Titolo: " Le partite a spazi e ranghi VARIABILI." Una metodologia moderna per allenare efficacemente.









In questo post, intendo illustrare la funzionalità di  una tipologia di esercitazione situazionale, che inserisco sempre in tutte le sedute di allenamento settimanali. Ritengo che sia la situazione più completa dal punto di vista dell'apprendimento e della memorizzazione di tutte le  variabili. Variabili richieste dalla  prestazione reale, cioè la partita. Risulta essere  una metodologia di allenamento che può essere applicata sia negli adulti sia nei giovani calciatori. Recenti studi, presenti nella letteratura scientifica, evidenziano  ad esempio, come le partite le SMALL - SIDED GAMES  sono utili ai calciatori, per migliorare simultaneamente il metabolismo aerobico e quello anaerobico. Infatti allenare la tecnica in spazi ridotti, aumentando l'intensità di gioco, obbligherà i nostri calciatori ad effettuare le giocate in maniera rapida, dovendo decidere in brevissimo tempo quale sia la soluzione migliore da adottare, stimolando così anche l'aspetto cognitivo. Inoltre replicano gli stessi sforzi fisici e condizionali presenti  nella partita reale.  Mirano ad analizzare  come le partite a piccola scala,  influenzano e migliorano le prestazioni dei giocatori a breve e a lungo termine. Gli elementi, le variabili  presenti in queste situazioni, sono gli stessi della partita reale. Vengono allenate però con maggiore intensità e incidono nella formazione del giocatore. Lo ritengo un  modello molto valido, allena adeguatamente tutte le variabili che sono presenti in partita reale  e  influisce e migliora la qualità di prestazione. Assicura un apprendimento convincente, solido  reale e definitivo. L'Esercitazione che intendo presentare e  descrivere  le ho  chiamate:
Partite a spazi e ranghi Variabili





Penso che sia più corretto parlare di misure di  rettangoli di gioco variabili, piuttosto di campi ridotti. Infatti la tipologia di situazioni che propongo si discostano dalle partite a spazi e ranghi RIDOTTI cioè dalle SMALL -SIDED GAMES. Queste situazioni sono partite a piccola scala, svolte  in rettangoli di gioco più piccoli, rispetto a quello della partita reale. Adoperare in allenamento solo le small -sided games, è riduttivo, incompleto. Giustamente come affermano  molti preparatori atletici,  è auspicabile integrare  queste situazioni (cioè le small- sided games) ossia alle partite a spazi e ranghi ridotti  anche con esercizi, specifici senza palla, prettamente fisici. Questo per aiutare a completare il miglioramento fisico condizionale complessivo. Al contrario utilizzare la partite a spazi e ranghi variabilisignifica impiegare un mezzo di allenamento esauriente, dettagliato, che imprime un miglioramento generale e che non ha bisogno di nessuna integrazione fisica condizionale. L'esercitazione  situazionale  migliora la capacità aerobica ad alta intensità e la capacità anaerobica e avviene  attraverso le partite a spazi e ranghi variabili, che  rispetto alla partita reale, mostrano un aumento di movimento senza palla, di azioni tecniche e tattiche , di passaggi, controllo palla, ricezioni, intercettazioni, dribbling, mantenimento e perdita del Possesso palla con continue transizioni. In queste situazioni tutto è di più... Vi sono molte più occasioni di compiere azioni e di conseguenza risulta un maggiore  coinvolgimento, molto attivo e partecipativo,  da parte di  ciascun giocatore. Creare  e mantenere più a lungo possibile, condizioni di alta  intensità,  e allenare il giocatore al nuovo, alla imprevedibilità del gioco sono obiettivi importanti. La partita a ranghi e spazi variabili è un acceleratore dell'apprendimento e del miglioramento. I giocatori,  sono emotivamente coinvolti e trasportati dai ritmi alti del gioco  e così, inconsapevolmente evitano pause, evitano di camminare eludendo di entrare in "Confort zone" cioè cadere, in quei momenti di partita, in cui il giocatore può perdere attenzione estraniandosi, inconsciamente, dal gioco e lasciare l'iniziativa all'avversario. Queste esercitazioni allenano la resilienza  cioè la resistenza a non smettere mai di giocare, perfeziona l'adattamento e la comprensione della   complessità del gioco.

Nel utilizzare questo strumento  di allenamento situazionale si deve  fare attenzione al metodo di svolgimento  che  richiede una equilibrata gradualità. La partita a spazi e ranghi VARIABILI  è una attività globale che allena tutte le specifiche in maniera individuale e collettivo e migliora le capacità aerobiche e anaerobiche; così pure le abilità  tecniche tattiche individuali e collettive, le capacità fisiche condizionali e le abilità  coordinative motorie. Le due tipologie di situazioni, si differenziano per un motivo principale: le partite a spazi e ranghi RIDOTTI prevedono rettangoli con sezioni di gioco più piccole rispetto alla partita reale. Mentre le partite a spazi e ranghi VARIABILI prevedono l'utilizzo  anche del rettangolo di gioco regolamentare, con densità di giocatori sempre minore di 11  e con regole  modificate e  con vincoli diversi. In questo caso c'è una maggiore dispersione dei giocatori e le distanze percorse dal singolo giocatore sono maggiori. Nella metodologia delle partite a spazi e ranghi VARIABILI sono previste partite giocate ad esempio un 7 contro  7... 8 contro 8 o 9 contro 9 nel rettangolo di gioco regolare. Durante lo svolgimento, vanno inserite  vincoli e regole diverse, in base all'obiettivo e le intenzioni del mister. Il giocatore, allenandosi, con continuità in situazione, apprende movimenti e spostamenti sempre nuovi, consapevoli e inconsapevoli, che seguono il principio: " E' l'obiettivo che regola il movimento, il ragionamento". Ad ogni azione c'è una reazione,del giocatore, dettata dalle proprie conoscenze ed esperienze motorie. Più sono le conoscenze memorizzate, più sono le attività svolte in situazioni  pregresse, più le risposte sono efficaci. Le due metodologie hanno due componenti in comune: la presenza continua dell'avversario, autentica interferenza, è il  guastatore di ogni azione che impedisce e limita lo sviluppo del gioco, sempre imprevedibile. L'altra componente è la direzione di gioco. All'interno della seduta dell'allenamento ci devono essere attività che rispecchiano le caratteristiche, le variabili e gli elementi presenti nella partita reale.  Questo è il primo presupposto, il principio di gioco più importante per preparare il giocatore ad avere un migliore accesso alla prestazione reale. Per poter vincere una partita bisogna creare le giuste condizioni motivazionali e mantenere una soglia di intensità maggiore, superiore, più alta dell'avversario. Quindi di conseguenza, lo stesso deve accadere all'interno della unità di base, ossia si deve  creare e mantenere alto il ritmo e alta intensità di gioco e il più a lungo possibile. L'allenamento deve rispecchiare le variabili imprevedibili e mutevoli  della partita reale, quindi essere incalzante, vivace e intensivo. Il ritmo, il dinamismo e la creatività delle proposte, devono essere similari all'ambiente presente nella prestazione reale. Molti addetti ai lavori cioè mister e preparatori atletici stentano a riconoscere l'efficacia formativa  reale delle partite a ranghi e spazi variabili, in quanto è difficile la valutazione e la misurazione scientifica. Questo avviene, nonostante che  la letteratura  scientifica abbia riconosciuto questo strumento di allenamento efficace quanto l'intervall - training.
è stata svolta  più di una  ricerca, riguardanti le partite a piccola scala  in cui il responso dei dati mostrano miglioramenti delle prestazioni  tecnico atletiche. Nei giocatori si nota un miglioramento nelle capacità di eseguire degli sprint anche ripetuti e nei cambi di direzione , nelle accelerazione e decelerazioni insieme ad un adattamento muscolare fisiologico. In questa tipologia di esercitazione è il mister che controlla e osserva, i movimenti di ciascun giocatore. Questa particolare dote di valutazione si chiama "occhiòmetrò ",  ed è espressione  della propria esperienza. E' il mister il vero controllore di tutti i parametri, in particolare   del livello della intensità, del coinvolgimento, dell'agonismo, del ritmo dello sviluppo del gioco e dei tempi di recupero dei giocatori. Stà a lui valutare, osservando attentamente lo svolgimento e la qualità di riuscita  della partita a spazi e ranghi variabili. Analizzare se la qualità, l'intensità prodotta e gli altri parametri rispondono alle aspettative che si era prefissato.
Durante lo svolgimento della situazione, la partecipazione, il trasporto di incoraggiamento e il tono di voce del mister durante le situazionla partita è una garanzia per creare e mantenere il livello di intensità alto.


Le partite a ranghi e spazi VARIABILI riescono ad allenare e  migliorare tutte le proprietà in  misura uguale alle richieste della partita reale. La progettazione è modulata da un concetto didattico che vado a illustrare. Ci sono due modalità per svolgere le partite a spazi e ranghi variabili. I due modi sono proporzionali e dipendono dalla crescita o dalla decrescita della soglia della intensità. è il livello di intensità che determina  due modi diversi  di svolgimento.
I due parametri che differenziano la scelta del livello di intensità sono:
IL GIOCO INTERMITTENTE E IL GIOCO CONTINUO

Scegliere se svolgere le situazioni  di Gioco continuo o di  Gioco intermittente, dipende dalle  regole  e dai vincoli che vengono scelti  e proposti. Sono i due parametri, il gioco intermittente e il gioco continuo i riferimenti da cui girano tutte le variabili della situazione che si presenta. A seconda del tipo  di scelta, si ottengono risultati diametralmente opposti e sono espressione  del diverso valore  della intensità. Ma cosa intendo per gioco intermittente o continuo? 
Gioco Intermittente: 
Si ottiene quando lo svolgimento della situazione crea  bassa, media intensità; con momenti sporadici di gioco di alta intensità. Queste condizioni si creano con  le regole normali di gioco con modifiche tattiche  o con vincoli in cui comunque si prevedono pause, momenti spontanei di recupero, come le rimesse laterali, le  riprese dal fondo campo o dai calci d'angolo, fuori gioco o ancora, dalle  rimesse in gioco del portiere.In queste situazioni vengono sollecitate le capacità AEROBICHE.
GIOCO Continuo:   
Si ottiene quando lo svolgimento della situazione crea alta e altissima intensità. Queste condizioni si creano togliendo le regole di gioco, cioè niente rimesse dal fondo , rimesse laterali, calci d'angolo e niente fuori gioco. Si creano le condizioni in cui il gioco è  senza soste. Durante la partita se   la palla esce dal rettangolo di gioco è il mister che rimette in gioco un nuovo pallone , con tempismo, così la partita  non ha interruzioni.  Gli eventuali vincoli introdotti o modifiche, sono orientati a non produrre  pause di gioco. Siamo in presenza della massima soglia aerobica. Si migliora la resilienza, la  resistenza  al dinamismo utilizzando le fonti energetiche anaerobiche. A causa dello sforzo fisico, espressione  di un grande dispendio energetico, crea nel giocatore una variazione importante, del   carico interno. Portando  la  Frequenza cardiaca e il  consumo di ossigeno alla massima potenza e anche a valori massimi della frequenza respiratoria. Si crea una   produzione maggiore di scorie di acido lattico, dovute dall'eccessivo affaticamento. Durante lo sforzo fisico crea al metabolismo basico una forzatura, un aumento repentino di stress fisico epsicologico. Il giocatore ha bisogno di nuove  energie che assicurino un nuovo stato fisico di equilibrio, che permetta il mantenimento delle forze. 
Sono i due principi di gioco che regolano gli obiettivi di ogni forma di partite che intendiamo svolgere. L'allenamento è composto da una alternanza delle due tipologie, cioè se si vuole perseguire il GIOCO CONTINUO di carico oppure il GIOCO INTERMITTENTE, utile per recupero dall'affaticamento.


In base, a quale principio si sceglie, cioè se gioco continuo o intermittente,  la soglia dell'intensità varia proporzionalmente alle scelte dei parametri che regolano, modulano la programmazione di esse.
Vedi la tabella:
Per quanto riguarda la situazione che presento,  è suddivisa in più sessioni di gioco, cioè più partite a ranghi e spazi variabili rispettando la gradualità del carico situazionale. La situazione proposta che descrivo è il 4 contro 4 che ritengo sia la partita pilota, la  più  formativa. Il principio di tattica colletiva, di questa situazione, è che il possessore palla ha sempre TRE appoggi. Migliora la tattica collettiva e si aprono nuovi canali di comunicazione che agevolano la collaborazione fra i giocatori. Rispecchia fedelmente quello che  di base dovrebbe accadere nella partita reale.


Misure campo 150 metri  quadrati
Rettangolo di gioco metri 45/50x30/35
Situazione 
4 vs 4 o 5vs5 

Presento e descrivo una combinazione graduale dello sviluppo della partita a spazi e ranghi ridotti 4 contro 4

Principi della 
PROGRAMMAZIONE PROGRESSIVA SITUAZIONALE 4 contro 4 :
1. Situazione di Attivazione. Gioco intermittente.Con regole normali di gioco

2. Situazione con il vincolo della sola Pressione. Gioco intermittente con  regole normali di gioco

3.Situazione con  Pressing.Gioco intermittente con  regole normali di gioco

4.Primo Carico situazionale. Gioco continuo con  regole di gioco modificate

5. Situazione di Recupero. Gioco intermittente. Con regole normali di gioco

6. Secondo Carico situazionale. Gioco continuo -regole di gioco modificate

7. Situazione di Recupero. Gioco intermittente .Con regole normali di gioco

SVOLGIMENTO

1. ATTIVAZIONE
2. PRESSIONE
3. PRESSING

4.SITUAZIONE DI CARICO

5. SITUAZIONE DI RECUPERO

6. SITUAZIONE DI CARICO

7. SITUAZIONE DI RECUPERO
Termino  il micro ciclo che ho presentato, con una partita di durata di circa dieci minuti che definisco di recupero. IL mister lascia giocare ed osserva.

Le sette sessioni di gioco che ho presentato, fanno parte di un micro ciclo, che ripropongo negli allenamenti settimanali. Rappresenta la gradualità di un  carico situazionale che presenta le stesse variabili, componenti, elementi e stati d'animo uguali alla partita reale.
Ogni partita può durare dai 5 ai 10 minuti per tempo, i tempi sono minimo, due . I benefici di queste situazioni sono molteplici così come sono visibili i miglioramenti. Coinvolgono e migliorano le capacità e le abilità del giocatore legate alla partita reale

CONSIDERAZIONI

Le partite a spazi e ranghi variabili se svolte costantemente negli allenamenti, rende il giocATORE  PIù PREPARATO E CONSAPEVOLE ottenendo un MIGLIORE ACCESSO   ALLA PARTITA REALE



l'OBIETTIVO DI BASE DELLE PARTITE A RANGHI E SPAZI VARIABILI 
e' rendere  il giocatore piu' consapevole:

Le partite a spazi e ranghi variabili allenano la capacità alla lettura anticipata  della azione di gioco. L'anticipazione percettiva è fondamentale per agire efficacemente in situazioni tattiche di difficoltà che richiedono una scelta, una presa di posizione, una decisione rapida, istantanea. L'anticipazione è l'abilità di concentrare l'attenzione , con successo, nei confronti di una azione, di un movimento in partita , prima che accada.

Altre Considerazioni





Considero la partita reale 11contro11 come un  insieme infinito e imprevedibile di partite a spazi e ranghi variabili. Le azioni si presentano  sempre in maniera diversa. Apparentemente simili ma  mai uguali fra loro. Si presentano in sezioni di gioco diverse e con densità di giocatori  e in sezioni di spazio di campo con grandezza altrettanto differenti. La dinamicità del movimento, lo sviluppo del gioco sono in  continua fluttuazione.  L'azione di gioco cambia  istante dopo istante e qualche volta risulta confusionaria. Il gioco si sviluppa da un insieme infinito di micro partite che si possono presentare sia  in parità numerica  come  1 contro 1 ,  3 contro 3, 4  contro 4, 7 contro 7 ecc...  o  in condizioni di superiorità o inferiorità numerica  come 2 contro 1, 4 contro 2, 4 contro 6 ecc...Le multiformi e tante micro partite presenti  rispecchiano la  partita reale, devono essere allenate nelle unità di base. Il  ritmo, la soglia di intensità che si riesce a creare in partita  è proporzionale   al movimento senza palla e al livello di intensità' che riescono a creare i giocatori stessi. A parer mio, nel calcio moderno il giocatore, negli allenamenti, deve essere immerso in attività di gioco situazionale, con direzione di gioco e l'avversario sempre presente.
Il mezzo di allenamento, della  partita a ranghi e spazi variabili, come ad esempio 3 contro 3 ha un duplice compito. Il primo, durante il gioco, il mister osserva e può ponderare le abilità e le capacità del giocatori e farne una valutazione. Il secondo dimostra che è questa la  tipologia di esercitazione idealein cui   il giocatore  migliora e  potenzia tutte le variabili contenenti nella partita reale, sia fisiche che tecniche. Tutto avviene  consapevolmente e anche inconsapevolmente per merito del ritmo e intensità che l'esercitazione stessa imprime. Ogni giocatore con le attività, le esperienze situazionali, memorizza  con facilità nuove conoscenze  cognitive che saranno utili nel confronto nella partita reale. Il giocatore è immerso in un ambiente, per lui, ideale. La partita, un insieme di variabili  complessi ma ideale per  apprendere tutte le variabili in maniera più solida e convincente. Il giocatore durante la partita deve muoversi, orientarsi, riordinare il pensiero e  ragionare continuamente e decidere istantaneamente, confrontandosi, in ogni scelta, con l'avversario e compagni. L'avversario è il  vero guastatore e demolitore del gioco. Il giocatore, a causa della presenza continua  dell'avversario è in difficoltà tattica e deve comunicare "in movimento" con e senza palla con compagni, per trovare la soluzione, durante l'azione, più efficace. Il giocatore in possesso palla è condizionato dal gioco e impara  a dosare il passaggio  con la forza giusta e deve scaricare palla  nel momento nel tempo e modo corretto. I gesti tecnici,  i movimenti coordinativi motorii vengono appresi in difficoltà, che è il miglior modo per imparare, ad apprendere e memorizzare. Il movimento motorio coordinativo di adattamento all'azione di gioco, viene compiuto in maniera spontanea e risulta essere ampio e naturale, nessun esercizio di allenamento è in grado di riprodurlo. Infine la letteratura calcistica afferma che le situazioni possono essere applicate ai giovani per allenarli efficacemente  negli aspetti tecnici e tattici, consentendo maggiori tempi di esposizione e maggiori contatti con la palla, modulando le sollecitazioni fisiche, a seconda della categoria  allenata.


.....CONCLUSIONI.....


MisterEzio
Per chi volesse ascoltare il post. ha la possibilità di ascoltarlo in podcast nel  mio canale You tube.











         

































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