Programma formativo USD PONTE DEI NORI






              USD  PONTE DEI NORI 

               STAGIONE   2018/2019
Settore Giovanile " Attività di base "





Programma Tecnico-tattico e psico fisico
L'itinerario del settore giovanile

Motto, aforisma:  “ Mai smettere di giocare”
Obbiettivi generali : L'allenamento formativo:
 aspetti metodologici  e pedagogici  di riferimento, della  nostra società  e di insegnamento del  nostro settore giovanile, condivisione di una filosofia e didattica  calcistica comune.







IL MISTER:

SE considera il genitore una risorsa positiva 





  •  SE conosce il documento n°1  linee guida della  FGCI
  • accoglie e saluta i ragazzi , sia all'inizio che alla fine allenamento, partita.
  • favorisce il “far giocare”i nostri ragazzi
  • favorisce il “far giocare fuori” tornei amichevoli
  •  insegna a giocare ,  con allenamenti formativi , favorire il gioco, non soffocare la creatività, sperimentare il proprio metodo
  • sentirsi appartenenti,  far sentire ai ragazzi l' appartenenza ai colori grigio rossi,divisa di ordinanza e completo per allenamento
  • è positivo sempre  in campo agli allenamenti, in partita, con i ragazzi  e trasmettere  motivazioni e passione per il gioco
  • organizza le riunioni con i genitori con i responsabili della società
  • consegna all' inizio stagione i regolamenti ai  genitori e  al giocatore
  •  Partecipa alla condivisione della carta etica dei mister
  • Segue e condivide  le indicazioni del responsabile tecnico dell' attività di base
  • si aggiorna, accetta il confronto, avere voglia e determinazione di collaborare con tutte le figure della società
  • svolge tornei, amichevoli
  • propone il terzo tempo
  •  comunica entro aprile della seconda parte della stagione,  alla società/ D.S. Le proprie intenzioni per la stagione successiva
  • allena con intenzioni EDUCATIVE rispetto dei ruoli e delle cose
  • crea “ gruppo” – sq. Rispettando le specificità della personalità della persona – giocatore, unità ben divisibile
  • cerchio dell'Autorevolezza
  • propone idee per migliorare la qualità del servizio
  • organizza a fine campionato la festa finale con partita genitori- giocatori
  • crede che i genitori siano  una risorsa positiva
  • esasperazioni zero, se manifesta al D.S. M. Lorenzi ,ogni  propria esigenza e problematica
  • grande attenzione al singolo, insegna in maniera propositiva impegno – rispetto - sacrificio. e il suo giocare  Mette al centro del programma il bambino ragazzo
  • crea un test per i ragazzi ,  a  metà stagione da condividere assieme
  • partecipa almeno ad un incontro con le scuole , lavoro permettendo. .Partecipare alle varie iniziative organizzate dalla società .
  • Incontri con il mister:  Proposte, non insegnamenti! Tematiche:
  • metodo ' allenare la prestazione'' cosa significa?.... cos'è il calcio? “play in reduced spaces” , alta intensità con la palla
  • allenamento .....come si struttura
  • la preparazione formativa  del giocatore con e senza palla, aspetti fisiologici della categoria che si allena in base alla età
  • il mister...........chi è?
  • La zattera.... gli spazi....
  • riscaldamento   FIFA the 11 + prevenire gli infortuni
  • l elastico palla coperta palla scoperta
  • transizioni..............e altro








Date orientative per gli incontri con i mister.:

 Giugno: Presentazione del programma e dei mister
Settembre: primo incontro,  poco prima dell inizio stagione. Argomento: “ cos'è l'allenamento e come si struttura”
Ottobre ;  argomento da decidere
Novembre: argomento da decidere
2019 altri due incontri e verifica finale



Obbiettivi specifici:  

 Condizioni:

  • cerchio della Autorevolezza
  • lavorare a piccoli gruppi
  • A vversario sempre presente
  • alta intensità ,corsa, dinamicità
  • non calciare a caso
  • mai smettere di giocare
  • presenza  continua dell' avversario
  • allenamento supplementare
  • incoraggiamenti , rinforzare ,il linguaggio è contagioso
  • clima disteso  - esasperazioni  zero
  • Non umilia il giovane giocatore
  • urlo di squadra
  • l' allenamento deve ispirarsi al modello della partita
  • proporre dal facile al difficile
  • assenza di tempi morti
  • scomposizione dei gesti (metodo analitico) crea , al giocatore problemi  da risolvere 
  • correzione dell' errore in maniera induttiva, consapevolezza.
  • Abituare a fare sempre tutte e due le fasi : difensiva  e offensiva , giocatore universale. provare più ruoli




PROGRAMMA  DI  TECNICA:  
Tecnica individuale: 1^ parte settembre – novembre

1. palleggio....di testa 
2. guida della palla (esterno interno- collo) possesso e dominio della palla “sensibilita”
3. trasmissione della palla : passaggio - appoggio
4. ricezione, controllo  della palla : stop a muro – stop orientato
5. pressione – pressing
6. postura del difensore  antero – posturale, + marco - copro
7. cambio di direzione con e senza palla
8. colpo di testa
9. tiri in porta -stop e tiro FAR GOAL
10. Rigori in movimento Shot out







Tecnica individuale: 2^ parte      novembre - maggio

1. dribling finta  e cambio di direzione
2. miglioramento del piede debole
3. protezione della palla
4. marcamento e smarcamento * più marco – copro...
5. marcatura , posizione antero – posturale, “lato debole – lato forte”
6. duello 1 x 1 * 2x1 * 2x2
7. passaggio in profondità e in ampiezza
8. sovrapposizione



Tecnica collettiva:


  • sviluppo dell'azione dal portiere ' non a caso' il portiere è sempre libero
  • movimento senza palla : la zattera
  • Partita a ranghi e spazi diversi 3x3 e 6x6  max  situazioni della prestazione, alta intensità e comprensione del gioco”play in reduced spaces”
  • partita a ranghi e spazi ridotti 7x7, 8x8, con superiorità numerica
  • tiro in porta in situazione FAR GOAL, l azione deve essere finita
  • schema  su calcio da fermo. sul corner, su punizione
  • chiudere gli appoggi
  • difesa della porta
  • attacco al possessore P.  “ conquista della  palla” (transizioni)  - marcatura
  • partite in superiorità  e inferiorità  numerica con temi e vincoli tecnici (pochi tocchi ,pressioni temporali e pressioni psicologiche)
  • scaglionamento
  • La diagonale difensiva
  • pressing – pressione
  • il triangolo, l'uno due
  • il sostegno
  • il gruppo la collaborazione
  • gioco e movimento  senza palla “La zattera”

Programma generale della  Preparazione  e mantenimento fisico motoria condizionale, con e senza palla :
“ la partita è alta intensità ,  nelle azione di gioco , nei pressi della palla. Intervallata da bassa intensità,  di recupero , 
 lontano della palla, sempre in maniera intermittente.
E' caratterizzata da una attività AEROBICA – ANAEROBICA  intermittente. L' intermittente si manifesta con la presenza di accelerazioni, decelerazioni all'interno di un sistema eterogeneo , incerto, imprevedibile, situazionale e aciclico.
I movimenti più frequenti sono i  cambi di direzione e di senso, continui con varie angolature  accelerazioni e decelerazioni , che si alternano con altri tipi di attività così dette abilità aperte.
 In partita c'è un cambio di movimento ogni 6/7 secondi.
L'attività fisica di un calciatore è definita: come INTERMITTENZA, variazioni continue imprevedibili  ,  fra AEROBICA MASSIMALE- VAM e ANAEROBICA -INTERMITTENTE, ovvero momenti di alta intensità e  momenti di bassa intensità,  con tempi di recupero sempre minori. 
E' da qui parte ogni metodologia e programmazione sulla preparazione fisica. Non esiste una metodologia certa , assoluta, non c'è una programmazione che garantisce i risultati. l'unica cosa è certa e sono le indicazioni che arrivano dalla fisiologia dell'appartenenza della categoria che si allena.



                            Bambini e il calcio

MEZZI:


  • partite a spazi e  ranghi ridotti
  • esercizi coordinativi psicomotricità, scaletta
  • mezzo del “continuo in linea” del continuo in navetta, intermittente in linea e in navetta
  • possessi palla
  • partite a ranghi e spazi ridotti e variabili
  • addominali
  • corsa -  vam
  • capriola  - acrobaticità
  • cambi di direzione
  • accelerazioni sprint
  • decelerazioni, frenate
  • cambi di senso
  • pliometria
  • circuito a stazioni
POSIZIONE DEL DIFENSORE 'ANTERO POSTURALE', piedi mai paralleliIl difensore dopo aver effettuato la decelerazione e l'arresto in due tempi e iniziato il temporeggiamento, deve cercare di indirizzare l'avversario sul proprio lato forte, cioè quello del piede più lontano dalla palla. In questo modo potrà effettuare un intervento efficace trovandosi in posizione corretta e con i piedi pronti per accelerare. Posizione antero- posturale
Il difensore dovrà altresì evitare che l'avversario si indirizzi verso il suo lato debole, perché in questo caso sarà costretto a girarsi dando il dorso all'avversario oppure effettuare una giravolta di quasi 270 gradi per non perdere di vista la palla e diventare assolutamente vulnerabile.
Posizione Antero - posturale
In riferimento alla figura è tatticamente corretto che la linea di avanzamento del possessore palla non “cada”
nel mezzo degli appoggi, come è la tendenza diffusa ma deve coincidere con il piede arretrato.
Questa postura del difensore invita il p.p a spostarsi verso il forte. Se poi il difensore vuole con assoluta convinzione che il p.p. Si diriga in una certa direzione del campo , deve porsi in modo che la ipotetica linea di avanzamento del piede “cada” esternamente al piede arretrato.E' il medesimo del del pugile ,in cui la ricerca dell'equilibrio ,che si collega alla rapidita di spostamento in ogni direzione 




Il difensore deve avere appoggi leggeri e una postura che gli consenta in ogni momento di essere con il corpo in equilibrio e il baricentro mai fuori dalla base di appoggio per essere pronto a partire
Il difensore deve tenere spesso la souplesse per correggere la posizione sul campo (quando non sta bene o è stanco il difensore aumenta le partenze da fermo)
Il difensore fa poca andatura di corsa laterale, massimo 2-3 metri, oltre questa distanza deve fare corsa in avanti
Il difensore fa poca corsa all’indietro, massimo 2-3 appoggi, se gli appoggi dovessero essere di più deve girarsi e fare corsa in avanti
dove condurre il diretto avversario:





Posizione del difensore:
Posizione del difensore rispetto alla linea longitudinale del campo

Il difensore assume una posizione più vicina alla linea longitudinale e a quella di 

fondo campo, rispetto all’attaccante

Questo principio si basa sulla volonta' di conquista della pallaE’ il posizionarsi in 

funzione della palla e degli avversarsi se ci basa sul PRINCIPIO DI CONQUISTA 

DELLA PALLA


Si deve essere sempre sotto la linea della palla



Variando la distanza dalla linea di fondo campo il difensore si predispone più per 

l’anticipo che per la difesa della profondità e viceversa, il difensore marca e cerca l 

anticipo
La scelta dell’intervento del difensore è: attesa-anticipo-difesa della profondità
La scelta dell’intervento è legata principalmente alla lettura delle intenzioni di gioco del possessore di palla


Posizione del difensore alle spalle dell’attaccante sulla linea palla-porta

Questo posizionamento si basa sul principio di difesa della porta.

E’ il posizionarsi in fase difensiva in funzione della palla, della porta e degli 

avversari se ci si basa sul PRINCIPIO DI DIFESA DELLA PORTA 

Il difensore può scegliere di posizionarsi sulla linea palla-porta quando

cerca di ritardare l’azione offensiva, invitando un passaggio in zona 

esterna per un 1vs1 fuori e avversario di spalle





Uno contro uno: il duello : dribling – marcamento

Nell’analisi dell’uno-contro-uno dobbiamo considerare se l’attaccante è in possesso di palla o meno. Questo aspetto è importante e determina il corretto marcamento.
Marcamento: è una presa di posizione rispetto ad un avversario non in possesso di palla.
Il marcamento può essere di due tipi:
- A difesa della porta
Il difensore si posiziona sulla linea palla-porta. Questo posizionamento raramente consente l’anticipo e può essere in casi di pericolo (riattacco, oppure ripartenza avversaria) un’azione mirata a fare ritardare il gioco avversario invitando appositamente l’attaccante a ricevere la palla sui piedi o in una zona esterna del campo.
- A conquista della palla
Il difensore si posiziona avvicinandosi alla linea longitudinale della palla piuttosto che alla linea della porta. Questo posizionamento gli consente molte possibilità di anticipo senza trascurare la difesa dello spazio.
Principi tattici dell’azione difensiva individuale
Se il difensore ha difeso la profondità e il passaggio non è partito, deve risalire: o per lasciare in fuorigioco l’attaccante che è partito profondo, o per accorciare su di lui se è rimasto per ricevere la palla appoggiata.
Se l’attaccante nel movimento incontro va sotto linea palla il difensore non oltrepassa tale linea.
Il difensore nell’assumere la posizione di marcamento ha due obiettivi: difesa della profondità per non farsi superare dall’attaccante che parte alle sue spalle e non farsi puntare palla al piede da un avversario già lanciato.
Nel duello bisogna anche tenere conto dell’atteggiamento dell’attaccante in possesso di palla e in quale zona del campo si trova.
Avversario in possesso di palla (girato spalle alla porta)
“ “ “ “ (fronte alla porta, fermo)
“ “ “ “ (punta a rete in velocità)
Zona del campo in cui si trova (centrale, decentrata, laterale, traversone, cross dal fondo).
La posizione fondamentale del difensore
La massima reattività, il maggiore equilibrio per affrontare il duello con il diretto avversario in qualsiasi situazione di gioco il difensore li trova nella posizione fondamentale che si ottiene:
piedi quasi paralleli – posizionamento che consente al difensore di muoversi correttamente e rapidamente sia sul piano sagitale – avanti e indietro – che laterale (da destra a sinistra e viceversa) ad una larghezza uguale a quella delle spalle, quello interno avanzato e quello esterno in linea con la direzione con la palla (lato forte) sollevati sugli avampiedi, quindi talloni scarichi. Busto eretto e leggermente inclinato in avanti, testa alta, lo sguardo avanti per favorire la migliore visione periferica.
Nel marcamento entra in gioco l’avversario (in qualità di appoggio e non di portatore altrimenti si avrebbe il contrasto)
Indipendentemente dalla tattica difensiva uomo o zona , la marcatura si effettua sempre nello stesso modo !!
Se l’avversario è lo stesso per tutta la gara si parla di marcatura ad uomo
Se viceversa l’avversario sarà determinato da chi entra nella nostra zona di competenza si parla di marcatura a zona (termine non corretto, più corretto marcatura in una disposizione a zona)
Per marcare correttamente bisogna comunque rispondere a  2 condizioni:
1- ESSERE FRA AVVERSARIO E PORTA ( + o – vicini alla linea longitudinale del campo) a seconda se si marca sull’anticipo o a difesa della porta
2- VEDERE AVVERSARIO E PALLA

La situazione di 1vs1 è fondamentale per imparare a marcare


Componenti dell' Allenamento:


tre x tre situazione di gioco, formativa  per imparare a giocare a calcio




1. ESERCIZI: GIOCATORE /PALLA - A COPPIE O CON PIU' COMPAGNI - GRUPPO- SENZA PRESENZA DEGLI AVVERSARI- ESERCIZI FISICO/MOTORI/COORDINATIVI -CIRCUITI - TECNICA INDIVIDUALE  - GIOCHI - SFIDE A SQ.
2. POSSESSI PALLA: GIOCATORI/ PALLA- GRUPPO A SQ. A COPPIE- NON HANNO NE UNA DIREZIONE DI GIOCO, NE UNA CONTINUITA'  DI GIOCO - MOMENTO DEFATICANTE  - COLLABORATIVO- 
3.SITUAZIONI DI PRESTAZIONE:  GIOCATORI/PALLA/AVVERSARIO - - HANNO UNA DIREZIONE DI GIOCO . PARTITE A RANGHI E SPAZI VARIABILI , SITUAZIONI DI TIRO .
4.PARTITA : LIBERA , CON VINCOLI TECNICO TATTICI, A TEMA




FASI DELL ALLENAMENTO:


A.PRIMA FASE.INIZIALE: Accoglienza,riscaldamento,gioco libero,scarico psico- motorio

B. SECONDA FASE CENTRALE:  svolgimento degli obbiettivi prefissati

C.  TERZA  FASE FINALE : partita a tema  o libera. per mantenere l 'alta intensità si possono svolgere due partite in contemporanea con 4 S.Q.


Per capirne di più dai una sbirciatina al mio blog: " misterezio più di 25 anni........"


"invertiamo la rotta"
grazie
misterEzio








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Titolo: " Le partite a spazi e ranghi VARIABILI." Una metodologia moderna per allenare efficacemente.