OBBIETTIVO? SEMPRE LO STESSO: VINCERE
Niente di più triste è far credere,e di conseguenza prendere in giro, giocatori e genitori, facendo credere loro che si può vincere subito e sempre, con grande facilità. Queste false affermazioni e accade in moltissimi settori giovanili.
Tutto và a scapito della crescita calcistica e umana del giovane giocatore.
Questa illusione ha danneggiato i nostri settori giovanili che continuano produrre il DROP AUT cioè l'abbandono al calcio precoce.
Altro che risultati! ....o vittorie facili! , concetti forvianti e non veri.
I settori giovanili così spariscono o nel miglior delle ipotesi cambiano continuamente nome ad ogni stagione, per mancanza totale di programmazione e obbiettivi sani e reali.
Siamo innanzi ad un insuccesso , ad un fiasco, social calcistico che perdura da circa 20 anni e i mass media e gli addetti ai lavori conviene fare finta di niente!! per questo , io misterEzio, mi ostino a gridare :
"CAMBIAMO, INVERTIAMO LA ROTTA"
Considero il sistema calcio, o meglio lo paragono, all'inquinamento globale e mondiale, che provoca inevitabili e incontrollabili cambiamenti atmosferici improvvisi , catastrofici. Tutti sono al corrente del pericolo, e al limite tutti ne parlano ma pochi fanno qualcosa veramente.
Io credo, e lotto con tutto me stesso per un calcio più umano più vero che esprima più gioco e porti il piacere di giocare nel giocare . Tutto ciò predominare , il centro di tutto, intendo programmazione deve essere il giovane calciatore, e il suo stare bene .
Dobbiamo stare , noi adulti, molto accorti e attenti , perchè nel 2019 i giovani, hanno una incredibile varietà di interessi e di eventuali distrazioni molto comode e a loro portata . Potrebbero cadere, o meglio scegliere questo tipo di distrazioni e sostituirli ad altri interessi come lo sport. Spesso attività di non movimento come compiuter, telefonini e altro , perdendo di vista la socialità , il gusto di provare di mettersi a confronto e socializzare con gli altri pari ,correre, muoversi, divertirsi, appassionarsi e a vivere il gruppo.
Tutto ciò non potrebbe accadere se ci fossero mister e adulti ben preparati e autorevoli, formativi, efficaci e con intenzioni educative e chiaramente se difendessero e condividessero lo stesso programma formativo .
Il mister deve includere e non escludere.
Invertiamo la rotta
grazie
misterEzio