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ALLENARE NELLLA ATTIVITA' DI BASE...RIFLESSIONI

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Allenare nella attività di base ai nostri giorni  è molto più complesso che in altre categorie. Nei settori giovanili, specialmente nelle attività di base dilettanti, le difficoltà per un allenatore  sono molteplici. In questo caso i ruoli del mister sono molti e alcune volte non di facile svolgimento. Quando ho iniziato ad allenare più di trenta anni orsono bastava avere passione e tanta voglia di mettersi alla prova. Sono partito con allenare squadre di categoria per poi ripiegare in squadre della attività di base.  Ora allenare significa relazionarsi con un ambiente sociale  completamente diverso. Con  generazioni di giovani che vivono una quotidianità completamente diversa da allora. Così come la società non è la stessa. Con l'influenza negativa  della pandemia e ora con la guerra in Europa vicino a noi.   Due fattori che hanno peggiorato già un tessuto sociale di valori già in crisi. Tutto ciò a  ha dato oggi una maggiore  visibilità nel riconoscere che  lo sport giovanile  in

6 a 14 anni come gestire ..ancora altri suggerimenti al mister dell'attività di base...

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Dopo tanti anni che alleno squadre della attività di base posso affermare che non esistono ragazzi problematici o impossibili da gestire ma piuttosto esistono  allenatori incapaci o per meglio dire adulti che non  hanno le conoscenze e le capacità empatiche  per gestire un gruppo di giovani ragazzi giocatori.  Con le nuove  generazioni  è finita inutile che il mister gestisca il gruppo squadra  in maniera  AUTORITARIA e  DIRETTIVA. Gli interventi autoritari ,direttivi creano ottengono nei ragazzi  un atteggiamento  contrario cioè scatenando   una maggiore    insubordinazione. I tempi, la società cambiano e così  le generazioni che per crescere  chiedono altro. Spesso gli allenatori non lo  vedono non capiscono e cosi  neanche  i genitori. Nei ragazzi  non esiste un animo cattivo ma esistono cattivi o incapaci educatori. Spesso i giovani calciatori cercano la propria strada e manifestano il bisogno di certezze con il conflitto o attraverso  il "rito della contestazione della protes

Giocare ...a calcio nella attività di base è necessario per il giovane...

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  Baden  Powel, creatore degli scout,   di calcio non era decisamente interessato ma  scriveva che  "IL GIOCO E' IL PRIMO GRANDE EDUCATORE" La prima domanda che il genitore  , dopo un allenamento,  dovrebbe rivolgere  al   proprio figlio dovrebbe essere: "TI SEI DIVERTITO". Il resto è poesia.  Baden P. oltre  80 anni fa aveva  tremendamente ragione sugli effetti benefici ai giovani  che  "gioco" e lo sport di squadra trasmette.  Gli effetti benefici che porta lo sport giovanile al giovane sono innumerevoli e accompagnano agevolano  la crescita sana  del giovane giocatore   E' un  giovane che è ,nel presente,   immerso in una società al quanto confusa e che forse ha dimenticato smarrito valori e comportamenti positivi i cosi detti i valori "Supremi". Nella società  attuale la fortuna di fare sport per un bambino per un  giovane è un ancora di salvezza è un autentico salvagente, aiuta al giovane a "centrarsi". Fare sport per i gio

Allenare la categoria esordienti il "bacino" della attività di base

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Allenare gli esordienti  nella attività di base   Paragonare la squadra esordienti ad un grappolo d'uva  è molto azzeccato e realistico. Il grappolo, la squadra , gli acini  i giocatori, rappresenta  e mostra in maniera chiara  l'eterogeneità del grado di crescita di ognuno dei  componenti della squadra. La  composizione della categoria degli esordienti prevede due annate 10 e 12 anni. Il grappolo d'uva è composto da acini (singoli giocatori) che non sono mai uguali fra loro non hanno la stessa forma ne aspetto. Ci sono acini più acerbi altri più maturi , altri più sciupati così sono anche gli esordienti. IL giocatore  appartenete a questa categoria è da considerare come UNITA' INDIVIDUALE è un a persona che sta crescendo ed ha il proprio modo di comportarsi di relazionarsi , muoversi, apprendere, reagire in base al proprio grado di maturità.  Non sono da considerare come micro giocatori o  micro adulti è l'errore più ricorrente che mister combina. Il mister deve av

"SENTIRSI CAPACI". Il "SAPER FARE" GIOCARE NELLA ATTIVITA' DI BASE 6 - 13 anni circa...

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Tutti siamo d'accordo che il calcio in origine era  uno gioco  che si poteva giocare per strada. Io ho avuto la fortuna di giocare per strada, giocavamo ovunque e nelle ore più disperate. Giocavamo e adattavamo la partita in base ai presenti : 1vs1 , 2vs2 3vs 3 .......fino  se necessario  13 vs 13  senza escludere nessuno. Si giocava con i portieri ma spesso nessuno voleva giocare in porta e così improvvisavamo  portine  più piccole con giubbotti , con sassi o  borse zainetto  o con altro. Poi alla sera  molti di noi andavano regolarmente agli allenamenti con le rispettive  squadre in società diverse. Le ultime generazioni non hanno goduto di questa fortuna e  come se non bastasse son o stati segregati, in tempi alterni, a casa a causa della pandemia. Ne è  conseguito, fra un motivo  l'altro, un naturale ritardo motorio tecnico tattico ecc...di gioco. Dopo queste considerazioni mi chiedo se è più utile  ( i settori giovanili dilettantistici hanno     la possibilità di allenarsi

A... come ALLENARE nella attività di base

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"ALLENARE LA PRESTAZIONE" Allenare, nell'attività di base è un arte complessa e artificiosa. La figura  mister che allena squadre  nella attività di base  ricopre  molti ruoli. Non solo deve essere attrezzato  da competenze legate all'insegnamento del gioco del calcio ma anche competenze  pedagogiche educative, didattiche comunicative.    Il mister in anzitutto deve essere dotato di una certa sensibilità e  una notevole capacità di osservazione. Per sensibilità intendo la capacità di leggere quello che c'è dietro ad una  una giocata e come il giovane giocatore sceglie, decide.  Più precisamente mi rivolgo  ai mister che allenano   giovani giocatori compresi, anno più anno meno,  dai 6 anni fino a circa 12. Ritengo che la  categoria più sensibile e delicata da allenare  sono gli esordienti , cioè ragazzi dai 10 anni a 12 anni circa. Nei settori giovanili gli esordienti, è la categoria più importante  è  l'autentico bacino che garantisce la continuità  di iscrit

APPOGGIO CORTO..LUNGO .Come trasformare un banale Esercizio in SITUAZIONE , Ispirato al metodo "ALLENARE LA PRESTAZIONE"

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  METODO : "ALLENARE LA PRESTAZIONE" "NON CALCIARE A CASO "

Un mio vecchio articolo .."si far per dire" ,ma sempre originale primi calci /Pulcini/Esordienti: considerazioni da non sottovalutare, il "Settore giovanile"

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                       SQUADRA ESORDIENTI 2019/2020           In questo articolo  del mio blog "misterEzio più di 25 anni..." desidero descrivere l'importanza e la delicatezza dell'allenare i pulcini e gli esordienti o meglio nella attività di base cioè  nei settore giovanile del calcio: età segnata da una crescita e apprendimento particolarmente importanti nella formazione del futuro giocatore. Ho partecipato ad un corso sull'avviamento allo sport x operatori sportivi organizzato dal C.O.N. I.,oltre essere istruttore 'scuola calcio' FGCI-CONI,  ed ho scoperto quanto sia importante e delicata la fascia d'età che va dai 6 ai 12/13 anni per quanto riguarda lo sviluppo fisico psicologico e sociale. E' infatti definita " l'età sensibile" . E' un momento di crescita personale del giovane calciatore particolare e fondamentale, in quanto il processo di socializzazione subisce una marcata accelerazione favorendo la consapevole

La forza del gruppo Squadra degli alleivi stagione 2022/2023

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FARE GRUPPO.....NECCESSARIO PER VINCERE e CRESCERE...... Unico strumento per RAGGIUNGERE OBBIETTIVI A LUNGO E MEDIO TERMINE Negli sport di squadra e le vittorie importanti,  il gruppo  è, per noi mister,  lo strumento che permette il raggiungimento di ogni risultato. Il calcio è un gioco collaborativo e il ‘fare gruppo ’ diventa  un metodo per allenare importante come la tattica, la preparazione fisica , tecnica ecc. E' una filosofia. E' per noi mister   abbiamo la consapevolezza dell’ importanza di trasmettere a voi  giocatori lo spirito del "NOI  del gruppo" . Durante gli allenamenti è bene  per tutti lavorare facendo molta attenzione al rapporto interpersonale fra voi  giocatori e noi mister ; questo  attenzione (cioè vivere il gruppo)  favorisce l’apprendimento, la reciprocità, e l’integrazione fra noi tutti. Fra noi componenti dell'intero gruppo squadra dovremmo agevolare e far  nascere una interpendenza positiva , basata sulla disponibilità e

Allenare la prestazione.....altro allenamento per gli esordienti/giovanissimi e non solo.....

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                                             ALLENAMENTO        n°4       ALLENARE LA PRESTAZIONE   In questo allenamento l’obiettivo principale è allenare la prestazione attraverso  il gioco stesso ovvero  la partita. I requisiti principali per la buona riuscita sono per me sempre gli stessi: - disponibilità del giocatore al nuovo  e massima attenzione - clima motivato, sereno e divertente - ritmo incalzante - due ore di allenamento Svolgimento: 1^ PARTE: Preparo due campi vicini,  affiancati e ben delineati per poter eseguire due differenti partite a ranghi ridotti con quattro squadre che giocheranno  in contemporanea. Prestazione richiesta: ciascuna  squadra dovrà difendere e attaccare due portine poco distanti una dall’altra. E’ mia intenzione, come si può intuire,  sostituire con questa situazione di  gioco il solito e qualche volta noioso classico riscaldamento. Aspetto e accolgo i ragazzi; invito i primi due giocatori ad andare nel campo 1 per esegui