attività situazionali,  che ricordo richiedono sempre la presenza dell'avversario, sono esercitazioni che allenano globalmente e anche  in modo specifico tutte le abilità e le  capacità presenti nella partita reale. Sono il mezzo ideale per allenare la capacità di creare  e mantenere l'alta intensità. Dipende molto dalla gradualità del carico, che dipende dalle regole e  ai vincoli inseriti nella esercitazione situazionale, dai tempi di esecuzione, dal numero di ripetizioni , dal numero di giocatori  e dallo spazio di gioco. Le specifiche caratteristiche coinvolte sono tutte: le abilità tecniche, tattiche, motorie coordinative e le capacità fisico condizionale, vengono stimolate e migliorate con la  stessa efficacia degli esercizi a secco specifici. Con le attività situazionali e più precisamente con le partite a ranghi e spazi variabili si ottengono i medesimi risultati del esercizi di Intervall -training. In definitiva i mezzi di allenamento  si devono avvicinare alle stesse condizioni, cioè alle stesse variabili   imprevedibili e di difficile lettura,  che sono presenti nella prestazione, nella partita reale. Questo significa riuscire a migliorare, o meglio riuscire a potenziare, ad alzando la soglia, il livello  delle qualità e capacità prestative. La capacità di mantenere nel tempo uno sforzo ad alta intensità e riuscire a mantenere smaltire le "scorie" prodotte con l'ossigenazione, la respirazione  attiva, mantenendo costante la qualità della prestazione.

L'obiettivo delle esercitazioni situazionali presentate in  allenamento,  come ho più volte affermato, è di incoraggiare  la creazione dell'alta intensità con   picchi di altissima intensità in cui vengono coinvolte anche  le capacità anaeorobiche

E' importante  gestire il recupero dopo lo sforzo fisico durante le attività situazionali, in maniera attiva, senza soste lunghe. Le situazioni, che ricordo sono esercitazioni con l'avversario sempre presente causano un notevole dispendio energetico e mentale. L'alta 'intensità è il primo mattone per imprimere allo sviluppo del gioco ritmo e vivacità. A parer mio l'intensità va sempre  allenata e mantenuta il più possibile alta in tutti gli allenamenti. Le partite a ranghi e spazi variabili sono il mezzo ideale per migliorare la convivenza con l'alta intensità e l'abitudine al nuovo
Ci deve essere una proporzione diretta fra l'intensità prodotta nella   partita reale e quella presente negli allenamenti. Ebbene in entrambi i casi i valori devono essere il più possibile  simili fra loro. L'allenamento senza cercare di  mantenere una intensità alta è poco formativo, non è utile per il giocatore . Negli allenamenti si deve cercare e mantenere l'alta intensità in un tempo superiore a quello  presente in una partita reale. Durante tutti gli allenamenti deve essere stimolata una frequenza cardiaca massimale  al 85/90%. La sfida è di mantenerla sempre presente in tutte le esercitazioni situazionali. Proprio per questo, il tono e la comunicazione  del mister deve essere sempre alta e vivace. Il suo  intervento attivo avvantaggia l'innalzamento della intensità. Durante le partite a ranghi e spazi variabili i giocatori vanno incoraggiati con rinforzi diretti e personali comunicando con partecipazione.

Il carico situazionale proposto in allenamento deve rispettare  il principio della gradualità del carico, che segue due semplici passaggi :  "dal più semplice al più complesso" e "dal gioco intermittente a gioco continuo". Il carico situazionale oltre allenare l'alta intensità migliora l'Abitudine al nuovo e la resistenza, resilienza, allo sforzo fisico.

In definitiva si alzano le soglie:

1. Capacità AEROBICA MASSIMALE 

2. Capacità ANAEROBICA 

3. Resilienza MENTALE

 Alzare le soglie dei parametri, scritti sopra, avviene naturalmente nelle  situazioni di gioco. Mentre  L'esercizio specifico a secco, senza presenza dell'avversario, è freddo ripetitivo, prevedibile, meccanico e ha poco in comune ai valori della prestazione. E' utile in maniera analitica spiegare il movimento, il gesto tecnico che poi verranno regolati in situazione con la presenza dell'avversario. Ma sarà l' OCCHIOMETRO del mister che controllerà  l'aspetto emotivo - partecipativo  l'efficacia e la funzionalità e il dinamismo  dell'esercizio proposto. L'alta intensità va principalmente allenata e stimolata con le SITUAZIONI. La situazione è l'esercitazione più efficacie più multifunzionale, multilaterale, multi disciplinare, vicina alle variabili  presenti in partita e utile per aver un migliore accesso alla partita reale. Le situazioni sono  la principale fonte di ispirazione della stesura  dell'allenamento. La partita è una attività complessa, è impossibile  da insegnare  spezzettando in esercizi ripetitivi.  Il gioco in situazioni  in tutte le sfaccettature, con  regole  e vincoli diversi,  deve essere  sempre presente negli allenamenti. Il  rendimento la  qualità e la quantità formativa  delle partite a ranghi e spazi variabili è lo stesso dell'allenamento svolto con    esercizi analitici specifici di interval - training, le situazioni sono decisamente più coinvolgenti. Sono la partita, le attività  situazionali di gioco che correggono, che  centrano , che autoregolano e migliorano tutte  le abilità e capacità utili al giocatore per   riuscire ad adattarsi nella  prestazione reale, in questo caso l' apprendimento è garantito. L'esercizio specifico, fisico o tecnico che sia, è artificiale ripetitivo freddo e dopo poco è noioso. La situazione invece,  allena tutte le componenti e permette  la condivisione  e coinvolge la "emotività intelligente" del giocatore, cioè  migliora la convivenza forzata  con l'avversario. Regola ad  una migliore gestione  degli stati d'animo, che nella partita sono sempre,  emotivamente,  diversi . Allenare per me significa modellare e preparare il giocatore a memorizzare, ad  apprendere in difficoltà tattica nuove conoscenze   e capire cosa accade nella partita reale. Più il giocatore è immerso, durante gli allenamenti, nel gioco intenso con la presenza continua dell'avversario, più lo aiutiamo a comprendere le infinite  e imprevedibili variabili del gioco.



MisterEzio


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