Le 5 partite a ranghi e spazi variabili, le PRSV. Il carico situazionale ideale
La spinta allenante di un allenamento situazionale che ha come mezzo le partite a ranghi e spazi variabili, cioè le PRSV, l'ambiente di gioco l'impatto emotivo è notevole per il giocatore. La PARTITA cambia di intensità, in base alle modifiche dei parametri come ad esempio l'area di campo, il numero di giocatori, l'incoraggiamento del mister, il numero delle situazioni, le regole e i vincoli se il gioco è continuo o intermittente, l'uso o meno dei portieri, il tempo di gioco e le ripetizioni e il numero e la quantità delle soste. L'intensità e il dispendio fisico delle Partite a ranghi e spazi variabili, aumenta con la contemporanea riduzione del numero di giocatori e l'aumento dell'area di campo relativa per giocatore. La scelta della PRSV 4 contro 4 è senza dubbio la più formativa sotto tutti i punti di vista. Il giocatore entra in contatto con la palla continuamente e affronta più spesso l’avversario con una frequenza di duelli molto alta. Migliora il movimento senza palla e l'intensità creata è alta e in certe circostanze di gioco anche di altissima intensità. In questa situazione di gioco si riproducono molte proprietà simili a quelle presenti nella partita reale. Sono situazioni di gioco che accelerano il processo della percezione - elaborazione - azione, con decisioni che risultano essere simultanee, immediate. Migliorando la quantità e la qualità dei processi conoscitivi.
Nelle partite 4 contro 4 i giocatori coinvolti eseguono più passaggi corti e medi, tiri, possessi palla, conduzioni, stop orientati e sul posto, dribbling, marcature, contrasti e segnano più gol . L'analisi delle partite di calcio mostra che i giocatori sono in possesso di palla solo per il 2% della durata della partita reale. In sostanza è dimostrato che nelle situazioni PRSV il giocatore , in libertà e con maggiore coraggio "prova" nuove soluzioni per risolvere le difficoltà tattiche causate dalla presenza ingombrante dell'avversario, di cui non ne può fare a meno. Nella parte rimanente, i giocatori si muovono senza palla creando profitto allo sviluppo del gioco. Il numero delle transizioni è alto. Il successo della strategia di squadra dipende dalla capacità dei giocatori di cooperare assieme, questo permette di fare meno errori e ricercare un intesa fra loro, nelle PRSV è una realtà. Vengono sollecitati, in maniera esponenziale, tutti i fattori tecnici, tattici e fisico condizionali, significa migliorare tutte le abilità e capacità presenti nella partita reale e appresi nella realtà del gioco, in difficoltà tattica, in maniera solida e definitiva. La PRSV è una palestra che allena il " gesto" specifico, realizza l'attività necessaria per avere un migliore input nella prestazione. Da un punto di vista pratico, le partite con un numero maggiore di giocatori, in campi ristretti, sono utili per il miglioramento motorio, tattico e tecnico, mentre le partite con un numero minore di giocatori con campi relativamente più grandi, come le situazioni 7 contro 7 giocate con i portieri, nel rettangolo di gioco normale, sono utili per il miglioramento della resistenza e del condizionamento fisico. Nelle situazioni il giocatore corregge, controlla e regola il "i movimenti e gli spostamenti" dalle tre informazioni principali richieste di continuo dall'azione di gioco, con o senza palla che coinvolgono tre componenti cioè:
Il giocatore è immerso nel ambiente ideale e migliora i tempi, i modi delle giocate. L'intento delle PRSV è il raggiungimento progressivo dell'alta e dell'altissima intensità, proporzionale che cresce assieme al movimento senza palla. Ciò è raggiungibile per mezzo di vincoli diversi che gradualmente guidano al "GIOCO CONTINUO" senza soste. Dopo aver esposto considerazioni e fatta la premessa ora mi accingo a mostrare la stesura pratica della parte centrale dell' allenamento come avevo anticipato. Per ogni PRSV che presento, sono imprescindibili 10 regole di gioco di base, il mister li deve trasmettere e comunicare ai giocatori a tono, con insistenza sempre in ogni forma di situazione che propone, in quanto sono i princìpi che regolano lo svolgimento e lo sviluppo della azione di gioco:
"LE BASI GENERALI DI GIOCO
1. Non calciare a caso il pallone
2. Inserire Regole e i vincoli di gioco.
3. Facilitare il passaggio da Gioco intermittente a gioco continuo
4. Aumentare il movimento senza palla per ricevere e riattaccare l'avversario
5. Seguire il Principio "più marco e meno copro"
6. Sviluppare il gioco in triangoli.
7. Seguire il principio di gioco "Gioco dove vedo e vado dove c'è spazio": in profondità, in ampiezza, dietro (sostegno)con e senza palla
8.Creare alta Alta e altissima Intensità e mantenerla più a lungo possibile
9. Tutti i giocatori devono fare la Fase difensiva e fase offensiva
10. Provare e affrontare il Duello. 1 contro 1, il dribbling
La fase di carico situazionale dell' allenamento segue il principio in ordine progressivo l'aumento graduale dello sforzo e della attenzione.
GIOCO INTERMITTENTE - Bassa e Media intensità
Svolgimento indicazioni
La fase dell'attivazione è suddivisa in due parti . Nella a prima parte si gioca a ritmo basso con rettangoli di gioco con area ristrette, così si favorisce lo scarico motorio e il riscaldamento. Viene stimolata la tecnica ed il movimento breve. Nella seconda parte il ritmo si alza gradualmente e c'è maggiore coinvolgimento. Nella seconda parte viene introdotto il vincolo in cui contro il possessore palla avversario si può eseguire "Solo pressione" senza pressing.
PRIMA PARTE dell' ATTIVAZIONE
INTENSITA' MEDIO - BASSA
Riscaldamento - scarico motorio
"PRESSING"
INTENSITA MEDIA - ALTA
GIOCO INTERMITTENTE