Le 5 partite a ranghi e spazi variabili, le PRSV. Il carico situazionale ideale




 

Ancora una volta e anche in questo post, mi sento di sostenere che durante gli allenamenti nelle attività di base e non solo, diamo poco spazio al gioco, intendo al  gioco del calcio che considero l'unico vero ISTRUTORE di tutte le abilità e capacità che necessita  la prestazione reale. 
La situazione di gioco se presente in tutti gli allenamenti nelle forme, spazi, modalità, con vincoli  e regole diverse  diventa l'anticamera del SUCESSO. Per gioco, non intendo fine a se stesso ma con una logica progressiva, SITUAZIONI con regole, vincoli forme diverse tali da permettere il raggiungimento del miglioramento delle abilità e capacità richieste dalla partita reale. 

Titolo del post :
Le 5 partite a ranghi e spazi variabili, vale a dire le PRSV . Il carico situazionale ideale 
In questo post descrivo,  la fase centrale situazionale della unità di base, liberamente ispirata al mio metodo di allenare intitolato "Allenare la Prestazione". 

Buona lettura.







Vorrei partire da lontano e  fare una riflessione molto comprensibile e colpevolmente logica. La partita per il giocatore è il contesto di gioco ideale  in cui mette alla prova il proprio  livello delle abilità, le proprie capacità apprese in allenamento e dimostra  il valore del  proprio talento. Con  convinzione sostengo che l'unità di base  per essere allenante ed efficace  deve "assomigliare" nel aspetto e nei contenuti, alla prestazione reale.  Come indicano le recenti ricerche neuro scientifiche,  riguardo la scoperta dei "Neuroni a Specchio",  dimostrano come  l'empatia della azione  motoria si estende anche nel gioco del calcio. Aggiungo anche una mia impressione di mister  che ho maturato negli anni. Penso e lo affermo  per esperienza personale, fare allenamenti prettamente situazionali, che imitano la prestazione, effettivamente diminuiscono gli infortuni, specialmente muscolari. Questa è una personale considerazione  da prendere con le "pinzette". Una mia osservazione  scaturita da valutazioni pratiche  in campo, non sorrette da ricerche o altro, ma dalla mia esperienza di mister maturata in tanti anni. Mi chiedo, ma  è proprio  un caso che ci siano pochi infortuni se gli allenamenti hanno una marcata  apertura alle situazioni?? Una cosa è certa,  da  parecchi anni  nei miei allenamenti prevale l'aspetto situazionale e guarda caso, ho notato una diminuzione degli infortuni. 
All'interno dell'allenamento  devono essere presenti  gli stessi processi, lo stesso ambiente,  gli stessi elementi, le stesse variabili  e principi della partita reale.  L'azione di gioco richiede al giocatore una notevole prontezza e capacità di adattamento nei momenti cruciali della partita. Uno di essi è raffigurato dalle transizioni di gioco.  In partita le transizioni sono funzioni integranti del gioco, imprevedibili e permanenti.


Le PRSV preparano il giocatore ad adattarsi alle imprevedibilità e alle variabili della partita. Allenano il giocatore alla "Abitudine al nuovo, all'imprevisto" e alle difficoltà tattiche, causate principalmente dalla presenza dell'avversario. Altro aspetto vantaggioso dell'allenamento situazionale, di cui  ho più volte menzionato in altri post, è la presenza ingombrante  dell'avversario, autentico guastatore dello sviluppo del azione. Allo stesso modo, l'avversario  è anche il più importante istruttore un "buon maestro", incoraggia l'apprendimento di tutte le abilità e capacità e facilita la comprensione del gioco. Ritengo l'avversario una "cellula impazzita" una trappola cognitiva  del gioco, difficile da contenere e  controllare, un demolitore della azione. Durante la partita con i sui spostamenti e movimenti  influenza tutti i ragionamenti, i pensieri e le decisioni di tutti  gli altri giocatori, sia che siano vicini o lontani dall'azione di gioco. Le azioni effettuate in risposta/reazione ad azioni di disturbo dell'avversario sono soggette a una possibile riduzione del controllo motorio.

In questo post presento e approfondisco la fase centrale di un allenamento ispirato al mio metodo intitolato "Allenare la prestazione". L'attività situazionale che utilizzo sono le partite a ranghi e spazi variabili, cioè le PRSV. Sono sezioni di gioco variabili della prestazione reale, della partita.




La parte centrale dell'allenamento che presento è un carico aerobico massimale. Le 5 partite che espongo, sono le partite a portine  4 contro 4, con regole e vincoli diversi. Sono le PRSV che considero le  "PILOTA", imprescindibili, insostituibili, sempre presenti negli allenamenti  e altamente formative e allenanti. E' la situazione di gioco numericamente piccola di tattica collettiva, racchiude tutti i movimenti, i princìpi necessari per lo sviluppo e creazione della azione di  gioco. Racchiude fedelmente  tutte le componenti e le variabili   presenti nella partita reale.
Dalla figura sotto si può osservare che la PRSV sviluppa le quattro  principali prese di posizioni, vale a dire i due vertici: l'appoggio in profondità quello in sostegno, poi i due appoggi in ampiezza a destra e a sinistra,  riferimenti che rispecchiano  la partita reale.


La scelta della tipologia  delle PRSV 4 contro 4, dal mio punto di osservazione e che intendo esporre , è la più conveniente  per migliorare la percezione nelle azioni di gioco  e l'apprendimento della tattica collettiva.  Le partite a ranghi e spazi variabili, garantiscono durante la stagione, la prestazione ad alto livello, da tutti i punti di vista, sia fisico motorio che  tattico e tecnico. 
Tornando all'argomento principale vale a dire  all'allenamento il quale  l'ho suddiviso in una sequenza progressiva delle cinque PRSV che ho presentato. Ordinate, progressivamente con una certa logica, cioè in modo tale da creare  ALTA intensità e possano rendere possibile il  cambiamento  dal gioco INTERMITTENTE, con soste  al gioco CONTINUO, senza soste  Condizioni necessarie per ottenere alto coinvolgimento, massima attenzione e ritmo partita incalzante. 
L'intento delle PRSV è il  raggiungimento dell'alta e dell'altissima intensità è la conseguente  ottenimento del massimo movimento senza palla.

La progressione delle PRSV deve favorire il Trasferimento dal gioco con  interruzioni, al gioco senza. Vale a dire  il progressivo  passaggio dal Gioco intermittente al Gioco continuo

Le PRSV le inserisco liberamente  sempre in tutti e due o  tre o più  allenamenti settimanali, variando i vincoli e le regole. Durante il gioco rimarco a tono in maniera continuativa e  in maniera ridondante, quelle che io ritengo siano le "Basi di gioco", che esporrò in seguito, sono il fondamento per l'apprendimento ottimale. Nella parte centrale propongo un carico "Situazionale". Per la precisione  descrivo l' attività situazionale con una sequenza di 4 o 5 partite a portine e precisamente  PRSV multiformi e diverse fra loro. Ogni partita a ranghi e spazi variabili che espongo sono composte da  due tempi di gioco di 5 minuti ciascuno. Tempo di gioco che può crescere gradualmente, nei successivi allenamenti, fino arrivare 10 minuti per tempo  Per una durata  totale, con le dovute pause fra una partita e l'altra,  di circa un ora e mezza. L'evolversi delle situazioni, durante l'esecuzione dei vari step, il carico esterno, espresso dal tipo di partita,  costringe tutti i giocatori, nonostante lo sforzo,  mantenere  il carico interno, il livello  di stress psico fisico  in equilibrio. Questa necessità agevola un miglioramento, inconsapevole, della "Resilienza" alla fatica e la capacità di adattamento alle  imprevedibilità presenti nello sviluppo del gioco. Nell'attività di base sento spesso lamentare i mister  con frasi del tipo: " I ragazzi si distraggono facilmente e  prestissimo, non hanno capacità di concentrazione!". Ebbene il coinvolgimento e il livello alto di partecipazione, che applica il giocatore nelle  PRSV è un allenamento per imparare e riuscire  a mantenere a lungo la massima attenzione. La partecipazione attiva, il tono del mister, che  rivolge al giocatore, durante il gioco è sempre con rinforzi positivi ed incoraggiamento, assicura sia  la massima attenzione e sia la creazione e il mantenimento dell'alta intensità. In queste attività situazionali è assicurata l'attivazione dei Neuroni specchio, e di conseguenza anche  l'apprendimento, la valorizzazione e il potenziamento del bagaglio conoscitivo di nuove attività motorie è assicurato. Con attività situazionali la funzionalità delle decisioni , delle scelte e le procedure operative del giocatore dipendono dal bagaglio conoscitivo che ricorda nelle attività situazionali vissute precedentemente.  Il giocatore memorizza tutte le  informazioni  utili che favoriranno  un migliore accesso alla partita reale. Le partite PRSV che presento sono  un allenamento AEROBICO MASSIMALE intensivo con valori di soglia di  circa 85%  e 90% della massima  frequenza cardiaca e del massimo consumo di ossigeno. Ritengo che lo sforzo prolungato  coinvolga anche la capacità ANEOROBICA, vale a dire la  Forza, la velocità e la resistenza. Gli obiettivo principale, come dicevo, che ricerco in queste situazioni, in maniera progressiva sono principalmente due, vale a dire la creazione e il mantenimento dell' Alta intensità e il passaggio graduale dal gioco intermittente al gioco continuo.

La spinta allenante di un allenamento situazionale che ha come mezzo le partite a ranghi e spazi variabili, cioè le PRSV,  l'ambiente di gioco l'impatto emotivo è notevole per il giocatore. La  PARTITA cambia di intensità, in base alle modifiche dei parametri come ad esempio l'area di campo, il numero di giocatori, l'incoraggiamento del mister, il numero delle situazioni, le regole e i vincoli se il  gioco è continuo o intermittente, l'uso o meno dei portieri, il tempo di gioco e le ripetizioni e il numero e la quantità delle soste. L'intensità e il dispendio fisico delle Partite a ranghi e spazi variabili, aumenta con la contemporanea riduzione del numero di giocatori e l'aumento dell'area di campo relativa per giocatore. La scelta della PRSV  4 contro 4 è senza dubbio  la più formativa sotto tutti i punti di vista. Il giocatore entra in contatto con la palla continuamente  e affronta più spesso l’avversario con una  frequenza di  duelli molto alta. Migliora il movimento senza palla e l'intensità creata è alta e in certe circostanze di gioco anche di altissima intensità. In questa situazione di gioco si riproducono molte proprietà simili   a quelle presenti nella partita reale. Sono situazioni di gioco che accelerano il processo della percezione - elaborazione - azione, con decisioni che risultano essere  simultanee, immediate. Migliorando la quantità e la qualità dei processi conoscitivi.

Nelle partite 4 contro 4  i giocatori coinvolti eseguono più passaggi corti e medi, tiri,  possessi palla, conduzioni, stop  orientati e sul posto, dribbling, marcature,  contrasti e segnano più gol . L'analisi delle partite di calcio mostra che i giocatori sono in possesso di palla solo per il 2% della durata della partita reale. In sostanza è dimostrato che nelle situazioni PRSV il giocatore , in libertà e con maggiore coraggio "prova" nuove soluzioni per risolvere le difficoltà tattiche causate dalla presenza ingombrante dell'avversario, di cui non ne può fare a meno. Nella parte rimanente, i giocatori si muovono senza palla creando profitto allo sviluppo del gioco. Il numero delle transizioni è alto. Il successo della strategia di squadra dipende dalla capacità dei giocatori di cooperare assieme, questo permette di fare meno errori e ricercare un intesa fra loro, nelle PRSV è una realtà. Vengono sollecitati, in maniera esponenziale, tutti i fattori tecnici, tattici e fisico condizionali, significa migliorare  tutte le abilità e capacità  presenti  nella partita reale e  appresi nella realtà del gioco, in difficoltà tattica, in maniera solida e definitiva. La PRSV è una palestra che allena il " gesto"  specifico, realizza l'attività necessaria per avere un migliore input nella prestazione. Da un punto di vista pratico, le partite con un numero maggiore di giocatori, in campi ristretti, sono utili per il miglioramento motorio, tattico e tecnico, mentre le partite con un numero minore di giocatori con campi relativamente più grandi, come le  situazioni 7 contro 7 giocate con i portieri,  nel rettangolo di gioco normale, sono utili  per il miglioramento della resistenza e del condizionamento fisico. Nelle situazioni il giocatore corregge, controlla e regola il  "i movimenti e gli spostamenti" dalle tre informazioni principali richieste di continuo dall'azione di gioco,  con o senza palla che coinvolgono tre componenti cioè: 


VALE A DIRE : Quando ?- Dove? - Come?

Il giocatore è immerso nel ambiente ideale e migliora i tempi, i modi delle giocate. L'intento delle PRSV è il raggiungimento progressivo dell'alta e dell'altissima intensità, proporzionale che cresce assieme al  movimento senza palla.  Ciò è raggiungibile  per mezzo di vincoli diversi  che gradualmente guidano al "GIOCO CONTINUO"  senza  soste. Dopo aver esposto considerazioni e fatta la premessa ora mi accingo a mostrare la stesura pratica della parte centrale dell' allenamento come avevo anticipato. Per ogni PRSV  che presento, sono imprescindibili 10 regole di gioco di base,  il mister li deve trasmettere e comunicare ai giocatori a tono, con insistenza sempre in ogni forma di  situazione che propone, in quanto sono i princìpi che regolano lo svolgimento e lo sviluppo della azione di gioco:

"LE BASI GENERALI DI GIOCO

1. Non calciare a caso il pallone

2. Inserire  Regole e i vincoli di gioco. 

3. Facilitare il  passaggio da Gioco intermittente a gioco continuo

4. Aumentare il movimento senza palla per ricevere e riattaccare l'avversario

5. Seguire il Principio "più marco e meno copro"

6. Sviluppare il gioco in triangoli.

7. Seguire il principio di gioco "Gioco dove vedo e vado dove c'è spazio": in profondità, in ampiezza, dietro (sostegno)con e senza palla

8.Creare alta  Alta  e altissima Intensità e mantenerla più a lungo possibile

9. Tutti i giocatori devono fare la Fase difensiva e fase offensiva

10. Provare e affrontare il Duello. 1 contro 1, il dribbling


La combinazione delle cinque PRSV partite a ranghi e spazi variabili

La fase di carico situazionale dell' allenamento segue il principio in ordine progressivo l'aumento graduale dello sforzo e della attenzione.


1. PRIMA SITUAZIONE: ATTIVAZIONE 

GIOCO INTERMITTENTE - Bassa e Media intensità

Svolgimento indicazioni

La fase dell'attivazione è suddivisa in due partiNella a prima parte si gioca a ritmo basso con rettangoli di gioco con area ristrette, così si favorisce lo scarico motorio e il riscaldamento. Viene stimolata  la tecnica ed il movimento breve. Nella seconda parte il ritmo si alza gradualmente e c'è maggiore coinvolgimento. Nella seconda parte viene introdotto il vincolo in cui contro il possessore palla avversario si può eseguire  "Solo pressione" senza pressing.

PRIMA PARTE dell' ATTIVAZIONE

INTENSITA' MEDIO - BASSA

Riscaldamento - scarico motorio 





SECONDA  PARTE  dell' ATTIVAZIONE
 

INDICAZIONI - ILLUSTRAZIONI:
INTENSITA' MEDIO BASSA
GIOCO INTERMITTENTE


 Svolgimento indicazioni
Gioco libero con regole normali di gioco e tocchi liberi. Il mister lascia giocare senza intervenire. E' una situazione che può benissimo sostituire il riscaldamento. Nei primi 10 minuti ridurre le misure del  rettangolo di gioco. In questa prima parte della  PRSV si concretizza lo scarico motorio, con ritmi molto bassi e senza eccessiva competizione. Nella seconda parte si gioca introducendo il  vincolo in cui in caso di aggressione al possessore palla avversario è previsto la sola "pressione" sul portatore palla, senza esercitare il Pressing . Il pallone è riconquistato solo per intercettazione della palla su passaggio o giocata sbagliata dell'avversario. Il ritmo aumenta e così pure  il movimento senza palla e lo sviluppo delle azioni.


2. SECONDA  SITUAZIONE "DI BASE"

  "PRESSING"

INTENSITA MEDIA - ALTA

GIOCO INTERMITTENTE

   

Svolgimento Indicazioni
Gioco libero con regole normali di gioco, il pressing è compreso.

3. TERZA  SITUAZIONE :
"NAVETTA CONDUZIONE" 
GIOCO CONTINUO
INTENSITA' ALTA

Svolgimento Indicazioni 
Da questa partita a ranghi e spazi variabili si verifica il passaggio da gioco intermittente al gioco continuo e il carico SITUAZIONALE nel aspetto fisico condizionale e motorio è notevole.
Il  Nuovo Vincolo che regola di gioco è: 
Se il pallone esce dal rettangolo di gioco, l'ultimo giocatore che l'ha toccata, l'ha recupera e aggirando il campo lo conduce e lo passa al mister. In quel mentre nella partita si crea una superiorità numerica. La parità numerica si ricompone al rientro del giocatore. Quando la palla esce dal campo  il mister rimette in gioco un secondo pallone, dove e come vuole. 
 In questa situazione per alzare ancora il ritmo e l'attenzione inserisco anche se necessario la limitazione dei tocchi palla, a partire da  tre, poi due e ad  un tocco. In maniera inconsapevole, in questo caso, viene sollecitata l'aggressione  per conquistare e riconquistare il possesso. Si alza molto la vivacità del  movimento senza palla.


              INTENSITA' ALTA & ALTISSIMA 




4. QUARTA SITUAZIONE:
"NO STOP"
GIOCO CONTINUO 
INTENSITA' ALTISSIMA


Svolgimento Indicazioni
Altra partita a ranghi e spazi variabili in cui si assiste al passaggio da gioco intermittente a gioco continuo. Questo provoca  una inevitabile crescita dell'intensità e del movimento senza palla. Il Nuovo Vincolo che regola il  gioco è presto detto. Se il pallone esce, in modo chiaro e lontano dal rettangolo di gioco, NON va ripreso da nessun giocatore. E' il mister che rimette in gioco un altro pallone e la partita riprende. 

 



5. QUINTA  SITUAZIONE: 
"TRANSIZIONI" Consapevoli
GIOCO CONTINUINTENSITA' ALTISSIMA

Questa situazione assicura il Gioco continuo e l'alta, altissima intensità con un  aumento esponenziale del movimento senza palla.

Svolgimento Indicazioni
Vincolo di gioco: Il mister ha a disposizione più  palloni. La partita inizia con un pallone 1. Durante il gioco a sua discrezione reclama l'attenzione dei giocatori chiamando ad alta voce il pallone 2. Il pallone 1 viene calciato fuori dal rettangolo di gioco e ignorato, la partita riprende con il pallone 2. L'introduzione del secondo pallone da parte del mister è casuale, lo calcia in campo  dove quando e come vuole. La gestione della partita straripante di transizioni richiede al giocatore grande attenzione, resilienza alla fatica  e continuo adattamento.

INTENSITA'  ALTISSIMA  

I tempi di gioco variano proporzionalmente e gradualmente da 5 minuti ad un massimo di 10. E' possibile  trasformare la situazione 4 contro 4 in partite con superiorità numerica come 4 CONTRO 2  o 5 contro 3, rompendo l'equilibrio della parità numerica. Ogni 5 minuti di gioco oppure ogni due o tre goal si cambiano  le squadre  per  far girare i giocatori.  Lo sforzo fisico delle situazioni è notevole e viene messo alla prova la capacità di adattamento e di resilienza dei partecipanti.
Il carico interno  è rappresentato dalla somma degli stress che subisce l'organismo, l'affaticamento è proporzionale alla portata del carico esterno. Vale a dire che dipende dalla quantità e dalla qualità oggettiva dei mezzi utilizzati nell'allenamento, in questo specifico caso sono le PRSV con regole e vincoli diversi, gradualmente sempre più impegnativi sotto tutti i punti di vista.
La sequenza situazionale delle PRSV che ho presentato può essere proposta a tutte le categorie , con tempi di sosta e di gioco  variabili a seconda della età dei giocatori, rispettando la fisiologia e il livello di crescita degli stessi.  Sono convinto che il successo della applicazione delle situazione è merito dell' "Occhiometro" del mister.
Vorrei presentare il Programma didattico di allenamenti, come rappresentato dal cartello sotto. Con carico situazionale progressivo, un macro ciclo suddiviso da 1 micro ciclo di una settimana. Da ripetere nelle altre successive settimane  interscambiando il modello delle PRSV.

Programma di un macro ciclo situazionale,
Regolato dalla combinazione  delle 5 PRSV 
L'ordine della scelta della situazione è a discrezione del mister e dall' obiettivo che  vuole portare a termine.



Nel cartello ho nominato la quinta PRSV a tema libero. Nelle figure sotto ne presento, brevemente,  alcuni esempi con  temi diversi:

1. 

2. 



L'attività  SITUAZIONALE   incide più di tutto nel TRAINING PRESTAZIONALE.



N.B. Ricordo che nel mio canale you tube è pubblicato l'audio di presentazione di questo post. 

Grazie
MisterEzio






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