Riassunto della stagione 2023/2024. Esordienti 2012.

 


 


Post ispirato dal mio metodo : "ALLENARE LA PRESTAZIONE" 

Ora che finita la stagione 2023/2024 calcistica, vorrei  esprimere, “ a bocce ferme”,  le  sensazioni che ho vissuto.  Il 13 giugno ho ufficialmente finito la stagione calcistica con gli esordienti 2012, data che  coincide anche il termine  della  mia appartenenza  e partecipazione  alla  società USD Ponte dei Nori,  in cui ho allenato negli ultimi anni. Doverosi sono i ringraziamenti a tutti, al direttivo, a tutti gli addetti ai lavori,  ai mister e in particolare a misterGabriele .La stagione appena  trascorsa ho allenato gli esordienti 2012, penso che sia stata una delle stagioni  più "colma " di occasioni di gioco. Inoltre ho conosciuto un gruppo di genitori propositivo che hanno condiviso la mia filosofia, che ritengo non sia così scontato. Abbiamo organizzato amichevoli, prima e dopo i campionati autunnale e primaverile. A dicembre ci siamo iscritti ad  un torneo con due squadre equilibrate e abbiamo partecipato ad altri tornei a fine stagione. Pur di creare occasioni di gioco mi sono inventato un terzo allenamento settimanale  che ho chiamato " supplementare" , non obbligatorio, ma alla fine tutti hanno risposto: presente. Abbiamo svolto allenamenti di quasi due ore per volta,  molti  giocati   anche  al sabato, allenamenti sempre con alta partecipazione . Praticamente ci siamo fermati, quest' inverno,  solo per le   feste natalizie  canoniche. Abbiamo inventato, durante le feste, un concorso intitolato  "VIDEO CONCORSO DI NATALE ", in cui ognuno ha creato  da casa un proprio filmato tecnico  con il pallone, con premi finali  per tutti. Sono state numerose  le occasioni di gioco che abbiamo proposto. La considero una stagione  formativa, piacevole e intensa. Il poter giocare è stato garantito. Spesso capitava , verso la fine dell'allenamento che  molti atleti  a turno mi rivolgevano, con trasporto partecipativo, la fatidica domanda: Mister  ma  è già finito l’allenamento?La stagione, appena trascorsa, potrebbe essere riassunta, nell'ultima partita dell' ultimo torneo  che abbiamo partecipato, svolta proprio il 13 giugno. Una partita giocata con grande agonismo, quantità e intensità, in cui  i  ragazzi hanno messo in mostra la qualità della squadra . Partita in cui mi sono sentito veramente  orgoglioso di allenare questo gruppo e ho potuto cogliere evidenti miglioramenti. La mia squadra esordienti 2012, senza retorica, ritengo che  siano  veramente migliorati calcisticamente e anche cresciuti sotto l’aspetto della personalità. Il  mio    programma ad inizio stagione  era  centrato da una semplice  regola: ”Tutti i componenti  del nostro gruppo squadra  ha il diritto di giocare”, rispettando  una equilibrata meritocrazia. Infatti nelle  partite di campionato "Esordienti", tutti i convocati hanno giocato minimo e sottolineo minimo un tempo intero su tre previsti.  Tutti i ragazzi hanno avuto occasioni per giocare.  Così è capitato  per tutta la durata del campionato. D’altro canto si migliora solo giocando. Il giovane giocatore non può migliorare il bagaglio conoscitivo calcistico  se non quando lo vive in prima persona, cioè GIOCANDO. E’ una filosofia che   difendo con fermezza. Capisco  e comprendo…in  realtà in parte…  che  per molti adulti, per molti genitori e altri addetti ai lavori come dirigenti, e  mister,  sia una filosofia  difficile da condividere e complicata da riuscire da  realizzare. Molto più comodo è cercare scorciatoie,  come ad esempio fare giocare   i più bravi o lasciare in parte i più immaturi . E’ molto   più conveniente e facile fare calcoli e di conseguenza fare cambi in base al raggiungimento del risultato.  Mi dispiace, questo modo di pensare, che prevede   la ricerca a tutti i costi della vittoria ,  poteva avere un senso dieci o  vent’anni fa ma ora con le nuove generazioni, che non hanno vissuto il “calcio di strada”, non è così. Ma sinceramente ne ho fatto una ragione. Da parte mia  ho  messo in pratica, con i fatti, le mie convinzioni, ho fatto giocare tutti. Ricordo a tutti che l’ obiettivo negli   ambienti dilettantistici,  è fare appassionare al gioco del calcio almeno i  bambini/ ragazzi  di 8, 9, 10, 11, 12 e 13 anni. In maniera convinta e ostinata sono andato in direzione contraria a quello che và di moda ora, in cui tutti vogliono vincere e  cercare  il risultato  subito, spesso  a tutti i costi. Molte società puntano  sempre al rialzo, spesso a scapito dei ragazzi stessi. Molti sono i  settori giovanili, anche di quartiere,  che  selezionano i propri giocatori  o scelgono il numero chiuso degli iscritti, ahimè, distrattamente,  invece di unire dividono. Spesso assisto e sento da molti addetti ai lavori    proclami di facciata che puntualmente non vengono mai   mantenuti del tipo: “Siamo una famiglia” o “tutti devono giocare” ,  niente di più propagandistico , retorico e spesso incoerente, molto difficile da realizzare. Anche in questa stagione, con coraggio , ho messo al centro del programma,  il gioco -l'insegnamento e  il   giocatore -persona. Sinceramente, ora  da mister “disoccupato”, spero che arrivi  una  nuova  proposta in cui alla base ci sia un progetto convincente . Non ho fretta, di certo dopo tanti anni  non vorrei smettere di allenare, poi se accade ne farò una ragione. Per me il gioco del calcio e  allenare  è sempre stata  più di una passione, molti mister  la definiscono come una  “mission” per me è  molto di più…Ed è  difficile da descrivere, da spiegare . Ho iniziato ad allenare  molto giovane nel 1989, il mister che è in me  mi ha sempre accompagnato nella vita positivamente  e sempre  mi  ha dato moltissime  soddisfazioni essere in campo! Fra l’altro ho inventato, per meglio dire creato, da quindici anni or sono, un mio blog, in cui scrivo e  approfondisco molte tematiche calcistiche  … Termino  con una massima che rappresenta la mia  filosofia da mister che mi rispecchia e mi accompagna da sempre. Per chi mi conosce bene, mi accompagna anche nella vita di tutti i giorni,  in poche parole :  “Considero l’imprevisto o la sconfitta come un “INCIAMPO” da cui rialzarsi, più velocemente possibile  e  prepararsi con forza , con maggiore vigore, con maggiore  convinzione e con rinnovato  coraggio alla successiva partita”. E come dico sempre ai ragazzi: ” Mai smettere di giocare!

GRAZIE

MisterEzio


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