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L'avversario. Metodo "ALLENARE LA PRESTAZIONE"

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Il metodo che ho ideato parte da un analisi di quello che succede in partita e va influire anche la creazione degli allenamenti settimanali  da  un altro punto di vista, rispetto ai metodi classici. E' una osservazione da un altra prospettiva, da una angolazione diversa in cui  è l'avversario  il vero mantra del mio metodo è l'osservato speciale. L'avversario è in partita il primo fattore destabilizzante dalla azione di gioco. Se accettiamo da subito che è l'avversario è il vero ostacolo, il fattore  che rende il gioco incerto, imprevedibile  allora si capisce perchè l'aspetto situazionale deve essere prevalente e sempre presente negli allenamenti. Le mie riflessioni sono centrate nella valutazione di quanto incide ad ogni giocatore in partita  la presenza dell'avversario. L'avversario è il fattore determinante che condiziona   tutti i movimenti e ragionamenti di ogni giocatore in  partita. E' l'avversario che decide  di poter vincere o perdere u

ALLENAMENTO DI LUNEDI 18/10/21 "Come allenare un gruppo squadra numeroso"

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  Allenamento di Lunedi 18/10/21 Categoria ESORDIENTI: Componenti: N° 2 mister N° 1 Mister dei portieri n° 30 giocatori + 4 portieri

SHOOTOUT...RIGORI IN MOVIMENTO

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  Sabato abbiamo iniziato il campionato con nostri esordienti dei Ponte dei Nori. Abbiamo due squadre rigorosamente equilibrate. Il regolamento della partita prevede che la gara sia divisa da tre tempi di venti minuti ciascuna. Prima di giocare i primi due tempi dobbiamo svolgere ai giocatori che giocano SHOOTUOT. E' una sfida fra le due compagini. Sono rigori in movimento. Sono coinvolti tutti i giocatori partecipanti alla partita suddivisi nei primi due tempi. Il loro epilogo se positivo ( la squadra che segna più goal, rigori, in tre minuti vince ) influisce sul risultato finale. Stamattina ho letto un post di una mamma che contestava e si lamentava perchè chi vince prende un punteggio come avesse vinto un tempo della partita. Nella loro partita ci sono stati bambini che hanno perso e hanno pianto. In anzitutto rimango  perplesso perchè se i bambini piangono per un rigore sbagliato o perchè hanno perso la partita, forse qualcosa non è stato trasmesso nel modo corretto ai

Partite a ranghi e spazi variabili

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  Il mio modo di allenare e quindi in mio metodo, ha come titolo  "ALLENARE LA PRESTAZIONE". E' un modo diverso di preparare gli allenamenti. La mia riflessione  parte  da un altro punto di osservazione da un presupposto diverso, una diversa prospettiva che si  differenzia dai  metodi classici e  dagli  allenamenti di oggi. L'analisi e ricerca del metodo influisce radicalmente  la composizione   degli allenamenti.  Il mio metodo per prima cosa  riconosce che è  L'AVVERSARIO  la principale protagonista che  causa e provoca incertezza , confusione al gioco   durante  partita. Influisce ogni movimento e pensiero, ragionamento del giocatore. E' l'ago della bilancia sia dello sviluppo del gioco  nel regolare i movimenti e comportamenti di ogni giocatore che partecipa alla partita. L'avversario in partita è l'unico vero disturbatore, guastatore del gioco ma è anche in contemporanea l'unico vero ISTRUTTORE  per apprendere e comprendere ogni abilità e

1° ALLENAMENTO DEL PROGRAMMA DI INIZIO STAGIONE

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Desidero in anzitutto ringraziare chi mi ha mandato un messaggio di incoraggiamento di andare avanti con la descrizione degli allenamenti del programma che ho pubblicato il 05/09/2021 Come promesso ecco la prima parte , il primo allenamento che ha come OBIETTIVO la "ATTIVAZIONE"

I Metodi per allenare

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Ci sono due principali metodi per allenare nel settore giovanile, nella attività di base,  anzi per allenare a prescindere. Il primo si chiama metodo di  "RENDIMENTO"  Si sviluppa e ruota  seguendo  un unico obiettivo cioè  di ricercare sempre la vittoria. Durante gli allenamenti ogni energia ogni sforzo e movimento del giocatore imposti dal mister  sono orientati  alla ricerca del risultato, alla vittoria da riportare  nella  partita di campionato. Spesso questo atteggiamento sfocia in altri  risvolti che si rivelano negativi. Alla lunga  il  mister tende a diventare autoritario e la ricerca del risultato diventa una ossessione. Si ricerca la vittoria  a tutti i costi, esasperando il clima negli allenamenti e in partita. Subentra così nel giocatore molta ansia prima e nel post partita e sopraggiunge la paura di giocare e di sbagliare. Questo è il metodo che più è scelto da parte di molti mister e società. Lo considero il più superficiale è poco efficace.  Negli ultimi dieci

LA PRESTAZIONE

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Ma cosa c'è all'interno della partita? E' una domanda che mi sono posto molte volte e che ora provo a dare una risposta. Dentro alla partita, espressione di un gioco complesso, ci sono molti elementi,   molti fattori che influiscono sulla qualità della prestazione: aspetti  psicologici che scaturiscono una  molteplicità di  movimenti. La partita è un insieme di  improvvisi e intermittenti movimenti. Di pensieri che attraversano la mente del  giocatore in ogni momento della partita che lo obbliga ad uno sforzo notevole di attenzione che deve essere mantenuta a livelli massimali. Il gioco pone continuamente domande al giocatore e che deve dare la risposta più adeguata e nel tempo più breve possibile. Azioni  mai lineari  mai scontate  sempre imprevedibili nella lettura , nella comprensione  e con incerta conclusione.  Infatti il calcio viene definito un gioco complesso con abilità aperte  che determinano  la qualità della prestazione di ogni giocatore. Sono presenti  fattori 

PROGRAMMA SITUAZIONALE DELLE PRIME 4 SETTIMANE DELLA STAGIONE - 8 ALLENAMENTI.

Dopo tanti anni ho capito che l'aspetto situazionale che il giocatore svolge durante durante la partita è la  principale prospettiva  che deve essere allenata. E' lo spartiacque che determina una sconfitta o una vittoria, permette di vincere o perdere una partita. Molto dipende dal mister   se capisce l' importanza di dare molto  spazio  all' aspetto situazionale nella  stesura degli allenamenti. L'aspetto situazionale e quanto viene allenato  condiziona la partita, lo sviluppo del gioco e il comportamento, il movimento del giocatore   e ne  determina il risultato. Sviluppando durante gli allenamenti prevalentemente  l'aspetto situazionale si migliorano tutte le capacità e abilità presenti in partita come la tecnica, la tattica, le capacità coordinative- motorie, le capacità fisico condizionali,  il miglioramento avviene inconsapevolmente e naturalmente  senza eseguire i soliti esercizi riduzionistici lineari ripetitivi che poco hanno a che fare con la partita d

IL PRIGIONIERO

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  TORELLO IN SITUAZIONE 😀  SVOLGIMENTO: I GIOCATORI ESTERNI ESEGUONO UN GIRO PALLA FRA LORO GIOCANDO CON IL COMPAGNO CHE VEDONO PIU' SMARCATO, ANCHE CON "CAMBIO GIOCO", CON LANCIO. ALL'INTERNO DEL CERCHIO C'E' UN GIOCATORE "PRIGIONIERO" CHE E' CONDANNATO A GIRARE (CORRERE) NELLE VICINANZA DEL PALLONE CHE  PERO' NON PUO' TOCCARE E AGGREDIRE IL p.p.. PUO' INTERCETTARE PALLA SOLO SU ERRORE DELL'AVVERSARIO.  E' ANCHE MARCATO STRETTO DALLA GUARDIA ,IL MARCATORE, IL DIFENSORE,  CHE NON LO MOLLA UN ATTIMO E GLI RESTA PIU' VICINO POSSIBILE. AD UN CERTO PUNTO IL MISTER CHIAMA UN NUMERO ( O UN NOME)  DEI GIOCATORI  ESTERNI.  AL NOME CHIAMATO DEVE ARRIVARE  LA PALLA , AL PIU' PRESTO. IL PRIGIONIERO ESEGUE UN UNO DUE CON IL GIOCATORE ESTERNO CHIAMATO IL 9 , MA DEVE ATTENDERE E FACILITARE CHE IL PALLONE ARRIVI AL GIOCATORE CHIAMATO. DEVE CON CON FINTE E CON CAMBI DI DIREZIONE INGANNARE IL DIRETTO MARCATORE. ESEGUITO UNO DUE UNO .I

Considerazioni personali: CI SONO MOLTE SOCIETA' DILETTANTI NEL CALCIO CHE IMITANO I PROFESSIONISTI SCIMIOTTANDO QUELLO CHE NON SONO!.................

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   Vorrei fare una riflessione che ha come titolo: Le sirene di ULISSE Ci risiamo, arrivano le sirene di Ulisse. " Il loro oscuro e melodioso canto risuona ancora oggi....." Anche quest'anno a fine stagione assistiamo ad esodi calcistici di ragazzi e bambini dalla nostra società che scelgono di giocare altrove. Un trasferimento un cambiamento che avviene in società che si presentano con facili proclami e promesse vane, incantando genitori e ragazzi. Il tutto avviene con molta facilità, nel disinteresse totale di cosa si lascia, senza preoccuparsi delle conseguenze negative (di numero) che si possono creare nella squadra di origine. Vorrei ribadire un concetto per me importante. Alcuni dei nostri ragazzi andranno a giocare la prossima stagione in un altra società (di turno) che promette "mari e monti", sulla  carta più blasonata e più, nelle apparenze, "importante" che proclama promesse di possibili risvolti futuri da professionisti.

Due metodologie a confronto. Conduzione palla lineare e conduzione palla situazionale

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  Le conduzioni  palla svolte in allenamento a campo aperto per il mio metodo  "allenare la prestazione" non sono utili,  non aiutano a prepararsi alla partita vera. E' vero che non esiste una metodologia certa, assoluta  che possa portare risultati immediati in partita ma questo esercizio svolto in questa maniera non è formativo per il giocatore  e ha poco a che fare con il gioco del calcio.  E' anche vero che i metodi classici hanno raccolto dati poco confortanti. Infatti la statistica,   dice che il rapporto degli infortuni fra la partita e gli allenamenti  è 12 in partita  e 2 in allenamento. Qualcosa nel metodo classico  di allenamento  non quadra, non è efficace. Riprendendo l'affermazione iniziale vorrei essere più chiaro. In allenamento si allena spesso la conduzione palla  facendo portare palla al giocatore in linea o altro sempre a campo aperto. Nel mio metodo non è previsto questo esercizio, o meglio qualsiasi tipo di conduzione prevede la presenza  del

Progressione didattica e pratica della situazione, la partita a ranghi e spazi variabili, pilota il 3vs 3

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   La Sequenza –  la Progressione della situazione la partita a portine a ranghi e spazi variabili 3 vs 3 3vs 3 Situazione pilota per l'apprendimento tecnico tattico, motorio- coordinativo, fisico condizionale: Considerazioni spicciole Ancora....altre considerazioni... Le partite a ranghi e spazi variabili e in particolare 3 vs 3 e il 4 vs 4 riescono ad allenare sia le abilità tecnico tattiche che le capacità motorie coordinative e fisiche condizionali. Vengono, dal giocatore, apprese in maniera incondizionata e in maniera radicale e molto simile alle richieste della partita vera del gioco. Sequenze progressive di come svolgere  un allenamento situazionale, UNITA' DI BASE nel settore giovanile e non solo.