ESORDIENTI A 9 . DISPOSIZIONE TATTICA 4-3-1. Alcune spicciole curiosità TATTICHE
Da molti anni alleno la categoria ESORDIENTI che considero la squadra ( l'età di appartenenza 10/12 anni) della attività di base più delicata da allenare, non a caso i giocatori appartengono ad una fascia d'età che viene definita "ETA SENSIBILE". I ragazzi in questa età hanno una grande capacità di apprendimento che facilita la scoperta e la comprensione di tutte le abilità del gioco del calcio. Viene definita anche L'ETA' D'ORO in quanto sotto l'aspetto dell'apprendimento i ragazzi sono autentiche spugne.
DISPOSIZIONE TATTICA COLLETTIVA
La disposizione tattica della squadra in campo che preferisco è una sorta di 4 -3-1 , vedi fig. sotto:
La disposizione prevede una figura immaginaria centrale che rappresenta "spina dorsale" raffigurata dai giocatori:- I due giocatori centrali 4 -5 devono spartirsi i compiti difensivi. Il numero 4 è l'ultimo difensore ed ha la visuale di tutta la propria squadra e può leggere le intenzioni offensive della squadra avversaria . Ha maggiori compiti di copertura ed è pronto per eventuali raddoppi e coperture sia centrali che nelle fasce. I tempi di intervento sono dettati dalla eventualità in cui l'avversario riuscisse saltare il difensore, facendo saltare la marcatura. Il 5 ha principalmente il compito di marcatura e di attacco dell' attaccante più avanzato che si propone centralmente. I giocatori 2 - 3 , giocatori di fascia devono presidiare, l'intera fascia sia nella fase offensiva che difensiva. Devono centesimare le uscite offensive, sempre con profitto e diventare attaccanti aggiunti. Il loro compito difensivo è anche di aiutare i due centrali nel caso di scopertura centrale. E' fondamentale la partecipazione alla azione offensiva dei giocatori 4 - 5 in maniera alternata. Favorendo "lo sganciamento offensivo creano l'uomo nella metà campo avversario non previsto. Il giocatore 10 è sicuramente il giocatore più talentuoso, il più completo calcisticamente. E' il giocatore che è più presente, sia nella fase difensiva che offensiva. Riesce sia attaccare la P.P. avversario per conquistare palla che attaccare la porta avversaria. Ha una visione del gioco e riesce a leggere le intenzioni dell'avversario. Sa saltare l'uomo e riesce capire i tempi degli appoggi per scaricare palla. Rompe il gioco agli avversari e si propone ai compagni. I due centrocampisti di centro dx e centro sx 8 e 7 hanno la libertà di aggiungersi come attaccanti e aiutare , collaborare con l'attaccante 9 . Il giocatore 9 , apparentemente l'unico attaccante, ha il compito di ricevere palla tenerla e permettere la salita della propria squadra e di cercare la porta avversari seguendo un semplice principio di gioco: "VEDO LA PORTA E TIRO IN PORTA". E' anche il giocatore, di dettare i tempi e i due atteggiamenti principali di squadra, ha ottime scelta di tempo e lettura del gioco. Quando la squadra e senza palla e lui che detta ai compagni i due atteggiamenti tattici collettivi e collaborativi, cioè le scelte o di "Conquista palla" o fase aggressiva oppure la "difesa della porta della porta"o fase di attesa. Tutti i giocatori devono fare le due fasi: difensiva e offensiva. Coprire e marcare. Il gioco del calcio è principalmente un gioco SITUAZIONALE incerto che varia di continuo e coì penso che errato parlare di ruoli fissi ma ruoli di situazione ,dipendono dal momento di gioco e variano di continuo. Tutta la squadra conosce benissimo il concetto che per vincere ci vuole INTENSITA ALTA con momenti di ALTISSIMA INTENSITA'. Il movimento la dinamicità la " vivacità" sia con palla e senza è determinante per creare le giuste condizioni. Anche in partita, come in allenamento, chiedo a tutti i componenti della squadra di "NON CALCIARE IL PALLONE CASO". Così anche il portiere ha il compito di creare l'azione partendo dal basso. Chiedo a tutti i ragazzi di eseguire semplicemente la giocata "PIU' LOGICA". Questo principio agevola il Dribbling o il passaggio nel momento giusto. Io Mister osservo e incoraggio sempre e non sottolineo l'errore ma suggerisco altre soluzioni. Non creo altro stress aggiuntivo , lascio che sia la competizione , la sfida a farlo naturalmente.